Condotto escretore della bile che fa seguito al dotto epatico; inizia al punto di confluenza con il cistico e sbocca nel duodeno. L’infiammazione del c. ( coledocite) è causata da calcoli o da agenti microbici [...] papilla di Vater o nella porzione intraduodenale del c., si pratica la coledocotomia transduodenale, consistente nell’incisione del duodeno e nella successiva sezione della papilla oppure della parete duodenale corrispondente al decorso del coledoco. ...
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Condizione di ristagno della bile nelle vie biliari intraepatiche o extraepatiche (coledoco) a causa di un ostacolo al suo deflusso. Nel primo caso l’ostacolo è dovuto all’effetto di farmaci, a infezioni [...] (epatite), alla cirrosi; nel secondo alla presenza di calcoli. La c. si manifesta soprattutto con l’ittero ...
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Flogosi cronica indurativa della testa del pancreas, frequentemente legata a flogosi degli organi contigui (stomaco, coledoco ecc.). Rappresenta un caso particolare di pancreatite cronica. ...
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Flogosi del connettivo e del peritoneo che circondano i dotti biliari extraepatici (cistico, epatico e coledoco). Può essere conseguente a una colangite, a una calcolosi delle vie biliari oppure a un processo [...] di periepatite ...
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Anatomia
Muscolo breve di forma anulare che, disposto intorno a un orifizio, ha la funzione, contraendosi, di restringerlo o chiuderlo: s. dell’ano, della vescica ecc.; s. del coledoco, o s. di Oddi, situato [...] allo sbocco del coledoco nella parete duodenale (ampolla di Vater); s. costrittore della pupilla, il complesso delle fibre muscolari lisce circolari dell’iride; s. delle palpebre, o muscolo orbicolare dell’occhio.
La sfinterotomia è l’incisione di ...
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Accesso doloroso a carattere parossistico insorgente in sede addominale e in altri distretti. È in rapporto alla contrazione spastica della parete muscolare di un organo cavo (intestino, uretere, cistifellea, [...] coledoco ecc.). Le cause sono rappresentate dai calcoli, da irritazioni nervose (per es., del plesso celiaco), da stati infiammatori (enteriti), discinesie ecc. Per ogni organo il dolore ha sede, irradiazioni e caratteristiche peculiari. In genere la ...
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Medico (Wittenberg 1684 - ivi 1751). Prof. di anatomia, poi di patologia e infine di terapia nell'univ. di Wittenberg. Descrisse il meccanismo di obliterazione del forame interatriale, lo sbocco del coledoco [...] nel duodeno (ampolla e papilla di V.) e fornì un primo cenno sui corpuscoli tattili, meglio descritti in seguito da F. Pacini (corpuscoli di V.-Pacini) ...
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Chirurgo svizzero (Basilea 1843 - ivi 1918), prof. a Basilea (dal 1900). Si occupò della patologia e della chirurgia della cistifellea. Ha fornito, tra l'altro, contributi semiologici alla diagnostica [...] degli itteri meccanici descrivendo con L.-F. Terrier, la sindrome da ostruzione del coledoco a livello della papilla di Vater. ...
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Organo cavo (detto anche vescichetta biliare o colecisti) di forma ovolare, del volume di circa 40 cm3, annesso alle vie biliari extraepatiche. Situata sulla faccia inferiore del fegato, ha parete muscolomembranosa. [...] digerente. Trova indicazione nella calcolosi biliare e nell’ostruzione delle vie biliari basse per tumori del pancreas, duodeno, coledoco ecc.
La colecistografia, indagine radiologica per lo studio delle vie biliari extraepatiche e in specie della c ...
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Liquido giallo più o meno scuro, vischio;so e filante, secreto dal fegato, indispensabile per la digestione e l’assorbimento intestinale dei grassi e per l’eliminazione dei prodotti di degradazione dell’emoglobina. [...] all’interno dell’intestino tenue solo quando questi sono necessari. Quando lo sfintere è chiuso, la b. risale il dotto coledoco e si accumula nella colecisti, dove un continuo processo di assorbimento di acqua e di secrezione di ioni H+ determina la ...
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coledoco
colèdoco s. m. [dal gr. χοληδόχος, comp. di χολή «bile» e tema di δέχομαι «ricevere»] (pl. -chi). – In anatomia, condotto escretore della bile che fa seguito al dotto epatico e sbocca nel duodeno.
coledocite
s. f. [der. di coledoco, col suff. medico -ite]. – Infiammazione del coledoco, causata da calcoli, o da agenti microbici o tossici (per lo più in conseguenza di colecistiti o di duodeniti).