Nacque a Praga il 13 maggio 1316 da Giovanni il Cieco, conte di Lussemburgo, e da Elisabetta figlia ed erede di Venceslao IV re di Boemia e di Polonia, del quale dapprima portò il nome. Perché non soggiacesse [...] sul suo capo in Aquisgrana. Già in Italia lo invocava imperatore, col Petrarca, ColadiRienzo. Ma il tribuno romano, col suo fervore, non ebbe troppa fortuna presso di lui, che per non urtarsi col pontefice, lo consegnò alla corte avignonese. Pur ...
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Antica stirpe medievale italiana che, secondo una tradizione familiare, trae la sua origine dai consoli (o ipati) e duchi di Gaeta (sec. IX-1032). Ad essa si è voluto attribuire da taluno papa Gelasio [...] sconfisse l'esercito della regina Giovanna I in Itri e fu l'unico barone che non si sottomettesse al tribuno ColadiRienzo. A Niccolò successe Onorato I (1348). Barone potentissimo, ospitò a Fondi i cardinali dissidenti, che ivi elessero l'antipapa ...
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Figlio di García Albornoz e di donna Teresa de Luna e nato a Cuenca nei primi anni del sec. XIV, Egidio Albornoz, sebbene ereditasse dalla potente famiglia paterna l'istinto e il gusto delle armi, fu avviato, [...] gli togliessero il potere e la vita. Ma non da Roma, dove il popolo ben presto si sollevò nuovamente contro ColadiRienzo, doveva prender le mosse la restaurazione definitiva dell'autorità pontificia, sibbene dalle Romagne e dalle Marche. E qui l'A ...
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Nacque in Lucca il 14 settembre 1498, da Michele di Pietro Burlamacchi e da Caterina Balbani, ambedue di famiglie lucchesi assai cospicue per antichità, nobiltà e ricchezza. Il padre, mercante, fu spesso [...] ricca e potente sotto l'antica Confederazione etrusca; conosceva gli eroi di Plutarco; non ignorava né la cacciata di Uguccione da Pisa e da Lucca, né l'esperimento diColadiRienzo, né il duplice attentato del Porcari, né la congiura del Montano ...
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HEIDENSTAM, Carl Gustaf Verner von
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Olshammar presso Örebro il 6 luglio 1859: insignito del premio Nobel nel 1916. Formatore della coscienza nazioriale, creatore [...] Birgittas pilgrimsfärd, 1901) il mondo d'umanità severa austera, di volontarietà inflessibile e di mistica visionarietà della santa si unisce alla visione dell'Italia nell'età diColadiRienzo e della regina Giovanna; e l'impressione che se ne ...
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DICTAMINUM Nel Medioevo l'arte del comporre ebbe per oggetto principale l'epistolografia, e la scuola mirò a rendere il giovane esperto a scrivere lettere. Tutti i precetti dati dagli antichi retori sull'invenzione, [...] apud Gallicos medii aevi scriptores rhetoresve, Parigi 1880; A. Gabrielli, Le Epistole diColadiRienzo e l'epistolografia medievale, in Archivio della R. Società Romana di storia patria, XI (1888), pp. 381-479; Ch. V. Langlois, Formulaires de ...
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Maestro di retorica, nato a Signa, poco lungi da Firenze, verso il 1165. Circa il 1190 incominciò ad insegnare a Bologna; e, tra i maestri dell'ars dictandi, cosi numerosi in Italia nei secoli XII e XIII, [...] Schriften des Magisters Boncompagnus, Friburgo 1894. E cfr. anche A. Gabrielli, Le epistole diColadiRienzo e l'epistolografia medievale, in Archivio della Società romana di storia patria, XI (1888), pp. 406-12; A. Gaudenzi, Sulla cronologia delle ...
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. Famiglia romana, avente la sua base, come altre, sui confini dello Stato della Chiesa e del regno di Napoli. Essa s'affaccia alla storia quando scompare la potente famiglia dei conti Tuscolani, e sembra [...] quel Nicola dominus Molarie, che fu senatore nel 1346 e morì l'anno appresso a porta S. Lorenzo, combattendo contro ColadiRienzo. Come nell'ascensione, così nella decadenza, la fortuna degli A. sembra segnata e seguita da quella del castello della ...
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Pittore piemontese, nato a Nizza il 22 febbraio 1790, morto a Torino il 13 aprile 1851. Studiò per dodici anni a Firenze col Benvenuti, passò poi per otto anni a Roma, ove si legò d'amicizia con Canova [...] Roma e a Firenze, aver viaggiato all'estero ed esser rimasto un anno a Parigi con Ary Scheffer, il B. si rivelò con il ColadiRienzo che arringa il popolo romano, esposto al Valentino nel 1850 e acquistato da Vittorio Emanuele; e continuò con quadri ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] presso il re. Nel marzo del 1294, a Perugia, la figura di Pietro doveva dunque essere ben presente al re e a suo figlio. Mentre davanti a Carlo IV da ColadiRienzo, che ne aveva avuto conoscenza attraverso i monaci di S. Spirito a Maiella, ...
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tavernaio
tavernàio (e tavernaro) s. m. (f. -a) [lat. tabernarius «bottegaio, oste», der. di taberna «taverna»]. – Proprietario, gestore di una taverna, oste (forme ant. o rare per taverniere): Niccolò, figliuolo di Lorenzo tavernaro, appellato...
tribunato
s. m. [dal lat. tribunatus -us, der. di tribunus «tribuno»]. – 1. In Roma antica, ufficio, dignità, carica di tribuno; collegio dei tribuni; il periodo di permanenza nella carica: il t. della plebe, il t. militare, ecc.; aspirare...