Cariotipo
Antonino Forabosco
Aspetto morfo-strutturale microscopico del corredo o complemento cromosomico di una cellula, quale si osserva nel corso della metafase mitotica. Può essere per questo definito [...] di una procedura citologica che parte dal reperimento di cellule in mitosi e prosegue con il loro trattamento con colchicina (che consente di bloccarle in metafase), e la successiva esposizione a una soluzione ipotonica che le dilata. Le cellule ...
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(fr. alcaloïdes; sp. alcaloides; ted. Alkaloide; ingl. alcaloids; dall'arabo al-qalī unito al suffisso scientifico -oide: perciò alcaloide "simile ad alcali").
Generalità. - Per il modo con cui si vennero [...] favore della grande importanza che deve avere l'intervento dell'aldeide formica nelle sintesi fotochimiche. In parecchi alcaloidi (piperina, colchicina, eserina, alcaloidi della xantina) l'azoto è sotto forma amidica (=N−CO. R) poiché per idrolisi si ...
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In biologia, struttura tubulare composta dalla proteina tubulina, presente nelle cellule degli eucarioti. I m. partecipano alla costituzione del citoscheletro, responsabile della struttura e della forma [...] essi. Vari agenti possono promuovere o inibire l’aggregazione dei m.; la disaggregazione è promossa, per es., dalla colchicina che, inibendo la formazione dei m., blocca tutti i processi cellulari legati alla loro dinamicità e la divisione cellulare ...
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GOTTA
Giuseppe Bastianelli
(dal latino gutta "goccia"; fr. goutte; sp. gota; ted. Gicht; ingl. gout).
Il nome gutta si trova nel sec. XIII, e viene dalla patologia umorale che ammetteva secrete, per [...] uso di atofan. Bere abbondantemente acqua. 2. Il colchico è il rimedio sovrano dell'attacco (colchicina: pillole Houdé e Merck da 1 mg. di alcaloide); 3 mg. di colchicina al giorno, cessare appena appare diarrea. Il suo modo di azione è ignoto, non ...
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. Sotto questo termine, introdotto dall'istologo belga A.P. Dustin, sono raggruppate sostanze che, diverse quanto a provenienza e quanto a struttura chimica, sono tutte capaci di indurre nelle cellule [...] dai derivati dell'arsenico (cacodilato sodico, arseniati e arseniti, arrhenal, arsilene) e soprattutto dalla colchicina e derivati (colchiceina, ossidicolchicina, octoidrocolchicina, ecc.). Controversa è l'ammissione di una azione eccitomitotica ...
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Chimica dei recettori
Claudia Bertonati
Il recettore è la parte di una cellula o di un organismo che interagisce con un farmaco dando inizio alla catena di eventi biochimici che portano agli effetti [...] di membrana per i glicosidici cardioattivi digitalici); proteine strutturali (la tubulina, che è il recettore per la colchicina) e, più in generale, vari tipi di enzimi. Senza dubbio negli ultimi anni lo sviluppo delle tecniche computazionali ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] efficacemente la mitosi. Essi sono o veleni del fuso, o veleni dei cromosomi.
Tra i veleni del fuso, la colchicina, la demecolcina e la vinblastina agiscono, come abbiamo visto, legandosi alla proteina principale dell'apparato mitotico. Anche gli ...
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Si designano con questo nome i medicamenti che servono ad attutire o sopprimere il dolore. I medicamenti che in alcuni trattati vanno sotto il nome di analgesici, sono in altri chiamati anodini, o anche [...] gastralgie, nelle coliche epatiche, nefritiche, uterine, ecc.), il giusquiamo, la iosciamina e ioscina, il colchico e la colchicina, la sabadiglia e la veratrina, e parecchie altre.
Particolare importanza ha, tra gli analgesici generali, il gruppo ...
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pericardite
Infiammazione del pericardio: si può manifestare in una forma acuta (p. acuta) o in una forma cronica (p. costrittiva cronica).
Eziologia della pericardite acuta
Nella maggioranza dei casi [...] del miocardio (➔ IMA). La terapia prevede farmaci antinfiammatori non steroidei; nei casi più resistenti si associano colchicina o corticosteroidi. Il 15÷30% dei pazienti, pur rispondendo adeguatamente alla terapia, presenta recidive. L’evoluzione ...
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BARGELLINI, Guido
Giovanni Battista Marini-Bettòlo
Aldo Gaudiano
Nacque a Roccastrada (Grosseto) il 28 dic. 1879 da Pilade, medico condotto, e da Emma Pepi. Conseguì il diploma in farmacia presso l'università [...] l'esatta conoscenza di queste sostanze permise l'attribuzione della formula di alcaloidi quali la columbamina e la colchicina. Approfondì lo studio della chimica dell'ossidrochinone e dei tetraossibenzeni, tra l'altro proponendo un nuovo metodo, l ...
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colchicina
s. f. [der. di colchico2]. – Alcaloide isolato dai semi del colchico (Colchicum autumnale): è una polvere gialla, amorfa, inodora, raccomandata negli attacchi di gotta, e dotata anche di azione antimitotica; in biologia, ha interesse...
poliploidia
poliploidìa s. f. (o poliploidismo s. m.) [der. di poliploide]. – In genetica, la condizione di cellule, tessuti o organismi i cui nuclei contengono tre o più assetti cromosomici completi (3n = triploide; 4n = tetraploide, ecc.);...