TERENZIO AFRO, Publio
F. Cecchini
Poeta comico romano (195/190-159 a.C.), T. fu uno degli autori classici più apprezzati nel Medio Evo, modello per eccellenza della poesia comica, opposto e complementare [...] (Roma, BAV, Vat. lat. 3868), esemplata ad Aquisgrana presso la corte di Ludovico il Pio (814-840) da un lussuoso codice romano degli inizi del sec. 5° oggi perduto, corredato da un ciclo di immagini che probabilmente costituiva la prima formulazione ...
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GUALTIERO da Foggia
Luciana Cataldo
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, attivo in Puglia nel XIII secolo. Era figlio di Riccardo ("filius Riccardi de Fogia") come G. stesso dichiara [...] " in un altro documento del 1285, anno in cui probabilmente morì (Prologo; Bertaux, 1903, p. 672).
Fonti e Bibl.: Codice diplomatico barese, III, Le pergamene della cattedrale di Terlizzi, a cura di F. Carabellese, Bari 1903, p. 301 n. CCLXXVIII ...
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HEURESIS (Εὕρεσις)
L. Rocchetti
Personificazione della Scoperta, nel senso di rinvenimento, raffigurata come figura femminile stante, con lungo chitone senza maniche ed himàtion, mentre porge con la [...] destra una radice di mandragora a Dioscoride, in una miniatura del codice costantinopolitano a Vienna (v. dioscoride). ...
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EVANGELISTI
C. Bertelli
L'iconografia degli E. (Marco, Luca, Giovanni, Matteo) per la rappresentazione delle sembianze fisiche rientra nel tema generale del "ritratto di autore" (v. filosofi). Alcuni [...] Kuthlumusi 61 gli è accanto un giovinetto (il suo simbolo, o Gesù imberbe secondo un'antica redazione non bene interpretata?). Nel codice di New York, Morgan Library M 748, gli è accanto una figura di giovane pensoso, in una composizione che ricorda ...
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IACOPO da Balsemo
Cristina Quattrini
Non si conosce l'esatta data di nascita (avvenuta prima del 1429; Cortesi - Mandel) di questo miniatore, figlio di Ambrogio, documentato a Bergamo fra il 1451 e [...] 403; M.L. Gatti Perer, Miniature dal X al XVI secolo nei fondi manoscritti e a stampa della Biblioteca civica di Bergamo, in Codici e incunaboli della Biblioteca civica di Bergamo, a cura di M.L. Gatti Perer, Bergamo 1989, pp. 17-19; M. Marubbi, ibid ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] Pal. lat. 1989) e il suo derivato per il figlio Filippo il Buono (Parigi, Ars., 5070; Filippo si fece miniare anche il codice di Oxford, Bodl. Lib., Douce 213), quello dei duchi di Normandia (Parigi, BN, fr. 129), quello della corte di Blois forse di ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] , in Studi di bibliografia e di storia in onore di T. De Marinis, II, Verona 1964, pp. 311 ss.; T. De Marinis, Codici miniati a Napoli da M. F. nel secolo XV, in Contributi alla storia del libro italiano. Miscellanea in onore di L. Donati, Firenze ...
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JACOPINO da Reggio (Jacopino di Gerardo da Reggio)
Massimo Medica
L'origine reggiana di questo copista, attivo forse anche come miniatore nella seconda metà del Duecento, ci è tramandata da alcuni documenti [...] il prezzo di lire 24. Il 7 ott. 1284 lo ritroviamo in qualità di testimone in un atto di vendita di un codice "glosatum esceptis septem peciis et inluminatum de pena" ceduto dal maestro Consiglio di Giovanni di Matelica a Egidio di Tolosa di Brabante ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] palazzo Castellesi prima del 1504, hanno portato Bruschi (1985, pp. 72, 87 n. 22, 88 n. 30) a spostare la datazione del codice alla fine del XV secolo o ai primi anni del Cinquecento. L'attribuzione al G., tuttavia, già messa in dubbio da Degenhart ...
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PUCELLE, Jean
P. Réfice
Miniatore attivo a Parigi e nella Francia settentrionale entro gli anni quaranta del 14° secolo.Lo studio dell'opera di P. prese avvio nel secolo scorso, a seguito della scoperta [...] , e alle iniziali istoriate. Il Libro d'ore di Giovanna d'Evreux, la prima opera interamente autografa di P., è il codice in cui è più evidente l'influsso dell'arte italiana; in esso tornano a più riprese citazioni tratte da architetture e pitture in ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...