Cerimonia con la quale si consacra al culto un edificio sacro o si intitola a qualcuno un edificio pubblico. La d. di un tempio era fatta in Roma antica dai magistrati appositamente eletti (duoviri aedi [...] dedicandae), assistiti dal collegiodeipontefici: il pontefice massimo e il magistrato dedicante pronunciavano la formula di d., che è nota da testi epigrafici; seguivano feste, ripetute nell’anniversario della dedicazione.
Il rito cattolico della d ...
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PRETORE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Magistrato romano fra i maggiori. Il senso originario della parola praetor (da prae e ire: colui che va innanzi) è quello di comandante di un esercito; e fu infatti questo [...] davanti al tribunale (azioni, o azioni della legge), nonché le eventuali dichiarazioni del magistrato stesso, erano preparate dal collegiodeipontefici, e il pretore non faceva che vigilare sull'esattezza della ripetizione. Ma nel 304 a. C. (ad ...
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PLEBE
Plinio Fraccaro
. Il popolo romano, quando compare alla luce della storia, risulta di due classi di cittadini, i patrizî e i plebei. Erano patrizî i cittadini ingenui che appartenevano a un certo [...] Livio, crebbe da 4 a 8 e 9 rispettivamente i membri del collegiodeipontefici e degli auguri, e stabilì che 4 pontefici e 5 auguri fossero plebei. Nel 254 si ebbe il primo pontefice massimo plebeo e nel 209 il primo curio maximus plebeo. Accanto ...
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PONTEFICE
Nicola Turchi
. I pontefici, riuniti in collegio ufficiale sotto l'autorità del pontefice massimo, erano in Roma un'accolta di esperti del diritto sacro (fas), i quali avevano il compito di [...] antichissima, ereditate dal periodo monarchico, dette anche ius Papirianum perché messe insieme dal pontefice Papirio.
L'erario deipontefici. Il collegiodeipontefici aveva un proprio erario (aerarium o arca pontificum), il cui fondo era stato ...
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VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al culto di Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] - Servio, ad Aen., X, 228).
Nella religione ufficiale del periodo repubblicano, le vestali fanno parte, insieme coi flamini e col re dei sacrifici, del collegiodeipontefici. La condizione giuridica in cui vengono a trovarsi le vestali di fronte al ...
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FLAMINE (lat. flamen, -ĭnis)
Gioacchino Mancini
Flàmine era detto in Roma il sacerdote addetto in modo particolare a una divinità, dalla quale prendeva il nome. Mentre Plutarco ne attribuisce la prima [...] massimo, ed in caso di demerito invitati a dimettersi ed exaugurati. Erano aggregati al collegiodeipontefici, con i quali sedevano per certe cause.
Oltre ai flamini fin qui ricordati, si trova talora attribuito questo nome ai sacrificatori ...
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PAGANALI (Paganalia)
Gioacchino Mancini
Erano presso i Romani le solenni feste del pagus o villaggio, istituite, si credeva, al tempo di Servio Tullio, in occasione del nuovo ordinamento dei pagi di [...] . burranica). Le Paganali si celebravano per lo più in gennaio in una data di volta in volta fissata dal Collegiodeipontefici; ma divennero in seguito feste a carattere campestre per invocare il favore divino sulle sementi affidate alla terra (Varr ...
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PIACOLO
Gioacchino Mancini
. Nel rituale romano tanto l'errore commesso, cioè l'atto da espiare, quanto l'espiazione, ossia l'atto con il quale si espiava, si diceva piacŭlum. La più lieve infrazione [...] in questo caso il colpevole diveniva impius. La competenza del giudizio della procedura dei piacula riferentesi alla religione nazionale era del collegiodeipontefici, quella concernente i culti non latini spettava ai XV viri sacris faciundis.
Bibl ...
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INDIGITAMENTA
Giulio Giannelli
. Nome dato dai Romani antichi alle formule sacre con le quali s'invocavano le divinità, perché fossero propizie ai singoli atti della vita, cosi privata come pubblica, [...] la necessità di conoscere a fondo l'arte degl'indigitamenta: essi stavano sotto la sorveglianza del collegiodeipontefici, il cui capo (il pontefice massimo) dettava, per gli atti religiosi compiuti per conto dello stato, le formule al magistrato o ...
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PROMAGISTRO
Gioacchino Mancini
. In Roma, nell'età repubblicana, si ebbero non dei promagistri veri e proprî, ma delle promagistrature. Quando il numero dei magistrati rivestiti di imperium divenne [...] Roma. Nell'Impero si ebbero promagistri, supplenti dei magistri effettivi dei varî collegi sacerdotali, funerarî e corporativi. Conosciamo dalle iscrizioni promagistri del collegiodeipontefici, degli Arvali, dei XV viri sacris faciundis. Per lo più ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....