ODERISI da Gubbio
S. Maddalo
Miniatore attivo a Bologna nella seconda metà del sec. 13°, cui al momento non è possibile assegnare alcuna opera, nonostante che la critica si sia sforzata a lungo di ricostruirne [...] , Bologna 1981; F. Todini, La miniatura in Umbria nel Duecento e nel Trecento, in Francesco d'Assisi. Documenti e archivi, codici e biblioteche, miniature, cat. (Perugia-Todi-Foligno 1982), Milano 1982, pp. 161-170; D. Benati, Pittura del Trecento in ...
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MAESTRO della S. CECILIA
V. Santoleri
Pittore anonimo, attivo a Firenze nel primo quarto del sec. 14°, così denominato dal dossale con S. Cecilia (Firenze, Uffizi), databile intorno al 1304 e proveniente [...]
Fonti. - Lorenzo Ghiberti, I Commentari, a cura di J. von Schlosser, Berlin 1912, II, pp. 35-38; C. von Fabriczy, Il codice dell'Anonimo gaddiano (Cod. magliabechiano XVII, 17) nella Biblioteca Nazionale di Firenze, ASI, s. V, 12, 1893, pp. 15-94; G ...
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ATENAGORA (᾿Αϑηναγόρας; Athenagŏras)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque nella prima metà del II sec. d. C. in Atene. È probabile che abbia passato parte della sua vita in Alessandria e sia lui quel [...] dipendono direttamente il Parisinus 174, sec. XII, e il Mutinensis, III d. r., sec. XI. Da questi derivano tutti gli altri codici. L'editio princeps comparve nel 1557 a Parigi per cura di Enrico Stefano. Buone edizioni dettero poi il maurino D. Maran ...
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CANE (de Canibus), Cristoforo
Giuseppe Dondi
Nato, in data ignota, forse a Pavia o nel Monferrato, dove pure esistevano famiglie omonime, da un certo Guiniforte, si trasferì in seguito a Padova - dove [...] De Anima Aristotelis di Egidio Colonna (1491), la Repetino Clementina "Saepe de verbo"diGiorgio Natta (1492) e i Commentaria del Decio al Codice, all'Inforziato eal Digesto, apparsi tra il 1495-96 e il 1499-1500. È probabile che per smerciare la sua ...
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Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. iv, pp. 860-870)
R. Gnoli
Si raccolgono qui talune osservazioni sull'impiego dei marmi in età romana e protobizantina e sulla loro provenienza [...] dubbio Λευκολλέιας, come già ben vide lo Tzschucke) e da Plinio (Nat. hist., xxxvi, 49) dove la lettura heo, data dal miglior codice pliniano, il Bambergense, è da restituire in teo, la quale per Plinio era appunto un'isola (Nat. hist., v, 128, 138 ...
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T'OROS ROSLIN
M.A. Lala Comneno
Artista del sec. 13°, la cui opera costituisce la massima espressione della miniatura armena.T. fu attivo in Cilicia, che tra il 1199 e il 1375 fu importante regno autonomo, [...] , Un contributo alla conoscenza di Toros Roslin: l'Evangelario di Levon e Keran del 1262 del patriarcato armeno di Gerusalemme (codice 2660), "Atti del terzo Simposio internazionale di arte armena, Milano e altrove 1981", Venezia 1984, pp. 119-133; I ...
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CAFFI, Francesco
Clara Gabanizza
Figlio di Michele e di Bianca Boncio, nacque a Venezia il 14 giugno 1778. Discendente da una famiglia di giuristi, studiò privatamente con don Benedetto de Luca; compì [...] orchestra; musicò una parafrasi poetica dei Treni di Geremia (1808).
Di carattere giuridico, il C. scrisse Confronto testuale del codice di Napoleone con le leggi romane, in sei volumi, Venezia 1812, e la Raccolta delle decisioni più importanti rese ...
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BRIOSCO (da Briosco, Brioschi)
Claudia Mandelli
Famiglia di scultori milanesi, operosi nei secoli XV e XVI, per molti dei quali non si conoscono i reciproci rapporti di parentela.
Antonio, figlio di [...] ), 273 (Antonio); I. B. Supino, La scultura in Bologna nel sec. XV, Bologna 1910, pp. 174 s. (Antonio); R. Maiocchi, Codice diplomatico artistico di Pavia..., I, Pavia 1937, pp. 287 (1233), 337 (1410), 355 (1476), 357 (1487), 367 (1523 [Marco]); C ...
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BINDINO da Travale
Giulio Prunai
Nacque in Travale nei primi anni della seconda metà del sec. XIV, in quanto, nel 1414, narra di aver passato da poco il sessantesimo anno; suo padre, Ciallo, era un [...] pronunzia popolare senese del Quattrocento; le introduzioni e le chiuse sono spesso in versi, quasi sempre in ottava rima. Il codice, che era appartenuto a un Giulio d'Angelo matematico, passò quindi a tal Serafino Scafucci, che lo donò alla famiglia ...
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MAESTRO della BIBBIA DI JEAN DE SY
F. Manzari
Anonimo artista attivo a Parigi tra il 1355 e il 1380, uno dei principali miniatori al servizio dei re di Francia Giovanni II il Buono (1350-1364) e Carlo [...] , nella disposizione del piano del giardino in verticale e delle figure in orizzontale, appare ancora più astratto che nelle due immagini del codice di Machaut (Avril, 1978, p. 101, fig. 31; 1981, p. 328).Al M. della Bibbia di Jean de Sy sono inoltre ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...