Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] Cuneo), da una famiglia di modeste condizioni. Nel 1559 era nel Collegiodei gesuiti di Palermo e nel 1560 in quello di Roma, dove (cioè confidente e consigliere nei conclavi per l'elezione deipontefici).
La Francia e Roma erano a quel tempo due ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Domenico Cassini
Antonella Del Prete
Giovanni Domenico Cassini fu autore di contributi molto significativi in astronomia planetaria e nello studio del Sole e delle comete. Fu attivo anche in [...] Crovesi. Fu inviato prima a studiare a Vallebona, poi nel collegiodei gesuiti di Genova, dove rimase dal 1638 al 1646. Completato il un osservatorio astronomico nel suo palazzo romano. I pontefici con cui ebbe contatti apprezzarono le sue capacità ...
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CONTARINI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1477, secondogenito dei cavaliere Zaccaria e di Alba Donà di Antonio.
Questo ramo - uno dei più ricchi e potenti dei numerosi in cui si articolava [...] soltanto il 9 ott. 1528, allorché fu nominato cassiere del Collegio, e un anno dopo, provveditore sopra i Danari, una nel '55, in occasione di ambascerie straordinarie per l'elezione deipontefici Giulio III, Marcello II e Paolo IV, e dal maggio ...
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BOSONE
Zelina Zafarana
Su B., cardinale vissuto attorno alla metà del sec. XII, la tradizione erudita del Cinque-Seicento ha tramandato una serie di notizie che, partendo evidentemente dal dato di fatto [...] da qui il raccogliere il racconto intorno alla figura deipontefici di volta in volta in carica, da qui e di uomo impegnato nella politica della Curia quale membro di quel collegio cardinalizio che egli definiva "pars corporis papae" (ibid., p. 417 ...
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ODESCALCHI, Livio
Sandra Costa
ODESCALCHI, Livio. – Nacque a Como il 10 marzo 1658, unico figlio maschio di Carlo e della marchesa Beatrice Cusani.
Nel 1670, alla morte del padre, fu assegnato alla [...] ebbe inizio alla morte di Innocenzo XI (1689). Il collegiodei cardinali lo nominò generale di S. Chiesa (23 agosto , Nepotisti e antinepotisti: i conservatori di Curia e i pontefici Odescalchi e Pignatelli, in Riforme, religione e politica durante il ...
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ALESSANDRINI, Federico
Francesco Malgeri
Nacque a Recanati il 5 ag. 1905 da Raffaele, pittore e restauratore, allievo di Luigi Fontana, e da Maria Patrignani. A Recanati compì i primi studi, fino al [...] frequentò gli studi classici presso il liceo "Visconti" al Collegio Romano. Conseguita la maturità nel 1924, si iscrisse alla magistero della Chiesa, con frequenti richiami alle encicliche deipontefici, da Leone XIII in poi, e alle indicazioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’espressione “cattività avignonese” si definisce il periodo della storia della [...] che determinerà a lungo una maggioranza di Francesi nel Sacro Collegio, e quindi il consolidarsi di un partito incline a prolungare e accentratore, deve naturalmente preludere a un ritorno deipontefici a Roma in una situazione di maggiore sicurezza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento è un secolo di transizione, nel corso del quale la profonda compenetrazione [...] segnata dall’abbandono della sede romana e dalla sostanziale soggezione deipontefici alla monarchia francese, e lo scisma che ne è . Solo un papa italiano, e un collegio cardinalizio prevalentemente italiano, sembra possano mantenersi alieni ...
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MILLIET, Philibert Francois
Paolo Cozzo
MILLIET, Philibert François (Filiberto Francesco). – Nacque a Chambéry il 5 apr. 1561 da Louis, barone di Faverges e di Challes, e da Françoise Bay e fu battezzato [...] disegno, volto a implementare la presenza sabauda nel Sacro Collegio, non giunse a compimento.
A Torino l’attività I agli inviati sabaudi in Roma con lettere e brevi al duca deipontefici suoi contemporanei, in Carlo Emanuele I, I, Torino 1930, pp. ...
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SIOTTO PINTOR, Giovanni
Aldo Accardo
– Nacque a Cagliari il 29 novembre 1805 da famiglia di origine spagnola. Il padre era Giovanni Maria Siotto e la madre Luisa Pintor. La famiglia aveva ricevuto da [...] sia Tuveri vennero eletti. Siotto Pintor riuscì vincitore in cinque collegi e per sorteggio venne chiamato a rappresentare quello di Nuoro. Roma (Firenze 1862) e Intorno al potere temporale deiPontefici (Milano 1864).
Fino alla morte si impegnò in ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....