socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] alle radici le strutture e i valori della ‘società aperta’, perché esalta la tendenza alla burocratizzazione e al collettivismo che sono i prodromi del totalitarismo, vizio congenito e inestirpabile di qualsiasi ‘illusione’ socialista.
D’altra parte ...
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ŠIK, Ota
Domenico Caccamo
Economista, nato a Plzeň l'11 settembre 1919, dal 1962 membro del Comitato centrale del Partito comunista cecoslovacco e direttore dell'istituto di economia di Praga, ministro [...] sottoposto a revisione gli stessi presupposti marxisti dell'economia socialista, indicando una "terza via" fra capitalismo e collettivismo (Der dritte Weg, Amburgo 1972; trad. it., nilano 1974; Das kommunistische Machtsystem, Amburgo 1976; trad. it ...
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MINUTI, Luigi
Fulvio Conti
– Figlio di Giovanni, nacque a Firenze il 18 ag. 1851. Di modesta condizione economica, fu proprietario di una bottega a Firenze, in Borgo Ognissanti, dove esercitò il mestiere [...] mazziniano, il M. ripudiò l’idea della lotta di classe e avversò il socialismo marxista e il collettivismo, ritenendo che l’emancipazione dei lavoratori dallo sfruttamento del sistema capitalistico potesse avvenire unicamente attraverso la loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La prima parte del Novecento è l’epoca del grande collasso del modello di governo “costituzionale” [...] dall’altra, sono alla base delle reazioni alla paralisi degli ordinamenti liberal-democratici, ma anche alla prospettiva del collettivismo sovietico, che si sviluppano in Europa continentale tra anni Venti e Trenta. In molti Paesi – a partire dall ...
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Economista, sociologo e storico della cultura tedesco (Erfurt 1868 - Heidelberg 1958), prof. a Praga (1904) e a Heidelberg (1907). Autore della teoria della localizzazione delle industrie, studiò il problema [...] della visione tragica che diviene un elemento caratterizzante dell'uomo occidentale; Abschied von der bisherigen Geschichte (1946) immagina un'Europa senza stati sovrani, in un contesto di valori equidistanti dall'individualismo e dal collettivismo. ...
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Tanto i filosofi quanto gli storici dell’antichità vedono nella g. un elemento ineliminabile della vita umana, se non addirittura un fattore la cui assenza sarebbe più dannosa che vantaggiosa. In Eraclito [...] nelle teorie politiche di Rousseau un pericolo per l’individualismo (la vera conquista dei tempi moderni contro il collettivismo delle società antiche) e nel progresso della società civile e del commercio internazionale il vero fattore di superamento ...
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Scrittore greco, nato, secondo la tradizione più attendibile, a Messene: incerto però è se si tratti della Messene di Sicilia o di quella del Peloponneso. Se è vera, e non partecipe del carattere romanzesco [...] da ogni forma estrema che avesse potuto (anche qui) farlo sembrare meno accettabile, e in cui quindi il collettivismo era assai attenuato (provento doppio per gli appartenenti alla classe dei sacerdoti, premî ai migliori artigiani, possesso privato ...
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ANGIOLINI, Alfredo
Alberto Caracciolo
Nato a Firenze il 12 marzo 1874, aderì da giovane alle correnti politiche e di cultura del socialismo.e del positivismo. Esercitò l'avvocatura e verso la fine del [...] : resoconto, appunti, ricordi, impressioni, Firenze 1900; Dei delitti colposi: studio sociologico-giuridico, Torino 1901; Il collettivismo spiegato, Roma 1904; traduzione di E. Zola, L'assommoir, Firenze 1906; La citazione civilmente responsabile ...
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CALVI, Giusto
Guido Ratti
Nacque a Mugarone, presso Valenza (Alessandria) il 10 maggio 1865 da Luigi e Carlotta Garrone. Di famiglia di agricoltori benestanti, compì il ciclo di studi elementari e medi [...] del socialismo entrando spesso in violenta ed aspra polemica coi leaders statunitensi dell'anarchia e del collettivismo. Base del suo apostolato giornalistico, di evidente ispirazione riformistica, rimarrà tuttavia il problema dell'emigrazione ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] e propagati dalla Chiesa, di un nuovo ordine sociale che metta fine alle ingiustizie del liberalismo senza cadere nel collettivismo marxista, che si sforzi di proteggere i deboli contro l'oppressione del laissez faire senza tuttavia imbrigliare gli ...
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collettivismo
s. m. [dal fr. collectivisme, der. di collectif «collettivo»]. – Denominazione generica di ogni dottrina politica, e di un corrispondente sistema giuridico-economico, che postula la proprietà comune, affidata appunto alla collettività,...
collettivista
s. m. e f. e agg. [dal fr. collectiviste] (pl. m. -i). – Chi, o che, s’ispira al collettivismo o ne sostiene la dottrina; che riguarda il collettivismo o ne segue i principî (con questa seconda accezione, più com. collettivistico).