LAURIA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Montefusco, presso Avellino, il 6 giugno 1769, da Giuseppe e Antonia Ribas, secondo di tre maschi. Rimasto presto orfano prima del padre, poi della madre, [...] Gran Corte, una sentenza, un Saggio sulla corruzione dei popoli letto nell'Accademia Pontaniana nel 1808 e le Riflessioni per un codice napolitano.
Il L. morì a Napoli il 29 nov. 1828.
Nel 1804 aveva sposato Aganore Patrelli, di quindici anni più ...
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BOTTIGELLA (Butigella, de Boticellis, de Butigellis), Giovanni Stefano
Anna Morisi Guerra
Nacque da Tommasino, di nobile famiglia pavese nel 1410 circa, fratello del segretario ducale Gian Matteo (che [...] un documento del 7 febbr. 1446, in occasione del conferimento di un beneficio canonicale in S. Epifanio di Pavia:, v. Codice diplomatico dell'Università di Pavia, II, 2, Pavia 1915, p. 499); protonotario apostolico (documenti dell'8 giugno 1447 e del ...
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BERARDO, santo
Zelina Zafarana
Nacque intorno al 1080, da Berardo dei conti dei Marsi e da Teodosia, nel castello di Colli, nella diocesi dei Marsi, non lontano dall'Aquila. Fonte principale, e quasi [...] di S. Sabina a Valeria e poi vescovo di Segni, poco dopo la morte di B.: essa venne edita dall'Ughelli, da un codice della chiesa di Trasacco, e poi di nuovo negli Acta Sanctorum, in base anche a collazione con un frammento rinvenuto nella biblioteca ...
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COLUMNIS (Colonis, Columna), Bartolomeo (Nicola Bartolomeo)
Paolo Veneziani
Nacque nell'isola greca di Chio nella prima metà del sec. XV da Pietro, sotto dominio genovese.
Il nome completo del C. era [...] della sua vita, sono scarse; si infittiscono a partire dal 1454, anno nel quale, secondo una nota autografa contenuta in uno dei codici da lui posseduti, il 7 agosto si imbarcò su una nave per approdare il 12 successivo a Creta. Non sappiamo se con ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] e le prime tre righe di ogni vangelo sono scritti con inchiostro d'oro, il resto in argento.Tutte le miniature del codice rossanense sono su fogli riuniti in fascicoli separati. Di conseguenza, la storia della vita pubblica e della passione di Cristo ...
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LUDOVICO da Strassoldo (da Cividale, da Forum Iulii, da Udine)
Tommaso Caliò
Nacque in Friuli probabilmente alla fine del XIV secolo. Le notizie sulla sua vita, frammentarie e confuse, si basano in parte [...] Barbaro e Guarniero d'Artegna, in Lettere italiane, XXXVII (1985), 3, p. 346; G. Mariani Canova, L'ornato rinascimentale nei codici guarneriani, in La Guarneriana. I tesori di un'antica biblioteca, a cura di L. Casarsa et al., San Daniele del Friuli ...
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DELLA GAZATA, Pietro
Odoardo Rombaldi
Nacque verso la metà del 1336 da Franceschino, notaio, figlio di Guido, nobile di Gazata, castello del Reggiano, soggetto ai Sessi coi quali era imparentato.
Dalla [...] del monastero di S. Prospero, della prima metà del sec. XV, presso l'Archivio di Stato di Regio Emilia. Nessuno di questi codici è di mano del D.; altri apografi, ora perduti, utilizzarono per le loro opere, nel sec. XVI, B. Corio, G. Panciroli, F ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] per non essere mai più ricostruite (Dilcher, 1987, p. 311); si tratta, però, di una delle costituzioni greche del Codice ‒ che si ritiene nel Duecento non circolassero ‒ ed è difficile che abbia potuto ispirare il capitolo federiciano (Padovani, 1985 ...
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GIUSEPPE MARIA Tomasi, santo
Dario Busolini
Nacque a Licata, presso Agrigento, il 12 sett. 1649, primo figlio maschio di Giulio Tomasi-Caro e La Restia, duca di Palma di Montechiaro e signore di Lampedusa, [...] feudali al fratello Giulio per farsi teatino), propostogli come modello dalla profonda fede cristiana della famiglia e dal rigido codice d'onore che, anche a causa della recente ascesa sociale dei Tomasi, li induceva a dimostrare di meritare la ...
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DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] di lessicografia e di epigrafia, che resteranno l'interesse preminente della sua vita.
Intanto egli pubblicava, dal codice 101 della Biblioteca del Seminario patavino, una edizione delle cosiddette Sententiae Varronis (Patavii 1843) che, pur non ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...