Acrobata
J. Svanberg
A. Tomei
U. Scerrato
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Svanberg
Il tema iconografico degli a. (comprendendo in questa definizione anche danzatori, saltimbanchi e quanti altri si esibivano [...] esempi di decorazione di manoscritti: una delle più precoci e interessanti - anche in quanto arguta notazione di costume - appare nel codice dei Moralia in Job, illustrato a Cîteaux dopo il 1111 (Digione, Bibl. Mun., Ms. 170, c. 32), dove figure di ...
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ARREDAMENTO
F. Matz
L'a. della casa antica ci è noto attraverso tre specie di testimonianze: il materiale di scavo, gli accenni e le descrizioni che di esso fanno gli scrittori, e le rappresentazioni [...] di sarcofagi col mito di Meleagro e con scene di caccia, rappresentazioni conviviali paleocristiane, alcune miniature dei codici di Virgilio nella Biblioteca Vaticana e dell'Iliade Ambrosiana, o oggetti di artigianato come il missorium di Cesena ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] inquietante e aggressiva e con l'insistenza sugli organi genitali del d., spesso smisurati, in particolare nelle scene infernali (codice di Beato di Liébana proveniente da Santo Domingo de Silos, Londra, BL, Add. Ms 11695, c. 2r; Conques, Sainte ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] quasi esclusivamente in s. Giorgio, e il d., animale favoloso, si inserì in un contesto da fiaba cortese, come per es. nel codice di s. Giorgio, del 1347 ca. (Roma, BAV, Arch. S. Pietro, C.129, c. 85r), e nella tavola di Vitale da Bologna ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (βιβλιοϑήκη, bibliothēca)
H. Kähler
Il termine di b. (dal greco βιβλίων ϑήκη, secondo Isidor., Orig., VII, 3, I, librorum repositio) indicava in origine [...] , The Codex, in Proc. of the British Academy, 1955 (per più ampia bibl. v. in questa enciclopedia sotto le voci codice e rotulo).
Testi: sulle b. greche: F. Schmidt, Die Pinakes des Kallimachos (Klassisch-philol. Studien, I, 1922); passi che si ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] Tempesti, Milano 1984, p. 30; Il Libro di Antonio Billi (circa 1500-30), a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp. 10 s.; Il codice Magliabechiano (circa 1530-56), a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp. 60 s.; G. Vasari, Le vite… (1550), a cura di L. Bellosi ...
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MARAGLIANO, Anton Maria
Daniele Sanguineti
Nacque a Genova da Luigi, di professione fornaio, e da Monica Maragliano. Fu battezzato nella locale chiesa di S. Stefano il 18 sett. 1664. Lo zio Giacomo [...] opere, caratterizzate da volti allungati e panni roboanti, sono il risultato di un processo di elegante stilizzazione del codice maraglianesco. Il costante riferirsi allo stile del M. è esemplificato dal "riadattamento" che Giovanni eseguì nel 1767 ...
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ASTI
C. Bonardi
(lat. Hasta, Asta)
Città del Piemonte e capoluogo di provincia. Le vicende cittadine, oscure fino a tutto il sec. 8°, rendono ancora essenziali le testimonianze di Claudiano nel sec. [...] negli ultimi secoli del Medioevo; se ne conservano numerosi esemplari nella Bibl. del Seminario e nel palazzo comunale. Preziosi i codici provenienti dall'abbazia di Azzano, tra cui un messale del sec. 12°, con figure miniate ai margini. Nella prima ...
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GROTTAFERRATA
L. Morganti
Cittadina del Lazio situata a S-E di Roma sulle pendici settentrionali dei colli Albani, G. si sviluppò intorno al centro monastico basiliano fondato dai ss. Nilo e Bartolomeo [...] basilica di Grottaferrata ed alla vita, che si propone, di S. Bartolomeo IV abate tradotta e raccolta da un antico codice greco, Roma 1728; Il diario scritto dal Padre Filippo Vitale durante la trasformazione subita dalla chiesa di S. Maria di ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] in R.I.S., VIII, 1726, coll. 491 ss. (erroneamente attribuita a Niccolò Jamsilla, che forse è stato il proprietario del codice).
Historia diplomatica Friderici secundi; Annales Placentini Gibellini, in M.G.H., Scriptores, XVIII, a cura di G.H. Pertz ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...