Cucina
Eva Barlösius e Anna Laura Palazzo
Il termine cucina, che deriva dal latino coquere, "cuocere", ha, come i suoi corrispettivi in molte lingue europee, un duplice significato: indica da un lato [...] dei cibi, come le buone maniere a tavola, attribuendo al mangiare e al bere una funzione sociale fondata su un codice di regole relativamente stabile. Al pari degli altri fenomeni socioculturali, anche la cucina si caratterizza per una grande varietà ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] e quello detto di Davide e s. Gregorio (sec. 6°), rielaborato nel sec. 9°-10° per essere adattato a legatura di un codice purpureo già nel Mus. del Duomo (Monza, Bibl. Capitolare) forse per volere di re Berengario I (Elbern, 1992, p. 399).Un altro ...
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BUTINONE, Bernardino
Franco Mazzini
Figlio di Iacopo, nacque a Treviglio; ne è ignota la data di nascita, ormai però comunemente riconosciuta intorno al 1450. La prima notizia documentata è del 1484, [...] dal duca Galeazzo, ancora con lo Zenale, per decorare "ad historia" la sala della Balla nel castello di Milano (R. Maiocchi, Codice... di Pavia, I, Pavia 1937, p. 363 n. 1515). Verosimilmente circa il 1491-93 (a quanto si desume da una lettera ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De Vulparia, Vulpario), Lorenzo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benvenuto di Lorenzo, nacque nel 1446 a Firenze (Pini-Milanesi, 1876, che non citano la fonte; per contro, [...] "frate Agostino" e per S. Maria Nova, attestati da note e disegni nel taccuino di Benvenuto (rispettivamente ff. 18v, 31r, 55r del codice Marciano),dove si trovano anche disegni e note su orologi (ff. 26r e v, 30v, 31r, 32r), e su altri strumenti e ...
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SULMONA
I. Carlettini
(lat. Sulmo; Solmona nei docc. medievali)
Città dell'Abruzzo (prov. Aquila), collocata su un pianoro al margine meridionale della valle Peligna, in uno snodo vitale delle comunicazioni [...] RISH 2; Catasto Sulmonem 1376, Sulmona, Mus. Civico.
Fonti edite. - Chronicon Casauriense, in RIS, II, 2, 1726, pp. 775-916: 866; Codice diplomatico sulmonese, a cura di N.F. Faraglia, Lanciano 1888; Riccardo da San Germano, Chronica, a cura di C.A ...
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BOCCARDI, Giovanni, detto il Boccardino Vecchio
Mina Bacci
Figlio di Giuliano e di Caterina di Bartolomeo Busini, nacque a Firenze nel 1460 e a vent'anni era apprendista senza salario nella bottega [...] Caravita). Nel 1511 e nel 1514 lavorò per il duomo e per la chiesa di S. Lorenzo a Firenze, ma i codici sono ora perduti; del 1515 sono i codici di Badia, del 1519 l'Antifonario n. 26 con cinque storie, miniato per la cattedrale di Siena e ora nella ...
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ANCHISE (᾿Αγχίσης o ᾿Αγχείσης, Anchīsa)
F. Castagnoli
Figlio di Capys e nipote di Assaraco, signore della città di Dardano.
Per volere di Zeus, Afrodite si innamorò di lui, e dalla loro unione nacque [...] ha in mano la cista dei Penati, è in un rilievo, forse da Formia, del Mus. Naz. di Napoli. La figura di A. compare nel codice virgiliano, Vat. Lat. 3225 (miniature a folii 53° e 57°). In un piatto d'argento del VI sec. d. C., trovato a Kopčiki negli ...
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TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] una struttura fissa. Già dai ritratti imperiali presenti nei codici di età carolingia e ottoniana si deduce che la siedono. Lo stesso accade nelle scene di presentazione contenute nei codici di età carolingia e ottoniana, in cui gli imperatori in ...
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BARNA (Berna)
Enrico Castelnuovo
Notizie sulla vita e sull'opera di questo pittore senese del sec. XIV sono tramandate dal Ghiberti dall'Anonimo Magliabechiano (o Gaddiano) e dal Vasari. Nessuna delle [...] [1827], Frankfurt 1920, pp. 294 s.; G. Milanesi, Documenti per la storia dell'Arte senese, I, Siena 1854, P. 28; II codice dell'Anonimo gaddiano nella biblioteca Nazionale di Firenze (Cod. Magl. XVII, 17), in Arch. stor. ital., s. 5, XII (1893), pp ...
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NINIVE (Ninuwā; dopo la metà del II millennio a. C. Ninua, Ninā)
P. Matthiae
Antica capitale dell'Assiria.
Le rovine della città, distante oggi km 1,5 dal Tigri, a N-E di Mossūl, formano le colline artificiali [...] C.) ricostruisse il tempio di Ishtar (Emishemish), che è pure ricordato da Hammurapi (1728-1686 a. C.) nel prologo del celebre codice (iv: 60-63). La città dovette passare poi sotto il dominio del regno di Mitanni, se Tushratta (circa 1400-1370 a. C ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...