PIETRO da Eboli
Fulvio Delle Donne
PIETRO da Eboli. – Non si hanno molte notizie sulla vita di questo poeta, che, negli ultimi anni del XII o, al massimo, nei primi del XIII secolo, compose in latino [...] unico, già citato, manoscritto che la tramanda. Il codice intercala ordinatamente versi e raffigurazioni, ponendo il testo dell’imperatore svevo. Tuttavia, se, come si è detto, il codice non fu mai consegnato, si potrebbe pensare che ciò fu causato ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] giovane Aretino in Roma, come, nel pubblicarlo da un codice Cicogna, Vittorio Rossi opinò nella rivista «Intermezzo», I ( dice che può essere attribuito «senza scrupoli» al copista del codice Cicogna, che «ne spalmò tutte le scritture da lui esemplate ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] Pulignani, S. de Comitibus, in Il Topino (Foligno), I (1885), 26 (pubblica la "vita" del C. di Bartolomeo Alfeo, inedita in un codice di Ancona); A. Gottlob, S. de' C. da Foligno, le storie de' suoi tempi, in Histor. Jahrbuch, VII (1886), pp. 304-323 ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] da ventuno sonetti di argomento amoroso, con al diciottesimo posto il secondo sonetto a Saturnina. Nella terza il compilatore del codice ha posto in apertura un sonetto su Lucrezia del tipo di quelli della prima serie, che perciò risulta in questa ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] lo Zabughin, al De Virgilii Culice et Terentii fabulis liber del Bembo, il quale si limita a pubblicare varianti di un solo codice.
Nella lettera di dedica al cardinale Giulio de' Medici il D. chiarisce le direttive del proprio lavoro: di fronte alle ...
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GATTILUSIO, Luchetto
Roberto Gigliucci
Figlio di Giacomo e di Alasina Usodimare, nacque a Genova non oltre il 1230, probabilmente nel terzo decennio del secolo (risulta da un documento che nel 1248 [...] Al G. erano già sicuramente ascrivibili il sirventese "Cora q'eu fos marritz" e il partimens con il Calvo. La scoperta di uno dei codici contenenti rime del G. da parte di G. Bertoni aveva permesso di attribuire a lui anche "D'un sirventes m'es granz ...
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PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano
Gabriele Mino
PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano. – Nacque a Roma il 14 dicembre 1614 da Oddo V marchese di Pietraforte e da Laura Ceuli.
Non si [...] ms. Prot. 35 dell’Archivio Massimo di Roma, unitamente ad alcune liriche ermetiche (La Bugia. Rime ermetiche e altri scritti. Da un Codice Reginense del sec. XVII, a cura di A.M. Partini, Roma 1983). Nel 1986 fu scoperto ed edito (in M. Gabriele ...
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FASANINI, Filippo (Fasianino, Philippus Phasaninus)
Floriana Calitti
Figlio di Bernardino, apparteneva ad una nobile famiglia bolognese. Non sappiamo con esattezza la sua data di nascita ma sappiamo [...] riporta a p. 154) e nel quale si dichiara autore della traduzione.
Dei versi al F. di G. A. Flaminio sono conservati in un codice della Biblioteca comunale di Mantova (H I 28) e delle lettere dei Pio con un post scriptum di Iacopo Della Croce e del F ...
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FAZINI, Marco Lucido, detto Fosforo
Franco Pignatti
Nacque probabilmente a Roma nella seconda metà del XV secolo. Le scarse notizie biografiche che lo riguardano sono relative per lo più alla pretesa [...] , II, Roma 1961, pp. 745-48; I. Maier, Les manuscrits d'Ange Politien, Genève 1965, ad Indicem; P. Medioli Masotti, Codici scritti dagli Accademici nel carcere di Castel S. Angelo (1468-1469), in Vestigia. Studi in onore di G. Billanovich, II, Roma ...
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JACOPO DA BENEVENTO
FFerruccio Bertini
La commedia intitolata De uxore cerdonis si conclude con questo di-stico (vv. 435-436): "Iacobus istud opus metrice conscripsit ut omnis / qui leget hic, discat [...] ritiene ancora inedita questa commedia, che colloca verso la metà del sec. XIII; si basa anch'egli su P, il già noto codice di Pavia, e su due manoscritti italiani, A (Milano, Biblioteca Ambrosiana, O 63 sup., saec. XV2, cc. 194-202) e B (ivi ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...