POMPA DI CALORE
Andrea de Lieto Vollaro
Si chiama p. di c. una macchina in grado di prelevare energia termica da un ambiente a bassa temperatura e cederla, a temperatura più alta, a un altro ambiente. [...] elevata. È immediato osservare che la p. di c. compie la stessa attivitàdi una macchina frigorifera, da cui si differenzia soltanto di una p. di c. è il COP (coefficientedi prestazione), che è dato dal rapporto fra la quantità di calore ...
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FOTOVOLTAICA, CELLA
Francesco Califano
Si ricorda che in elettrologia l'effetto fotovoltaico è la generazione, a causa della radiazione luminosa incidente, di una forza elettromotrice. I dispositivi [...] quanto detto si ha un rapido cambiamento del coefficientedi assorbimento α quando l'energia dei fotoni incidenti di sistemi tradizionali, e all'assenza di parti in movimento, diattività chimica o termica e di residui inquinanti; inoltre i moduli di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] l’altezza record di 9300 metri. Dopo la guerra, lo stesso Kolhörster misurò il coefficientedi assorbimento della radiazione la latitudine geomagnetica, le condizioni meteorologiche, l’attività solare, la direzione galattica, il tempo siderale, ...
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L'Ottocento: fisica. Il caso francese
Matthias Dörries
Il caso francese
A metà del XIX sec., il laboratorio di Henri-Victor Regnault (1810-1878) al Collège de France di Parigi figurava come il più promettente [...] natura approssimata di leggi come quelle di Dulong e di Petit, mostrava inoltre che il coefficientedi dilatazione termica di Gay-Lussac dovette ammettere che, dopo oltre dieci anni diattività sperimentale, la spiegazione meccanica non era ancora ...
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La grande scienza. Bioenergetica
Vaclav Smil
Bioenergetica
Il giorno in cui iniziai a scrivere questo capitolo la temperatura esterna nella maggior parte delle praterie canadesi era inferiore a −30 [...] di grandezza, confermano la legge del coefficiente 3/4 di Kleiber. Le pendenze per diversi gruppi di invertebrati variano da meno di 0,67 a più di fa sì che possano avere periodi più lunghi diattività giornaliera, mentre la loro massa corporea rende ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La meccanica del continuo
James Cross
La meccanica del continuo
La trattazione della meccanica del continuo nel XVIII sec., in particolare dell'elasticità e della meccanica [...] progredire.
Il campo diattività
Le navi mercantili sono in questo secolo il principale oggetto di interesse: in particolare, alcuna teoria che legasse questa costante al coefficientedi elasticità (o modulo di Young) e al momento d'inerzia della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Le tecnologie della comunicazione
Helge Kragh
Le tecnologie della comunicazione
Nel periodo compreso fra il 1870 e il 1920 si assiste a un'intensificazione [...] coefficientedi attenuazione e α lo sfasamento o coefficientedi velocità. Heaviside derivò una formula per la variazione del coefficientedi della Bell System.
Negli Stati Uniti l'attivitàdi ricerca tecnologica non coinvolgeva soltanto la AT& ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Fisica e chimica dei raggi
John L. Heilbron
Fisica e chimica dei raggi
Il tubo a raggi catodici fu nel suo tempo il principale strumento di ricerca [...] di radio circa 19.000 più attivo dell'uranio ricevuto da Marie Curie. Egli mise il radio alla base di una serie di sottili cilindri di avevano compiuto inoltre misure approssimate del coefficientedi assorbimento λ attraverso lamine metalliche. ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le tradizioni principali della meccanica
Ivor Grattan-Guinness
Le tradizioni principali della meccanica
Branche della meccanica
La meccanica, nel suo ampio spettro di usi, [...] propose addirittura di aggiungere alla legge un termine che dipendesse, con un piccolo coefficientedi proporzionalità, dall successori. Carnot parlò in modo piuttosto oscuro di 'momento diattività' e di 'forza viva latente', mentre fu molto chiaro ...
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MAJORANA, Quirino
Giorgio Dragoni
Quirino Nacque a Catania il 28 ott. 1871 da Salvatore Majorana Calatabiano e Rosa Campisi; fu fratello di Angelo e Giuseppe.
Il M. si laureò a vent'anni in ingegneria [...] ordine di grandezza (coefficientedi assorbimento di un miliardesimo, ma più piccolo di circa la , donati dai familiari, oltre a numerosi apparecchi e strumenti delle sue attivitàdi didattica e di ricerca. G. Vallauri, Q. M., in Il Nuovo Cimento, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...