Dal localismo alle piattaforme produttive
Aldo Bonomi
Il territorio nell’epoca dei flussi
Martin Heidegger in Sein und Zeit (1927) si domanda se l’essere «prima abita e poi pensa il territorio o se [...] di uscire da una logica autoreferenziale di sviluppo meramente metropolitano – dalla città al mondo – che prescinda dai produzioni, del modello sociale, delle politiche, ma anche delle condotte individuali e collettive. Le attività umane non possono ...
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Ecosistema tra città e regione
Gabriella Corona
Metabolismo urbano
Dopo la Seconda guerra mondiale si è affermata una realtà urbana che ha conosciuto una straordinaria espansione e ha portato all’avvento [...] un più equo accesso ai beni collettivi. I problemi e i disagi derivavano si ricordi l’istituzione del Parco metropolitano delle colline di Napoli che copre un , in cui si sostiene l’esigenza di politiche coese e integrate in grado di stimolare buone ...
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Regioni come territori capaci: governo regionale e qualità dei territori
Carlo Donolo
Ragioni di un tema
Nel presente saggio verranno analizzate le performance e la qualità dei governi regionali da [...] tutto ciò mostra le loro qualità politiche e amministrative, benché il loro operato come si può notare nel landscaping metropolitano) e anche l’obiettivo di un’area, mentre costituisce il capitale collettivo di riferimento per le ecologie dei giochi ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] solo dei doveri civili e dei diritti politici ma perfino come Homo faber dell’opera urbana
Tokyo ha compiuto il suo salto metropolitano decisivo in poco più di cento anni sociale. Per es., lo spazio urbano collettivo è, come si è detto, in via ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] al 1879, ma vi fu un’attività collettiva che prese avvio dalle mutate circostanze politiche dell’isola: nel 1810 l’episcopato . Per questo, l’invio degli atti conclusivi del sinodo al metropolitano, di cui la singola diocesi è suffraganea, e alla Cei ...
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Nuovi diritti e globalizzazione
Danilo Zolo
La nozione di nuovi diritti
L’espressione nuovi diritti o nuovi diritti umani è di uso recente. Denota, sia pure al di fuori di una tassonomia rigorosa, i [...] individuata nelle rivendicazioni politiche o nelle proclamazioni sociali di diritti soggettivi (o collettivi) che si un nuovo diritto a vivere in un ambiente – quello cittadino-metropolitano, in particolare – non inquinato dal punto di vista chimico, ...
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Sistemi locali e sfide globali
Paolo Perulli
Nei primi decenni del 20° sec. l’idea di globale fece la sua comparsa in un ristretto nucleo di pensiero filosofico, che riteneva possibile l’unificazione [...] politica, la quale richiede che coloro che sono governati debbano trovare accettabili le basi delle decisioni collettive si accompagna l’indagine elaborata da sociologi dello spazio metropolitano come Neil Brenner (2004) che individua nelle nuove ...
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Utopia nell’architettura
François Burckhardt
Burghart Schmidt
La città ideale
Da lungo tempo esiste, nella storia della cultura occidentale, una stretta connessione fra architettura e utopia. È consuetudine [...] politiche di fronte al problema dell’ambiente, uno dei più vitali per il mondo di oggi: il progetto elaborato dal collettivo della sostenibilità ambientale e il ruolo di spazio aperto metropolitano. Purini voleva che il progetto fosse inteso come ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Macedonia
Luigi Caliò
Laura Buccino
Macedonia
di Luigi Caliò
La Macedonia antica (gr. Μακεδόνια; lat. Macedonia) è ora divisa tra la Grecia, la Bulgaria [...] sovrano orientale e il matrimonio collettivo celebrato a Babilonia tra i soldati Nel contempo tuttavia Alessandro continua la politica di propaganda del padre nei grandi La città era anche sede del Metropolitano di Macedonia, che secondo le notitiae ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] a volte apparente) le trasformazioni politico-economiche della fase di stabilizzazione per divenire 'tecnologico' e metropolitano. Tuttavia ciò che caratterizza principalmente Sonntag (1930), frutto del collettivo Filmstudio 1929 di cui faceva ...
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