Pittore (attivo a Napoli tra il 1440 e il 1470). Il suo nome, che compare nella lettera sulla storia dell'arte napoletana di P. Summonte (1524), è legato al polittico per la chiesa di S. Lorenzo Maggiore, [...] anche ricordare la presenza di Antonello da Messina (poco dopo il 1450) a Napoli e forse proprio nella bottega di Colantonio. Nel polittico di S. Vincenzo Ferreri (eseguito fra il 1456 e il 1465) C. sembra sensibile alle novità rinascimentali ...
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Il pittore napoletano Colantonio (v. vol. X, p. 714) fu detto del Fiore per l'errata lettura dell'iscrizione del quadro sull'altar maggiore della chiesa di S. Antonio Abate a Napoli, firmato e datato (1379) [...] da Niccolò di Tommaso da Firenze. L'errore, commesso da Cesare d'Eugenio Caracciolo (1623) e poi ripetuto ed ampliato soprattutto dal De Domenici (1729), fu chiarito dal Catalani (1841) ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] (1944), pp. 151-54; F. Bologna, IlMaestro di San Giovanni da Capestrano, in Proporzioni, III (1950), pp. 92-94; G. Fiocco, Colantonio e A., in Emporium, CXI (1950), pp. 51-66; G. Vigni, Tutta la pittura di A. da Messina, Milano 1951; National Gallery ...
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Pittore (Messina 1430 circa - ivi 1479). Influenzata all'inizio dalla pittura borgognona e fiamminga, di cui risentono le prime opere, l'arte di A. in seguito matura in una resa di forme grandiosamente [...] viaggio a Venezia e a Milano (1475-76). Tra il 1450 e il 1460 circa si trova a Napoli dove subisce l'influsso di Colantonio, poi in Sicilia e Calabria. Nel 1463 è documentata la sua attività a Messina; nel 1475 è attestata la sua presenza a Venezia ...
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Pittore (sec. 15º), autore del trittico dell'Annunciazione, commissionato (1442) dal mercante P. Corpici per la sua tomba nella chiesa del Salvatore di Aix-en-Provence: dopo la Rivoluzione francese, la [...] della pittura provenzale del sec. 15º, che presenta forti agganci con l'arte fiamminga e borgognona: a parte il nome di Colantonio, sono stati proposti pittori legati a Renato d'Angiò (Barthélemy de Clerc o d'Eyck, il Maestro del Coeur d'Amours ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] ritrovare un'eco della coeva pittura napoletana. Anche se la splendida Crocifissione del foglio 164 evoca le composizioni di Colantonio o del giovane Antonello da Messina, i santi a figura intera che ornano la parte finale del manoscritto (ff ...
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COSTANTINO, Michelangelo (Michele)
Antonio Castellano
Nato a Bitonto (prov. di Bari), forse alla fine del sec. XVI o all'inizio del sec. XVII, fu uno dei primi pugliesi addottorato a Napoli con il titolo [...] purezza geometrica dei volumi, la classica intelaiatura delle fronti incrostate da macabre e sobrie decorazioni.
Nicola GiuseppeAntonio (Colantonio), fratello di Michelangelo, nacque a Bitonto verso la fine del sec. XVI, e, ancor molto giovane, venne ...
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ANTONIO di Agostino di ser Giovanni, detto Antonio da Fabriano
Federico Zeri
Pittore, noto per tre dipinti firmati (un San Gerolamo nella Galleria Walters di Baltimora, del 1451; un Crocefisso del 1452 [...] la possibilità che egli frequentasse da giovane l'ambiente napoletano, permeato di cultura fiamminga, che fa capo a Colantonio. L'ipotesi di una formazione meridionale sembra confermata da numerosi elementi compositivi riscontrabili nelle opere di A ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] per pitture da eseguirsi nella loggia del giardino della sua casa; mentre è del 26 ag. 1577 l'impegno con Colantonio Dulcetto per una "cona", destinata a Castelvetere, raffigurante i Ss. Nicola, Urbano e Biagio, nella predella Cristo e i dodici ...
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FERRATA, Ercole
Gerardo Casale
Nacque a Pellio Inferiore (Pellio Intelvi in prov. di Como) nel 1610 da Giovan Pietro, "uomo di assai civile parentado" (Baldinucci [1681-1728], 1847 [indi: Baldinucci], [...] ad Arco (Mastrullo, 1979, p. 302), il F. si trasferì quindi a L'Aquila, chiamatovi da un mercante locale, F. Colantonio (sul soggiorno aquilano, poco studiato, si veda Baldinucci, p. 380; cfr. Leosini, 1848).
Durante il soggiorno aquilano il F. era ...
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