Nobile romano (sec. 14º). Prefetto di Roma, fece assurgere la sua famiglia alla massima potenza, divenendo di fatto signore del Patrimonio della Chiesa in Tuscia. Avendo rifiutato obbedienza a Coladi [...] Rienzo, fu costretto con le armi alla consegna di Vetralla e altre terre e alla rinuncia alla dignità prefettizia, che riottenne solo dopo un atto di soggezione (1347). Rimase però sempre ostile a Cola e al movimento popolare romano. Approfittando ...
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Poeta drammatico (Roma 1830 - Livorno 1881); la storia è alla base dei suoi drammi, tutti in versi a eccezione di uno solo; difatti egli preferì chiamarli poemi drammatici o anche commedie (Mario e i Cimbri, [...] a un facile "lirismo del cuore" e col proposito di respingere l'enfasi che caratterizzava il linguaggio classicheggiante. Altri suoi drammi sono: Cleopatra, Sordello, I Borgia, Beethoven, Giuliano l'Apostata, ColadiRienzo, ecc. Il C. è anche autore ...
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Nobile romano (sec. 14º). Signore del patrimonio di S. Pietro in Tuscia, rifiutò obbedienza a ColadiRienzo e fu perciò costretto, con le armi, alla consegna di Vetralla e altre terre e alla perdita della [...] dignità prefettizia, che riottenne solo dopo un atto di soggezione (1347). Rimase però sempre ostile a Cola e al movimento popolare romano, che combatté e vinse (1352), sperando di profittare della debolezza di Roma per farsi uno stato con parte del ...
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Vescovo, umanista e uomo politico boemo (n. Hohenmauth, od. Vysoké Mýto, 1310 circa - m. 1380). Parroco a Neumarkt (Slesia) dal 1344, notaio dal 1347 e cancelliere imperiale dal 1353 alla corte di Carlo [...] anno. In corrispondenza con Petrarca e con ColadiRienzo, contribuì a introdurre lo spirito del primo umanesimo nell'Europa centrale, adottando uno stile umanistico anche nella sua opera di cancelliere (Cancellaria Iohannis Foronovensis, Summa ...
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Letterato (m. 1363); funzionario alla corte di Napoli dal 1335 circa, nel 1352 o poco dopo si ritirò nella natale Sulmona. Francesco Petrarca lo ebbe amico fin dal 1341 e gli dedicò le Epistole metriche; [...] B. fu in attiva corrispondenza epistolare con lui e col Boccaccio; scrisse un indirizzo a ColadiRienzo (1347) e un commento alla Fam. XII 2 del Petrarca, diretta al gran siniscalco di Napoli, Niccolò Acciaiuoli. ...
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Poeta romanesco (n. Roma 1628 - m. forse 1696). Scrisse fra l'altro un poema in ottave, Il Maggio romanesco overo il Palio conquistato (1688; una precedente redazione, più vicina al dialetto, Il Jacaccio [...] overo il Palio conquistato, fu pubbl. nel 1939), in cui rappresentò tipi e costumi del suo tempo, narrando fatti che si immaginano avvenuti sotto il governo diColadiRienzo. ...
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Uomo politico romano (m. 1347); senatore di Roma (1340), fu costretto a dimettersi per tumulti popolari. Odiato per la sua alterigia e violenza, fu colpito dalla reazione antinobiliare diColadiRienzo, [...] che, traendo motivo dal saccheggio di una galera, lo fece impiccare in Campidoglio. ...
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Scultore (Firenze 1840 - Roma 1885). Dal 1866 a Roma, eseguì monumenti e sculture in melodrammatici modi tardoromantici: Fabiola (1868, Roma, Gall. naz. d'arte moderna), ColadiRienzo (1869, Roma, rampa [...] del Campidoglio) ...
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GHISALBERTI, Alberto Maria
Storico, nato a Milano il 20 maggio 1894. Professore universitario dal 1936, dal 1941 insegna storia del Risorgimento all'università di Roma. Presidente dell'Istituto per la [...] curato inoltre l'edizione dei Ricordi di d'Azeglio, delle Lettere di Orsini, e della Lotta politica di Oriani. Uno dei primi suoi lavori, in un campo del tutto diverso, è l'edizione della Vita diColadiRienzo dell'anonimo trecentesco, Firenze 1923 ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] interiore, precedente alla rivalutazione dei classici e avente le sue prime manifestazioni in Gioacchino da Fiore e ColadiRienzo. Dell'idea di "renovatio" e della sua efficacia sulla politica degli Ottoni si è occupato P. E. Schramm (Kaiser, Rom ...
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tavernaio
tavernàio (e tavernaro) s. m. (f. -a) [lat. tabernarius «bottegaio, oste», der. di taberna «taverna»]. – Proprietario, gestore di una taverna, oste (forme ant. o rare per taverniere): Niccolò, figliuolo di Lorenzo tavernaro, appellato...
tribunato
s. m. [dal lat. tribunatus -us, der. di tribunus «tribuno»]. – 1. In Roma antica, ufficio, dignità, carica di tribuno; collegio dei tribuni; il periodo di permanenza nella carica: il t. della plebe, il t. militare, ecc.; aspirare...