DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] la designazione del democratico Zanardelli a ministro di Grazia e Giustizia. Il D. tornò allora a gravitare i suoi impegni dicollaboratore delle più diffuse testate italiane - tra le altre L'Opinione, Il Fanfulla, il Corriere di Napoli, il Corriere ...
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CAFFARO
Giovanna Petti Balbi
Nacque intorno al 1080-81 da Rustico signore di Caschifellone, una piccola località della Val Polcevera nella pieve di San Cipriano. Appartenne quindi ad un antica famiglia [...] le cariche di console del Comune da quelle di console dei Placiti - a quest'ultimo spettava l'amministrazione della giustizia nei vari autentico degli Annali.Tuttavia anche la presenza di un collaboratore nella stesura definitiva degli Annali non ...
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Damasco
Axel Havemann
Le generali condizioni di instabilità che caratterizzarono la Siria durante il sec. X fecero anche della città di Damasco ‒ dal 132 A.H./750 A.D. ridotta al rango di città di provincia [...] periodo di sovranità diretta del Regno selgiuchide il reggente di Damasco delegò le funzioni amministrative al suo collaboratore più giuridici. Le istituzioni relative all'amministrazione della giustizia civile e penale riacquistarono un profilo forte ...
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Einaudi, Luigi
Economista e politico (Carrù 1874-Roma 1961). Laureatosi in legge all’univ. di Torino (1895), aveva già iniziato a collaborare nel 1893 alla Critica sociale di Turati e nel 1894 al Giornale [...] base di concessioni settoriali e particolaristiche. Nel 1911 iniziò la collaborazione alla Voce e nel 1912 a L’Unità di Salvemini. e paradossi della giustizia tributaria (1938); Saggi sul risparmio e l’imposta (1941); Lezioni di politica sociale ( ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] noi"). Mentre dunque la teologia tradizionale considerava giustizia e peccato come attributi di sostanze, Dio e l'uomo, comunque esistenti (1521) di F. Melantone, umanista e grecista divenuto il suo più devoto amico e stretto collaboratore. Nei dieci ...
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Patriota (Prato 1808 - ivi 1880). Avvocato, di principî repubblicani, collaboratore dell'Alba nel 1847, tentò invano nel 1848 di instaurare un governo repubblicano a Modena. Ministro della Giustizia nel [...] gabinetto Guerrazzi, fu poi triunviro del governo provvisorio toscano e per l'opposizione di Guerrazzi non riuscì a far proclamare la repubblica. Emigrato con la Restaurazione e condannato in contumacia all'ergastolo, tornò in Toscana dopo la caduta ...
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ZANARDELLI, Giuseppe
Aldo Romano
Uomo politico, nato a Brescia il 29 ottobre 1826 da Giovanni e Margherita Caminada, morto a Maderno il 26 dicembre 1903. Fece i primi studî nel collegio di Santa Anastasia [...] al quale, sotto la presidenza di Agostino Depretis, collaborarono gli uomini più rappresentativi di quella che era stata l'opposizione legge elettorale che fu approvata), fu ministro di Grazia e Giustizia dal 29 maggio 1881 al 25 maggio 1883 ...
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ROSSI, Ernesto
Pubblicista e uomo politico, nato a Caserta il 25 agosto 1897. Combattente nella prima guerra mondiale, divenne subito attivo antifascista; dopo il delitto Matteotti pubblicò a Firenze [...] tra i capi dell'organizzazione segreta Giustizia e Libertà. Condannato dal tribunale speciale a venti anni di reclusione, ne scontò nove e 'ARAR. Collaboratore dell'Unità di G. Salvemini, della Riforma Sociale, del Corriere della Sera, di Il Ponte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] offendere i grandi» (cit. in C. Iannaco, con la collaborazionedi M. Capucci, Il Seicento, 19662, p. 704): alternativa essa, quella del diritto a una giustizia giusta che presupponeva tutto un altro ordine di idee circa la struttura politica e sociale ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] 22); fu luogo di formazione di validi collaboratori del pontefice, tra i quali Massimiano, vescovo di Siracusa, e Agostino 53-66, 125-47.
G. Arnaldi, Gregorio Magno e la giustizia, in La giustizia nell'alto medioevo, Spoleto 1995, pp. 57-102.
M. ...
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collaboratore
collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di un’attività, di un’iniziativa, e sim.: c....
collaborare
v. intr. [dal lat. tardo collabōrare, comp. di con- e labōrare «lavorare»] (io collàboro, ecc., raro alla lat. collabóro; aus. avere). – 1. Partecipare attivamente insieme con altri a un lavoro per lo più intellettuale, o alla...