Chimico (Parigi 1788 - ivi 1842), prof. all'École de pharmacie di Parigi. Uno dei fondatori della chimica degli alcaloidi. Utilizzando metodi di separazione non distruttivi, in partic. l'estrazione con [...] a J.-B. Caventou isolò e identificò molte "basi vegetali" (in seguito ribattezzate alcaloidi): stricnina, brucina, veratrina, chinina, colchicina, ecc.; insieme a J.-B. Dumas dimostrò che tali sostanze contengono azoto. Isolò e studiò, inoltre, molti ...
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Chimico (Berlino 1876 - Gottinga 1959); prof. a Innsbruck (dal 1906) e poi a Gottinga (1915-44). È noto per fondamentali studî nel campo della chimica organica e della biochimica. Le sue più importanti [...] in vitamina D mediante raggi ultravioletti, la preparazione della vitamina D2, gli studî sugli alcaloidi della digitale e sulla colchicina, ecc. Nel 1928 fu insignito del premio Nobel per la chimica per le sue ricerche sulla struttura degli steroidi ...
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BARGELLINI, Guido
Giovanni Battista Marini-Bettòlo
Aldo Gaudiano
Nacque a Roccastrada (Grosseto) il 28 dic. 1879 da Pilade, medico condotto, e da Emma Pepi. Conseguì il diploma in farmacia presso l'università [...] l'esatta conoscenza di queste sostanze permise l'attribuzione della formula di alcaloidi quali la columbamina e la colchicina. Approfondì lo studio della chimica dell'ossidrochinone e dei tetraossibenzeni, tra l'altro proponendo un nuovo metodo, l ...
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colchicina
s. f. [der. di colchico2]. – Alcaloide isolato dai semi del colchico (Colchicum autumnale): è una polvere gialla, amorfa, inodora, raccomandata negli attacchi di gotta, e dotata anche di azione antimitotica; in biologia, ha interesse...
poliploidia
poliploidìa s. f. (o poliploidismo s. m.) [der. di poliploide]. – In genetica, la condizione di cellule, tessuti o organismi i cui nuclei contengono tre o più assetti cromosomici completi (3n = triploide; 4n = tetraploide, ecc.);...