CATERINA da Siena, Santa
L. Bianchi
Nata a Siena il 25 marzo 1347, ventiquattresima figlia di Iacopo di Benincasa e di Lapa di Puccio di Piagente, C. entrò a far parte dell'Ordine della penitenza di [...] G. Ronci, Antichi affreschi in S. Sisto Vecchio a Roma, BArte, s. IV, 36, 1951, pp. 15-26; T. Kaeppeli, Fonti cateriniane nel codice XIV. 24 dell'Archivio Generale Domenicano, Rivista di storia della Chiesa in Italia 6, 1952, pp. 84-96; C. Santoro, I ...
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Urbanistica e architettura
Marco Bussagli
di Marco Bussagli
Urbanistica e architettura
In tutte le epoche e in tutte le culture la forma con cui sono concepiti abitazioni, templi, città e villaggi [...] in funzione di essa. Per questo motivo quando Francesco di Giorgio disegna a margine del Codice Saluzziano (Torino, Biblioteca Reale, Codice Saluzziano 148, f. 3r) la suggestiva planimetria di una città fortificata antropomorfa, si preoccupa di ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] cfr. Cabrol-Leclercq, op. cit., iv, 1, col. 1049 s.), mentre le liste dei nomi, divenute troppo voluminose, furono registrate in codici (ibidem, c. 1061 ss.; Volbach, in Reallexikon, c. 54). Pare tuttavia che vi siano state eccezioni: un d. del X sec ...
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DUDOVICH, Marcello
Francesca Zannoni
Figlio di Antonio e di Elisa Cadorini, nacque a Trieste il 21 marzo 1878. Ricevette la prima formazione nell'ambiente dell'intelligencija triestina fin-de-siècle, [...] francesi, inglesi e tedesche più aggiornate, il D. elaborò in soli due anni, dal 1897 al 1899, un codice personalissimo, stringato e innovativo attraverso il quale riuscì a conciliare la pittura tradizionale con le esigenze della promozione ...
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DAL DITO, Nicolò
Concetta Bianca
Nacque a Rimini da Pietro intorno al 1416, come si deduce dal suo curriculum studii.
Il padre, "Petrus quondam Didi", era originario di Corpolò (prov. di Forli), ma [...] coltura letter. e scient. in Rimini dal sec. XIV ai primordi del XIX, I, Rimini 1884, pp. 134 ss.; R. Zazzeri, Sui codici e libri a stampa d. Bibl. Malatestiana di Cesena, Cesena 1887. pp. 188 ss.; 203 s.; A. Campana, Biblioteche della provincia di ...
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IONA
J.T. Lang
(Iova insula, Hy nei docc. medievali)
Piccola isola della Scozia, nella contea di Argyllshire, situata al di là della punta occidentale dell'isola di Mull, non troppo distante dalla costa [...] Libro di Kells, che contiene una vasta gamma di ornamenti all'interno dei suoi stili innovativi. È generalmente accettato che il codice sia stato iniziato a I. e proseguito a Kells, in Irlanda, dove la comunità era migrata. È suggestiva l'ipotesi che ...
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CACCIOLI, Giovanni Battista
Clara Roli Guidetti
Nato a Budrio (Bologna) il 28 nov. 1623 da Antonio e Lucrezia Turchia, fu pittore. Dal Crespi si apprende che, grazie alla protezione del conte Odoardo [...] di S. Andrea, Mantova 1952, p. 36, tav. 47; E. Marani-C. Perina, Mantova, Le Arti, III, Mantova 1965, p. 514; F. Codicé Pinelli, Opere d'arte a Budrio nei secoli, Budrio 1966, p. 41; Id., Catal. della Pinacoteca Civ. di Budrio, Budrio 1967, pp. n.n ...
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IRAQ, Museo dell'
F. Basmachi
IRAQ, Museo dell'. − Il Museo dell'I. a Bagdad è il museo centrale del paese ed è il più grande di tutti i musei iracheni. Raccoglie le testimonianze archeologiche delle [...] Eridu, ῾Aqar Qūf e Tell Harmal. Tra gli oggetti più importanti di queste sale sono le eccezionali tavole matematiche e il codice delle leggi di Eshnunna, risalenti all'inizio del II millennio a. C.
Altri musei dell'I. sono quelli di Babilonia, Ninive ...
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CHELLES
K. Bierbrauer
(lat. Calae)
Cittadina della Francia nordorientale (dip. Seine-et-Marne), antica sede di un monastero femminile fondato alla metà del sec. 7° dalla regina merovingia Batilde.
Miniatura
L'esistenza [...] potrebbe essere stato doppio, sia maschile sia femminile, e non si può quindi dare per scontato che tutti i codici della scuola siano stati scritti da monache.Nella letteratura storico-artistica precedente i manoscritti che oggi vengono attribuiti a ...
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Vedi STRATONIKOS dell'anno: 1966 - 1997
STRATONIKOS (Στρατόνικος, Stratonicus)
P. Moreno
Scultore e toreuta greco di Cizico, attivo tra il III ed il II sec. a. C.
È ricordato da Plinio tra gli artisti [...] di alcune iconografie di filosofi, particolare quella dei Sette Sapienti (v.), conservata da mosaici romani ed echeggiata nel codice del Dioscuride (v. anche filosofi; dioscuride).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 1994; 2002 s.; 2167 s.; H ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...