Socialista belga (Ostenda 1842 - Cannes 1890). Fu tra i fondatori dell'Internazionale (1864) e, convertitosi al marxismo, contribuì nei congressi di Bruxelles (1868) e Basilea (1869) alla vittoria del [...] collettivismo contro i sostenitori del mutualismo di Proudhon, di cui prima era stato seguace. Combatté anche le teorie di Bakunin e sostenne la socializzazione dei servizî pubblici (congresso del 1874). Alle sue idee va ricollegato il possibilismo ...
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Economista e uomo politico tedesco (Greifswald 1805 - Jagetzow, Pomerania, 1875). Benché dal punto di vista teorico possa considerarsi con K. Marx e K. G. Winckelblech uno dei principali rappresentanti [...] del collettivismo integrale, venne a trovarsi a capo di quel movimento che mirava alla soluzione delle questioni sociali per vie legali, al di fuori di ogni azione politica, e fu insieme con F. Lassalle ispiratore del socialismo di stato.
Vita e ...
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Poeta ceco (Prostějov 1900 - ivi 1924). La brevità della sua vita non permise un pieno sviluppo delle potenzialità della sua poesia, caratterizzata dal contrasto fra la prosaicità apparente della costruzione [...] ("L'ora difficile", 1922), popolati da meste figure di emarginati e all'insegna dell'utopia di un ingenuo collettivismo, influenzarono la generazione dell'avanguardia e soprattutto la cosiddetta poesia proletaria ceca degli anni Venti, di cui lo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Enrico Barone
Fiorenzo Mornati
Enrico Barone, uomo dalle multiformi attività, divenne economista di rango dopo avere incontrato Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto che gli aprirono la strada alla collaborazione [...] economiche, a cura di A. Piperno, 1° vol., Scritti vari, Bologna 1936, pp. 147-228).
Il ministro della produzione nello stato collettivista, «Giornale degli economisti», s. II, 1908, pp. 267-93, 391-414 (rist. in Id., Le opere economiche, a cura di A ...
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Pensatore e uomo politico russo (Mosca 1812 - Parigi 1870). Figlio illegittimo di un aristocratico, fu in gioventù animatore di circoli radicali, motivo per cui scontò varî anni di confino. Studioso di [...] . Dopo il 1848 intuì che in Russia avrebbe potuto svilupparsi un movimento rivoluzionario ancorato alle tradizioni del collettivismo agrario; per facilitarlo fondò a Londra le testate Kolokol e Poljarnja zvezda ("Stella polare", 1854), che ebbero ...
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GIRARDINI, Giuseppe
Fabio Zavalloni
Nacque a Udine il 14 apr. 1856 da Felice, perito agrimensore, e da Luigia Perissini. Compiuti gli studi inferiori a Udine, il G. si laureò in giurisprudenza a Roma [...] privi di un partito organizzato. Il radicalismo del G., lontano sia dall'individualismo economico liberale, sia dal collettivismo socialista, indicava il progresso come fine e la legalità come mezzo; riteneva il processo di avanzamento delle classi ...
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DE ANDREIS, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano nel 1857 da Giuseppe e da Teodolinda Gadda. Di famiglia modesta - fece, da ragazzo, il venditore ambulante di giornali - il D. poté proseguire gli [...] l'intervento nella lotta elettorale. Il D. si riconosceva nella tendenza detta dei repubblicani puri in conflitto con quella dei collettivisti di F. Albani, mentre in posizione mediana c'era la tendenza conciliativa di A. Fratti.
Dopo la crisi del ...
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Economista, sociologo e storico della cultura tedesco (Erfurt 1868 - Heidelberg 1958), prof. a Praga (1904) e a Heidelberg (1907). Autore della teoria della localizzazione delle industrie, studiò il problema [...] della visione tragica che diviene un elemento caratterizzante dell'uomo occidentale; Abschied von der bisherigen Geschichte (1946) immagina un'Europa senza stati sovrani, in un contesto di valori equidistanti dall'individualismo e dal collettivismo. ...
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ANGIOLINI, Alfredo
Alberto Caracciolo
Nato a Firenze il 12 marzo 1874, aderì da giovane alle correnti politiche e di cultura del socialismo.e del positivismo. Esercitò l'avvocatura e verso la fine del [...] : resoconto, appunti, ricordi, impressioni, Firenze 1900; Dei delitti colposi: studio sociologico-giuridico, Torino 1901; Il collettivismo spiegato, Roma 1904; traduzione di E. Zola, L'assommoir, Firenze 1906; La citazione civilmente responsabile ...
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CALVI, Giusto
Guido Ratti
Nacque a Mugarone, presso Valenza (Alessandria) il 10 maggio 1865 da Luigi e Carlotta Garrone. Di famiglia di agricoltori benestanti, compì il ciclo di studi elementari e medi [...] del socialismo entrando spesso in violenta ed aspra polemica coi leaders statunitensi dell'anarchia e del collettivismo. Base del suo apostolato giornalistico, di evidente ispirazione riformistica, rimarrà tuttavia il problema dell'emigrazione ...
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collettivismo
s. m. [dal fr. collectivisme, der. di collectif «collettivo»]. – Denominazione generica di ogni dottrina politica, e di un corrispondente sistema giuridico-economico, che postula la proprietà comune, affidata appunto alla collettività,...
collettivista
s. m. e f. e agg. [dal fr. collectiviste] (pl. m. -i). – Chi, o che, s’ispira al collettivismo o ne sostiene la dottrina; che riguarda il collettivismo o ne segue i principî (con questa seconda accezione, più com. collettivistico).