Educatore italiano (Roma 1849 - ivi 1911); gesuita, dopo la chiusura del CollegioRomano, passato allo stato italiano, volle creare una nuova scuola per l'educazione dei giovani; e l'aprì (1879) nel palazzo [...] nei pressi un altro (1883-87), che ha ospitato il Collegio Massimo (con scuola media, ginnasio e liceo) fino al Il palazzo, acquistato nel 1983 dallo stato, è divenuto, dopo una radicale ristrutturazione, la sede del Museo nazionale romano. ...
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Musicista (Roma 1584 circa - Loreto 1629). Studiò con G. B. Nanino. Nel 1609 maestro di cappella al CollegioRomano-Germanico, dal 1609 al 1622 a Loreto, dal 1623 al 1625 a S. Giovanni in Laterano, dal [...] 1626 alla morte nuovamente a Loreto. Compose molta musica sacra (messe, mottetti, salmi, litanie, antifone, Scherzi sacri, ecc.), madrigali e alcune pagine strumentali. È uno dei più vigorosi e chiari ...
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Letterato e storico (Roma 1572 - ivi 1649). Gesuita dal 1591, insegnò eloquenza nel CollegioRomano. I suoi scritti più importanti sono un'opera retorica (tit. definitivo Prolusiones academicae, 1617), [...] che ebbe importanza nello sviluppo del gusto concettistico, e una narrazione, molto fortunata, delle rivolte e guerre di Fiandra dal 1555 al 1590 (De bello belgico decades duae, 1632 e 1647) ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] riforma del calendario. Nei due secoli seguenti l’attività astronomica si svolse fuori delle mura vaticane, presso il CollegioRomano, fondato anch’esso da Gregorio XIII, dove lavorarono C. Clavio, C. Scheiner ecc., tutti gesuiti. Nel 1773, soppressa ...
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Congregazioni pontificie
Le c. sono commissioni di prelati, con funzioni amministrative, legislative e giudiziarie, attraverso cui la Santa Sede tratta gli affari della Chiesa. Le prime c. nacquero nel [...] ecc.). La prima fu fondata a Roma nel 1463 dal gesuita belga J. Leunis tra gli studenti del Collegioromano. Aperte ai fedeli di ogni condizione, non esclusi gli ecclesiastici, si diffusero rapidamente nel mondo. Furono ripetutamente approvate ...
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Nacque nel 1543 o 1544; entrò nella Compagnia di Gesù a 15 anni, nel 1559, e fu dapprima nel collegio di Palermo, a fianco dello zio, padre Giovenale; poi, dall'ottobre 1560, nel collegioromano, donde [...] passò successivamente ad Amelia e a Macerata, per tornare, nel settembre 1563, a Roma. Nell'estate del 1565, venne inviato in Francia, prima a Billom, poi a Parigi, ad insegnar retorica; tornato in Italia ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , quello inglese, quello greco, quello maronita, quello armeno, tutti ancor oggi esistenti: egli è il costruttore del Collegioromano, il fondatore dell'Università Gregoriana.
Per combattere l'eresia è data nuova forza all'Inquisizione, creandosi in ...
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URBANO VIII papa
Rosario RUSSO
Quinto figlio di Antonio Barberini (v. barberini, Famiglia) e di Camilla Barbadori, Maffeo Barberini nacque in Firenze, dove fu battezzato, il 5 aprile 1568. Compiuti [...] , fu affidato allo zio Francesco Barberini, ricco prelato della Curia, e a Roma si fece una cultura umanistica nel CollegioRomano; poi, studiò diritto a Pisa. Tornato a Roma, ebbe alte cariche ecclesiastiche; nel 1604 ebbe la nunziatura di Parigi ...
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PIO IX papa
Alberto Maria Ghisalberti
Nato a Senigallia il 13 maggio 1792, morto a Roma il 7 febbraio 1878. Uscito da famiglia marchigiana di modesta agiatezza e di modesta nobiltà, Giovanni Maria Mastai [...] . Allora, assecondando le proprie preferenze e le aspirazioni materne, terminò gli studî teologici, privatamente iniziati, nel Collegioromano, dove aveva fatto anche quelli di fisolofia, e il 10 aprile 1819 fu ordinato sacerdote. Profondamente buono ...
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Archeologo ed epigrafista, nato a Roma il 23 febbraio 1822, morto a Castel Gandolfo il 21 settembre 1894. Grande studioso di antichità, principe negli studî d'archeologia cristiana, che per lui raggiunsero [...] guidato da sani criterî, e con lui si iniziò a queste ricerche il giovanetto De R., suo discepolo nel collegioromano, già saldamente nutrito di studî letterarî e storici. La vastità dell'impresa non sgomentò l'entusiasta giovane: egli iniziò ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
CD-ROM
〈čiddì-ròm; all’ingl. sidì-ròm〉 (o CD-Rom, cd-rom) s. m. – Sigla dell’ingl. Compact Disc Read Only Memory «compact disc con memoria a sola lettura», che indica un compact disc di 12 cm di diametro contenente una grande quantità di dati...