Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] , tra l’altro, all’idea degli zar bulgari come ‘nuovi Costantini’. Di quest’epoca si è conservato un certo numero di codici destinati e/o dedicati allo zar, alcuni dei quali sono veri e propri capolavori dell’arte del libro manoscritto e nello stesso ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] sotto il suo regno l’elemento centrale che permette di definire la comunità romana. Così egli apre il libro I del suo Codice con il titolo Della Trinità suprema e della fede cristiana16. Non si tratta dunque di un pio segno di deferenza o della ...
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BADOER, Giacomo
Raimondo Morozzo della Rocca
Tommaso Bertelè
Nacque a Venezia il 19 febbr. 1403 da Sebastiano (m. 1405) e da Agnesina, il cui casato è incerto (morta poco oltre il 1420). Fu l'ultimo [...] . Bertelè, IlLibro dei conti di G. B. [Costantinopoli, 1436-1440],Roma 1956) fu determinata dalla constatazione che l'importanza del codice era assai più grande di quella fino allora segnalata. Anzitutto, a quanto si sa, è il solo registro organico e ...
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LANDOLFO Iuniore (Landolfo di S. Paolo)
Paolo Chiesa
Nacque intorno al 1077, perché dichiara di essere "sexagenariae aetatis" nel 1136. Le notizie sulla sua vita si ricavano esclusivamente dall'opera [...] l'opera di L. - fa pensare che tale titolo sia stato utilizzato come collettivo, e comprendesse le tre opere raccolte nel codice Ambrosiano a formare un'unità tematica sulla storia della città di Milano e della sua Chiesa in particolare.
L'Historia ...
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GLORIA, Andrea
Laura Cerasi
Nacque a Padova il 22 luglio 1821 da Osvaldo, orefice, e da Luisa Tebaldi. Di antica ma non cospicua famiglia, frequentò il ginnasio vescovile e compì nel 1844 gli studi [...] G., i Monumenti della Università di Padova, 1222-1318 (Venezia 1884), fu concepita come una continuazione del Codice diplomatico, dove il fuoco dell'attenzione era spostato sulla corporazione universitaria intesa come istituzione. Anche ai Monumenti ...
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CHINARD (Chinardus, Chynardus, Cinardus, Cynardus, Chenardus, Chenard, Chenart, Genardo, Genard, Zynardus, Zeynardus, Echinard), Filippo
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia di cavalieri francesi, [...] XVI s.; II, ibid. 1899, pp. 114 s. n. 47; III, a cura di F. Carabellese, ibid. 1899, pp. 285 n. 262, 300 s.n. 273; Codice diplom. delle relazioni fra la Liguria,la Toscana e la Lunigiana ai tempi di Dante(1265-1321), I, a cura di A. Ferretto, in Atti ...
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PAPARESCHI
Marco Vendittelli
– In passato alcuni storici hanno sostenuto che il casato romano dei Papareschi, o de Papa, costituì un lignaggio di rilievo già nei secoli X e XI (Marchetti Longhi, 1947, [...] http://scrineum.unipv.it/wight/)]; A. Bartola, Il Regesto del monastero dei SS. Andrea e Gregorio ad Clivum Scauri, 2 voll., Roma 2003 (Codice diplomatico di Roma e della regione romana, 7), pp. 110-113, n. 27, pp. 115-118, n. 29, pp. 123-127, n. 32 ...
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BRUSATI, Tebaldo
WWalter
Apparteneva a una famiglia magnatizia di Brescia (le fonti lo ricordano come "nobilis vir" e "miles"), che insieme con quella dei Maggi fu tra le principali della parte guelfa [...] su nuovi statuti. Essi, noti come gli Ordinamenti sacrati del 1282 e gli Ordinamenti sacratissimi, secondo la testimonianza di un codice di statuti bolognesi del 1292, sarebbero stati emanati proprio al tempo della podesteria del B., il 3 dic. 1284 ...
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DE FORESTA, Giovanni
Guido Ratti
Discendente da un'antica famiglia di Diano Marina stabilitasi a Nizza Marittima intorno al XV secolo, nacque da Pietro Francesco e da Elisabetta Fiorgioli a Villafranca [...] ., 87; F. P. Gabrieli, D. G., in Novissimo Digesto itaL, V, Torino 1960, p. 320; A. Aquarone, L'unificazione legislativa e i codici del 1865, Milano 1960, pp. 11, 51; A. C. Jemolo, Chiesa e Stato in Italia negli ultimi cento anni, Torino 1963, p. 152 ...
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stemma In araldica, il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone o enti. Lo s. è anche [...] da 13 pezzi di pergamena in cui sono raffigurati a colori 559 s. e 28 vessilli vescovili. Altro stemmario pregiato, a forma di codice, è quello conosciuto sotto il nome di Gelre o di Wappenbock, con oltre 1800 s., compilato fra il 1340 e il 1370 dall ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...