HAMERANI (Haimeran, Hameran)
Valentina Sapienza
Famiglia di orefici e incisori di monete e medaglie, originari della Baviera, attivi a Roma dal XVII al XIX secolo.
Il cognome Haimeran o Hameran derivò [...] (Ibid.: Forrer, 1904, p. 408). Recentemente si è supposto che Ottone, oltre ad aver eseguito alcuni dei disegni del famoso codice manoscritto Vat. lat. 15232, sia anche l'autore di un altro gruppo di disegni conservati in collezioni private, da cui ...
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Acri
D. Jacoby
Z. Jacoby
(od. San Giovanni d'Acri; ebraico 'Akkō; arabo 'Akkā)
Città sulla costa di Israele, a N della baia di Haifa, fondata al principio del secondo millennio a.C. a km. 1 ca. a E [...] questo tipo indicano piuttosto il luogo di origine che non quello di residenza. Vi sono forti ragioni per ipotizzare che questo codice provenga da Cipro (D. Jacoby, 1984), il che spiega la complessità del problema e rimette ugualmente in questione l ...
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GUBBIO
M.E. Savi
(lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)
Cittadina dell'Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente [...] -artistica, Perugia 1910; P. Cenci, Le iscrizioni medievali e della rinascenza di Gubbio e del suo territorio, Perugia 1914; id., Codice diplomatico di Gubbio dal 900 al 1200, Archivio per la storia ecclesiastica dell'Umbria 2, 1915, pp. 125-534; R ...
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Anglonormanna, Arte. Miniatura
J.J.G. Alexander
MINIATURA
La conquista normanna comportò il passaggio del potere politico ed economico nelle mani di una piccola minoranza di stranieri che si distinguevano [...] commissione dell'abate Simone (1167-1183) e dovette essere senza dubbio un miniatore di professione, poiché lavorò anche a codici posseduti da conventi francesi.Si sono conservate due copie del sec. 12° di un salterio illustrato a Reims - datato ...
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LORENA
C. Rabel
(franc. Lorraine; ted. Lothringen; Austrasia, Lotharingia nei docc. medievali)
Regione storica della Francia orientale, compresa fra il Belgio e il Lussemburgo a N, il fiume Sarre a [...] Henri d'Orquevaulz, attivo a Metz intorno al 1440-1450, deriva nettamente da fonti neerlandesi-renane; sono noti come sue opere un codice di Tito Livio illustrato per Giovanni III di Vy, scabino di Metz (già Coll. Major Abbey), e alcuni libri d'ore ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] con il vangelo (gr. 19; fine del sec. 11°) e la liturgia di Giovanni Crisostomo (gr. 24; fine del sec. 12°); codici appartenuti al Capitolo della cattedrale, come la Bibbia monumentale, della fine del sec. 11°, di produzione umbro-romana (lat. 1) e l ...
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CORPORAZIONI e MESTIERI
M. Chiellini
Associazioni di persone praticanti lo stesso mestiere possono rinvenirsi sempre e ovunque, non solo nell'età medievale e nel mondo occidentale. Ne sono esempio le [...] dell'uomo. Alcune figurazioni, formulate sulla base delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia e codificate nelle scene del codice cassinese del De Universo di Rabano Mauro (Montecassino, Bibl. dell'abbazia, 132), passano, nel loro schema d'insieme ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] …, in Arch. stor. per gli antichi Stati guastallesi, III (2002), pp. 83-124; Id., La riscoperta delle monete antiche come codice celebrativo…, in Saggi e memorie di storia dell'arte, XXVI (2002), pp. 1-55; P.B. Conti, Nuevas aportaciones sobre la ...
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FANCELLI, Luca (Luca Paperi, Luca Fiorentino)
Adriano Ghisetti Giavarina
Figlio dello scalpellino Iacopo di Bartolomeo (cfr. Thieme-Becker; probabilmente da identificarsi con un collaboratore di L. Ghiberti), [...] pp. 93 ss.; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, 1, Milano 1923, pp. 577-91; M. P. Resti Ferrari, Aggiunte al codice diplomatico mantegnesco del Kristeller, in Atti e mem. d. R. Accad. Virgiliana di Mantova, n. s., XIX-XX (1926-27), pp. 263 ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] di S. Apollinare Nuovo a Ravenna (un monumento dove altri mosaici hanno la figura del C. sbarbato) e nelle miniature del Codice Purpureo di Rossano Calabro, tra i primi cicli cristologici di carattere narrativo che ci siano pervenuti.
7. Infans. - Un ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...