Scrittore russo (Pavlovka, Saratov, 1896 - Mosca 1960). Di origine contadina, esordì con drammi e racconti, descrivendo poi la collettivizzazione delle campagne nel romanzo Bruski ("Pietre per affilare", [...] 4 voll., 1928-37), che suscitò ampie discussioni. Analoghi intenti ideologici ebbero le opere successive (come la trilogia Volga-matuška reka "Madre Volga", 1953-60), per lo più imperniate sulla guerra ...
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Poeta russo (Zagor´e, Smolensk, 1910 - Mosca 1971). Nelle sue prime opere ritrasse con ricchezza d'immagini e di umori popolari la vita rurale negli anni della collettivizzazione (Put´k socializmu "La [...] via del socialismo", 1931; Strana Muravija "Il paese di M.", 1936; Sel´skaja chronika "Cronaca rurale", 1939). Con il poema Vasilij Terkin (1945), in cui si riflette l'esperienza della guerra, vissuta ...
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Scrittore russo (Timonicha, oblast´ di Vologda, 1932 - Vologda 2012). È autore di racconti, romanzi brevi, opere teatrali, tra cui si ricordano: Za tremja volokami. Povest´ i rasskazy ("Oltre tre istmi. [...] Novelle e racconti", 1968), Den´ za dnem ("Giorno dopo giorno", 1972), Cholmy ("Colline", 1973), Kanuny ("Le vigilie", 1976: quadro delle campagne alla vigilia della collettivizzazione). ...
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Scrittore ucraino (Sylivka, Poltava, 1920 - Leopoli 1961), fratello di Hryhir. Esordì come poeta, ma fornì le sue prove migliori nella narrativa, con i racconti di Zorani meži ("Confini arati", 1951), [...] ("Una nuvoletta non copre il sole", 1956) e soprattutto con Vyr ("Il vortice", 1960-62), ampio affresco della collettivizzazione agraria e della seconda guerra mondiale. I suoi versi furono raccolti nel volume postumo Žuravlyni ključi ("Stormi di gru ...
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Uomo politico ungherese (Kaposvár 1896 - Budapest 1958). Proveniente da una famiglia contadina, N. aderì al bolscevismo durante la prigionia in Russia, nel corso della prima guerra mondiale. Tornato in [...] degli Interni (1945-46) e diede inizio alla riforma della proprietà agraria; nel 1949 si oppose alla politica di collettivizzazione dell'agricoltura perseguita dalla direzione del partito, guidato da M. Rákosi. Primo ministro dal 1953, N. adottò una ...
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Poeta ucraino (n. Bendery 1903 - m. 1937). Tra i principali esponenti del futurismo ucraino, dopo la gioiosità delle prime raccolte (Psicotesy "Psicotesi", 1922; Baraban "Il tamburo", 1923) si volse a [...] "Racconti mongoli", 1930). Il poema Zima 1930 roku ("L'inverno dell'anno 1930", 1934), amara satira della resistenza opposta dai contadini alla collettivizzazione, fu forse tra le cause del suo arresto (1934) e della successiva condanna a morte. ...
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Scrittore russo (Kružilin, Rostov sul Don, 1905 - ivi 1984). Dopo alcuni racconti (Donskie rasskazy, 1926, trad. it. I racconti del Don, 1957; Lazorevaja step´ "La steppa azzurra", 1926), pubblicò la vasta [...] sia almeno in parte da attribuire allo scrittore cosacco ucraino F. Krjukov). Alla vita cosacca, e in particolare alla collettivizzazione delle terre, è dedicato anche il romanzo Podnjataja celina (2 parti, 1932-59; trad. it. Terre dissodate, 1959 ...
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Savčenko, Igor Andreevič
Vivia Benini
Regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Vinnici l'11 ottobre 1906 e morto a Mosca il 14 dicembre 1950. Fu autore noto in epoca staliniana per le opere [...] un kulak, ossia di un ricco contadino. La commedia trattava lo spinoso tema dei conflitti posti dalla collettivizzazione forzata, risolvendoli in chiave sentimentale con poetiche descrizioni della natura, dialoghi in versi, buoni sentimenti e brani ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] con cui racconta una storia d'amore, versione magiara moderna di Romeo e Giulietta, ambientata nei primi anni della collettivizzazione forzata delle campagne. Il film, che affronta il tema dell'atteggiamento dei giovani nei confronti della tradizione ...
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Dovženko, Aleksandr Petrovič
Ornella Calvarese
Regista e sceneggiatore cinematografico, scrittore ucraino, nato a Sosnica (nell'oblast′ di Černigov) il 30 agosto 1894 e morto a Mosca il 26 novembre [...] del cinema tarkovskiano; i temi dell'Amore, della Morte e della Natura feconda vengono intrecciati con quello contemporaneo della collettivizzazione, già al centro di Staroe i novoe (1929; Il vecchio e il nuovo) di Ejzenštejn. In Zemlja D. diede ...
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collettivizzare
collettiviżżare v. tr. [dal fr. collectiviser]. – Ridurre a proprietà collettiva: c. la terra, le terre. ◆ Part. pass. collettiviżżato, anche come agg.: impresa collettivizzata.