AGOSTINI (Agostino), Giuseppe
Pietro Pirri
Nato a Palermo il 15 marzo 1575, fu ricevuto nella Compagnia di Gesù in Pavia il 14 apr. 1590. Dal 1599al 1602 studiò teologia al Collegioromano. Insegnò [...] la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles-Paris 1890, coll. 69-73 e App., col. 11; VIII, ibid. 1898, col. 1573; R. G. Villoslada, Storia del CollegioRomano dal suo inizio (1551) alla soppressione della Compagnia di Gesù (1773), Romae 1954, pp. 327, 332. ...
Leggi Tutto
ACCORAMBONI, Ottavio
**
Nacque a Roma da Claudio, nei primi mesi del 1549,e non nel 1539, come vogliono quasi tutti i suoi biografi (dall'epigrafe che l'A. stesso fece apporre sulla sua tomba nella [...] chiesa di S. Gregorio al Celio, risulta infatti che nel 1600 aveva cinquantun anni). Studiò presso i gesuiti del CollegioRomano, e poi all'università di Padova. Benvoluto dal cardinale di Montalto (il futuro Sisto V), lo accompagnò a Fermo nel 1574. ...
Leggi Tutto
AGNELLI, Giuseppe
Pietro Pirri
Nacque a Napoli il 1 apr. 1621. Entrò nella Compagnia di Gesù a Roma nel 1637, e fu promosso alla professione di quattro voti. Insegnò un quinquennio teologia morale, [...] , Vitae 99 ff. 1-75, si conserva ms. un suo Ritratto celeste del p. Giovan Paolo Oliva, discorso detto al CollegioRomano nel 1682.
Morì a Roma l'8 ottobre (secondo altri settembre) 1706.
Bibl.: N. Southwell, Bibliotheca Scriptorum Soc. Iesu, Romae ...
Leggi Tutto
ALAGONA, Pietro
Pietro Pirri
Nato a Siracusa nel 1549, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1564. Dopo aver a lungo insegnato nei collegi siciliani del suo Ordine, nel 1590 fu professore di teologia morale [...] al CollegioRomano, nel 1596 rettore del collegio dei penitenzieri della basilica Vaticana. Il 5 febbr. 1599 partì da Roma con una missione straordinaria "ad divinum obsequium", di cui ignoriamo lo scopo. Il suo nome è legato a manuali scolastici, ...
Leggi Tutto
AGUILERA (Aquilera e Aghillera), Emmanuele
Pietro Pirri
Nato a Licata il 23 dic. 1677, studiò al CollegioRomano. Sacerdote (1707) e professo dei quattro voti (1711) nella Compagnia di Gesù, insegno [...] a Fermo. Nel 1717 fu richiamato in Sicilia per scrivere la storia di quella provincia gesuitica. Dal 1735 fu rettore del Collegio Massimo di Palermo, sino alla morte, avvenuta il 28 ag. 1740. Durante il periodo del suo magistero aveva polemizzato con ...
Leggi Tutto
ALAMANNI (Alemanni), Cosimo
Clementina Rotondi
Nacque a Milano il 30 ag. 1559 da Benedetto e da Angela Orsini. Entrato nella Compagnia di Gesù l'11 sett. 1575, studiò teologia nel Collegioromano ed [...] ebbe come maestri F. Suarez e G. Vasquez. Assegnato al Collegio di Brera vi insegnò, per molti anni, retorica, greco, filosofia, teologia e casistica; in seguito ne divenne rettore. Nel 1595 fece la professione dei quattro voti. Obbligato a ...
Leggi Tutto
GIOVANNELLI, Ruggero (Ruggiero)
Salvatore de Salvo
Nacque a Velletri intorno al 1560 da Francesco e da Francesca Demane. Forse allievo di G. Pierluigi da Palestrina, quasi nulla si conosce circa la sua [...] "Disciplina musicae" e "mastri di capella" dopo il Concilio di Trento nei maggiori istituti ecclesiastici di Roma: Seminario romano, Collegio germanico, Collegio inglese (sec. XVI-XVII), in Note d'archivio, XIX (1942), p. 108; XX (1943), pp. 12 s.; H ...
Leggi Tutto
Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] : bandì il nepotismo, riformò la sua corte e il clero romano, migliorò il collegio cardinalizio, esigendo da tutti grande severità di costumi. Alla riforma del clero romano attese con energia, istituendo una commissione e prescrivendo con l'editto ...
Leggi Tutto
La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] sul celibato ecclesiastico e la drammatica lotta per le investiture e la libertà dell’elezione dello stesso romano pontefice, affidata infine al collegio dei cardinali, dall’altro il pullulare di sette ereticali, più o meno intinte di dualismo, e ...
Leggi Tutto
vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] , dei loro collaboratori immediati e dei loro successori si costituirono collegi locali di presbiteri e v., e il principio del 2° autorità ecclesiastica» (Christus dominus, nr. 20), cioè del romano pontefice (cod. iur. can., can. 377). Fermo restando ...
Leggi Tutto
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...
CD-ROM
〈čiddì-ròm; all’ingl. sidì-ròm〉 (o CD-Rom, cd-rom) s. m. – Sigla dell’ingl. Compact Disc Read Only Memory «compact disc con memoria a sola lettura», che indica un compact disc di 12 cm di diametro contenente una grande quantità di dati...