Giurista (Procida 1738 - Napoli 1806). Avvocato e magistrato del foro napoletano, presidente del Sacro regio consiglio. Scrisse una Storia del commercio e della navigazione dal principio del mondo sino [...] (4 voll., 1778-83) e una Giurisprudenza del commercio (4 voll., 1799), ma il suo nome è soprattutto legato al Codice Ferdinando o Codice marittimo compilato per ordine di S. M. Ferdinando IV (1781), rimasto peraltro allo stato di progetto. Giurista e ...
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Uomo politico statunitense (Sullivan, Indiana, 1879 - New York 1954). Durante la presidenza Harding fu direttore generale delle Poste (1921-22). Si dimise per diventare presidente (1922-45) della Motion [...] of America, che resse con sistemi autoritarî conquistandosi il soprannome di zar di Hollywood. Il suo nome è legato al codice Hays o codice della decenza, che, redatto dal gesuita padre Lord, egli rese esecutivo a partire dal 1930 per moralizzare il ...
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Giurista tedesco (Tubinga 1796 - Giessen 1838); prof. a Tubinga, Dorpat e Giessen, pubblicò il Prodromus corporis iuris civilis a Schradero, Clossio, Tafelio edendi (1823) come prefazione alla nuova edizione [...] critica del Corpus iuris, di cui uscirono solo le Istituzioni (1832). Pubblicò nuovi frammenti del Codice Teodosiano scoperti nell'Ambrosiana di Milano (Theodosiani codicis genuini fragmenta, 1824) e Hermeneutik des römischen Rechts (1831). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] più antica lista dei libri del Nuovo Testamento accettati come ‘canonici’ verso il 170 d.C. e trascritti in un codice dell’8° secolo. Se questo sarà pubblicato solo nelle Antiquitates del 1740, gli scritti paoliniani e altri documenti antichi furono ...
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Giurista (m. 1292). Già ricordato come "legista" nel 1247, insegnò diritto civile a Modena (1260), Padova, Bologna, Reggio, e di nuovo (1279) a Bologna. Fu maestro di Giacomo d'Arena e di Guido da Baiso. [...] Rimangono di lui un commentario al Digestum vetus e al Codice, e varî trattati (in materia di ordinatio causarum, di testimoni, d'istrumenti guarentigiati). ...
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Giurista e uomo politico (Herbsleben 1806 - Bad Cannstatt 1875). Dal 1835 prof. di diritto costituzionale a Gottinga. Membro del Reichstag della Germania del Nord (1867); rappresentante della univ. di [...] Gottinga nella Camera dei signori prussiana. Membro della commissione incaricata dell'esame del progetto del codice di diritto processuale penale tedesco. Tra le sue opere: Grundlinien des gemeinen deutschen Kriminalprozesses (1837); Deutsches Staats ...
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Giurista bizantino (sec. 6º d. C.), contemporaneo di Giustiniano, autore di un commentario al Digesto (ὁ ἴνδιξ), che è il più ampio di tutti, nel quale sono utilizzati commentarî più antichi e anche quello [...] di Teofilo. Si hanno di lui frammenti di un commentario al Codice, che si trovano anche nell'appendice dell'Ecloga di Leone l'Isaurico. ...
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Scrittore greco (fine 2º o 3º sec. d. C.), autore di un poema epico Postomeriche (Τά μεϑ' ῎Ομηρον) in 14 canti, a noi giunto; da un passo del poema si deduce che forse era di Smirne. Fu detto Quinto Calabro [...] perché Bessarione scoprì il codice del poema (ora perduto; ma ne restano apografi) presso Otranto (nell'antica "Calabria"). Il poema tratta di avvenimenti successivi a quelli narrati nell'Iliade, attingendo ai poemi ciclici Etiopide e Piccola Iliade ...
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Giurista, civilista e canonista (Imola 1424 - Bologna 1477). Dopo aver studiato filosofia e diritto a Bologna, insegnò diritto civile, dal 1450, a Pavia, Bologna, Ferrara, Padova e poi di nuovo a Bologna [...] fino alla morte. Ebbe numerosi, poi celebri discepoli. Fece commentarî al Digesto, al Codice, alle Decretali, dimostrando un felice equilibrio nel connubio dei due diritti, il civile e il canonico. Fu anche consulente fecondo e rinomato (7 libri di ...
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COZZA LUZI, Giuseppe
Vittorio Peri
Nato a Bolsena (Viterbo) il 4 dic. 1837 da Lorenzo e da Teresa Battaglini, in una nobile famiglia, vide svolgersi l'intera sua esistenza nell'ambiente culturale e [...] fama di dottrina", aveva pubblicato un'opera, nata da un palinsesto biblico criptense da lui "lavato", dopo che su tal genere di codici s'era fermato il monaco F. Vitali e i cardinali Mai e Pitra avevano spronato al loro studio i basiliani del luogo ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...