Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] . tra il 310 e il 320), e appunto allora si dovettero estrarre dai rotuli le illustrazioni che sono state a noi trasmesse nei codici. È stato a lungo discusso se il sistema di illustrazioni del c. non fosse del tutto diverso da quello del rotulo. Sta ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] il significato di 'quaderno'.Gli studi sono ancora agli inizi per quanto concerne le tecniche di fattura dei codici islamici. Relativamente alla composizione dei fascicoli nei c. in pergamena, sembra che nel mondo islamico orientale fosse preferito ...
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EGINO, Codice di
K. Bierbrauer
Manoscritto (mm. 390-310) conservato a Berlino (Staatsbibl., Phill. 1676), composto di trecentonove carte; il codice prende il nome da E. (720 ca.-802), vescovo di Verona [...] attesta la dedicazione a piena pagina (c. 23v), alla chiesa veronese di S. Maria Matricolare.Al principio del sec. 11° il codice si trovava probabilmente già nel monastero di Saint-Vincent a Metz, forse come dono di Dietrich I (964-984), vescovo di ...
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EGBERTO, Codice di
V.H. Elbern
Evangelistario databile tra il 980 e il 990 conservato a Treviri (Stadtbibl., 24), che prende il nome dal committente E., arcivescovo di Treviri dal 977 al 993.Il manoscritto [...] (er)tus / Treveror(um) Ar / chiep(iscopu)s" -, al quale i monaci Keraldus e Heribertus della Reichenau offrono un codice ciascuno. È andata perduta l'originaria legatura di lusso, per la quale tuttavia può costituire termine di riferimento artistico ...
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GIOVENIANO, Codice di
G. Curzi
Manoscritto conservato a Roma (Vallicell., B. 252), che prende il nome dal suddiacono raffigurato a c. 2r in veste di donatore, contenente gli Atti degli Apostoli, le [...] sembrerebbero accreditare l'ipotesi, recentemente ribadita anche da Osborne (1990), che quello di G. sia uno dei pochissimi codici miniati sopravvissuti tra quelli prodotti a Roma in età altomedievale.
Bibl.: CLA, IV, 1947, nr. 430; Mostra storica ...
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Miniatore di Colonia, attivo nel primo venticinquennio dell'11º sec. Il nome deriva da un Evangeliario eseguito per la badessa H. del convento di Meschede in Vestfalia (oggi a Darmstadt), le cui miniature [...] di derivazione tardo antica e bizantina. Egli influenzò tutta la scuola di Colonia, come si rileva nel Sacramentario della chiesa di S. Gereone (oggi a Parigi), nell'Evangeliario della stessa chiesa (tuttora a Colonia) e in altri codici.
Adolf Hitler ...
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MAESTRO del CODICE DI S. GIORGIO
A. Tomei
Anonimo miniatore e pittore attivo tra Avignone e Firenze nella prima metà del Trecento, così denominato (De Nicola, 1908) per la sua opera principale, la decorazione [...] S. Giorgio che lotta con il drago in un paesaggio lacustre dipinto con grandi capacità evocative.
Lo stile del M. del Codice di S. Giorgio, così personale e raffinato, è stato riconosciuto in altri manoscritti, come pure in vari dipinti su tavola. I ...
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IAIA (Iaia, Laia, Lala)
R. Pincelli
Il Codice Bambergensis ha Iaia al posto di Lala, lezione più antica; è proposta la forma Laia dallo Schneidewin (Gött. Gel. Anz., 1849, p. 1820); lo Pfuhl scarta la [...] forma Maia. Pittrice da Cizico, attiva nel periodo della giovinezza di Varrone (Plin., Nat. hist., xxxv, 147), cioè intorno al 100 a. C. Abile nella tecnica a tempera e ad encausto e famosa come ritrattista, ...
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ILIADE AMBROSIANA
Red.
Con questo nome è noto il codice della Biblioteca Ambrosiana di Milano Cod. F 205 Inf., costituito da 58 miniature ritagliate da un manoscritto dell'Iliade che si è trovato nella [...] inizî del VI che si incontrano per la prima volta nel Dioscuride di Vienna datato attorno al 512. (Si vedano le voci codice, vol. ii, p. 734-739; illustrazione, vol. iv, pp. 111-117; omeriche, illustrazioni, vol. v, p. 678-686).
Bibl.: R. Bianchi ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] in copista, vi si insinuarono non ne accolsero in pieno tutte le caratteristiche: è il caso, per fare solo un esempio, del codice di Roma (BAV, Barb. lat. 4112), scritto per sé nel 1419 a Borgo San Sepolcro dall'aretino Iacopus Filippi ser Landi in ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...