(v. colesterina, X, p. 727; colesterolo, App. III, I, p. 403)
La rilevanza scientifica dei temi nutrizionali, metabolici, clinici e terapeutici che vertono sul c. trova eloquente riscontro, tra l'altro, [...] al 50% in peso) della loro componente apoproteica, alquanto composita: in prevalenza apo A (apo A-I, attivatrice della lecitina colesterolo aciltransferasi, che esterifica il c., legandolo ad acidi grassi, e apo A-II), in minor misura apo C (apo C-I ...
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Prodotto intermedio (acido 3,5-diidrossi-3-metilvalerianico) della biosintesi del colesterolo; si forma dal 3-idrossi-3-metilglutaril-CoA in una reazione catalizzata dalla 3-idrossi-3-metilglutaril-CoA [...] inibisce l’attività di questo enzima e, di conseguenza, la sintesi dell’acido m. nella via biosintetica del colesterolo. L’enzima mevalonicochinasi catalizza il trasferimento di un gruppo fosfato dell’ATP formando acido 5-fosfomevalonico.
L’acido m ...
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Uno degli acidi idrossicolanici, C24H40O4; si forma nel fegato dall’esterificazione del colesterolo; componente degli acidi biliari, fa aumentare la solubilità del colesterolo. ...
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Sigla di very low density lipoproteins, lipoproteine a densità molto bassa che veicolano fosfolipidi, colesterolo libero e soprattutto trigliceridi. ...
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Sostanza di natura steroidea, C23H39COOH; è il capostipite strutturale degli acidi biliari. Come tutti questi, si origina nel fegato dal catabolismo del colesterolo. Non coniugandosi con taurina e glicina, [...] non partecipa alla formazione degli acidi glicocolico e taurocolico ...
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LIPOIDI (XXI, p. 234)
Camillo ARTOM
Denominazione molto usata in passato per indicare varî gruppi di sostanze, chimicamente differenti fra loro e dai grassi propriamente detti, ma somiglianti a questi [...] è sintetizzato nell'organismo a partire da compost- organici molto semplici, come l'acido acetico, e che inoltre il colesterolo è realmente, come si era sospettato da tempo, la sostanza madre degli acidi biliari e degli ormoni sessuali. La ...
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Composto chimico di formula C26H34FNO5, appartenente alla famiglia delle statine (➔ statina), sostanze capaci di inibire l’azione dell’enzima HMG-CoA reduttasi, coinvolto nella biosintesi del colesterolo. ...
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Chimico (Boston 1917 - Cambridge, Massachusetts, 1979); prof. alla Harvard University (dal 1953). È noto per importanti ricerche nel campo della sintesi di sostanze organiche di interesse biologico, quali [...] colesterolo, cortisone, stricnina, vitamina B12, chinina, ecc.; di numerosi composti determinò inoltre la struttura (penicillina, aureomicina, ferrocene, ecc.). In collaborazione con il chimico teorico R. Hoffmann, studiò il ruolo giocato dalla ...
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Biochimico (Neisse, Alta Slesia, 1912 - Boston 2000), dal 1934 negli USA, di cui assunse la cittadinanza. Prof. all'univ. di Chicago (1950), poi alla Harvard Univ. (1954). Nel 1964 ha avuto, insieme a [...] F. Lynen, il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, per le scoperte riguardanti i meccanismi di regolazione del colesterolo e il metabolismo degli acidi grassi. È stato fra i primi biochimici ad aver utilizzato gli isotopi stabili per studiare ...
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statine Composti chimici di origine naturale o sintetica, individuati e sintetizzati a partire dalla metà degli anni 1970. Hanno assunto importanza farmacologica per la loro spiccata capacità di inibire, [...] idrossi-3-metilglutarilcoenzima A) in metavalonato. L’inibizione di tale enzima e la conseguente riduzione della sintesi di colesterolo da parte del fegato determinano un aumento dell’attività dei recettori cellulari per le proteine LDL, che consente ...
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colesterolo
colesteròlo s. m. [comp. di cole- e gr. στερεός «solido» (perché cristallizzabile), col suff. -olo1]. – In biochimica, sostanza steroide di natura alcolica (già detta colesterina), classificata tra i lipidi, molto diffusa nell’organismo...