. Il termine, largamente usato negli ultimi anni nel linguaggio giuridico e in particolar modo nella pratica giudiziaria, non rappresenta una novità né dal punto di vista concettuale né dal punto di vista [...] l'art. 3, concesso amnistia a tutti i reati di collaborazionismo e a tutti i reati ad essi connessi ai sensi del codice di procedura penale senza alcun limite di pena edittale e fatta eccezione solamente per i delitti commessi da persone rivestite di ...
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Libertà personale
Vittorio Grevi
Premessa
Il momento della prima concretizzazione delle moderne garanzie a tutela della libertà personale può essere convenzionalmente individuato nell'epoca in cui le [...] pp. 108 ss.
Filippi, L., L'arresto in flagranza nell'evoluzione normativa, Milano 1990.
Galati, A., La libertà personale dal codice Rocco al codice Vassalli, in Studi in onore di G. Vassalli, vol. II, Milano 1991, pp. 235 ss.
Galeotti, S., La libertà ...
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Catia Cantagalli
Abstract
Vengono esaminati i delitti incriminati dagli articoli 414 e 415 c.p., con particolare riferimento agli aspetti, correlati, del bene giuridico tutelato e degli elementi costitutivi [...] ordine pubblico nel quadro dell’art. 415 c.p., in Cass. pen., 1990, 1045 ss.; Gargani, A., Commento all’art. 414 c.p., in Codice penale, a cura di T. Padovani, t. II, IV ed., Milano, 2007, 2679 ss.; La Cute, G., Apologia e istigazione, in Enc. Giur ...
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Giurista italiano (Udine 1872 - Venezia 1957), prof. di diritto e procedura penale nelle univ. di Ferrara, Sassari, Siena, Pavia, Torino, Padova, Roma; socio corrispondente dei Lincei (1935). È l'autore [...] del progetto del codice di procedura penale del 1930 e delle relative relazioni. Della sua vasta produzione scientifica si ricordano: Trattato del furto e delle varie sue specie (5 voll., 1905); Trattato di diritto penale italiano (9 voll., 1908-19, ...
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Giurista italiano (Torino 1922 - Roma 2015), prof. di procedura penale (dal 1956) nelle univ. di Urbino, Genova, Torino, Roma e nuovamente Torino; membro (1976-80) del Consiglio superiore della magistratura; [...] e le specie di invalidità (1955); Costituzione e processo penale (1969); Profili del nuovo codice di procedura penale (in collab. con V. Grevi, 1990); Profili del nuovo codice di procedura penale (in collab. con V. Grevi, nuova ed. 1998). Nel 1998 ha ...
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Giurista italiano (Avellino 1891 - Roma 1954), fratello di Lanfranco. Già magistrato, passò all'insegnamento universitario nel 1929; fu prof. di diritto civile nelle univ. di Parma, Torino e Roma. Collaborò [...] alla riforma del codice civile. Studioso di larga cultura, coltivò pure e insegnò per incarico la papirologia giuridica. Oltre a corsi e monografie di diritto civile e agrario, diritto romano, epigrafia e papirologia giuridica, annotò, in ...
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RIABILITAZIONE
Giovanni Novelli
. La riabilitazione del condannato. - Per quanto si trovino elementi anche nel diritto antico e nel diritto medievale, che attestano l'esistenza di provvedimenti per [...] penali.
La riabilitazione del fallito. - Una forma speciale di riabilitazione è preveduta per il fallito dall'art. 816 del codice di commercio. È noto che gravi sono le conseguenze della sentenza dichiarativa di fallimento: il nome e il cognome del ...
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Ettore Ditta
La comunione costituisce un istituto che fa parte della tradizione giuridica e gli effetti della elaborazione che ha ricevuto nel diritto romano classico si manifestano ancora oggi nelle [...] (artt. 653 ss.). Una disciplina sulla comunione era stata prevista invece nel previgente codice civile italiano del 1865.
Il codice civile attuale, al contrario del codice del 1865 (art. 675), non fa più specifico riferimento alla comunione dei ...
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Giurista (m. 1304). Insegnò diritto a Bologna fino alla morte, avendo fra i suoi discepoli anche Cino da Pistoia. La sua migliore opera è costituita dalle Quaestiones. Scrisse inoltre glosse al Digesto [...] e al Codice che non ci sono pervenute, e un breve trattato De consiliis habendis, edito nei Consilia di Bartolo, e rivolto alla collaborazione tra giudici e giureconsulti. ...
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Giurista (Ferrara 1434 - ivi 1497); discepolo a Bologna di Alessandro Tartagni, insegnò diritto civile nell'univ. di Ferrara. Fu più volte ambasciatore dei duchi di Ferrara. Commentò il Digestum vetus, [...] la seconda parte del Codice, le Istituzioni; scrisse un trattato De donationibus e numerosi Consilia, per i quali fu celebre e ricercato. I suoi scritti ebbero diverse edizioni. ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...