Famiglia (Lactobacillaceae) di Batteri gram-positivi (comprendente i generi Diplococcus, Streptococcus, Leuconostoc, Lactobacillus), di forma variabile (a bastoncello, a cocco), isolati dal latte e suoi [...] derivati, dal cavo orale, nel colon, nella vagina di molti Mammiferi (uomo compreso), nei prodotti animali e vegetali in fermentazione. Producono acido lattico dai carboidrati; alcuni sono patogeni, ma la maggior parte è innocua e viene largamente ...
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cecostomia
Colostomia praticata a livello dell’intestino cieco, nella sede di inserzione dell’appendice, preventivamente asportata. Si rende talvolta necessaria in caso di necrosi del tratto intestinale [...] a valle del cieco, per diverticoliti acute con perforazione intestinale e peritonite del colon ascendente, per tumori estesi stenosanti e inoperabili del colon, e per tutti gli interventi chirurgici dopo i quali non è certa la canalizzazione del ...
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spastico
Di fenomeno provocato o caratterizzato da uno spasmo: andatura s., andatura a piccoli passi e strisciante o caratterizzata dal movimento a falce dell’arto paralizzato; colopatia s., disturbo [...] del colon, frequente causa di stipsi; la paralisi e la paresi s. sono sindromi paralitiche e paretiche dovute a lesione del neurone centrale, accompagnate da ipertono dei muscoli interessati. ...
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È la parte inferiore del tronco, contenente nell'uomo la maggior parte dell'apparato digerente e dell'apparato urogenitale. Gli organi relativi sono posti in una cavità (cavità addominale) separata in [...] più elevata verso il diaframma o più bassa verso il bacino la posizione dei varî segmenti intestinali (per es. del colon trasverso, del cieco e appendice, ecc.), ma altre volte possono essersi verificati arresti del movimento dal primitivo piano di ...
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melanosi
Aumento della pigmentazione della cute, delle mucose o di altri tessuti per abnorme deposizione di melanina. M. della cute ➔ melanodermia. Fra le m. delle mucose, particolare importanza riveste [...] quella del colon, facilmente osservabile, nel corso di endoscopia, nei pazienti che fanno uso prolungato di lassativi: corrisponde istologicamente ad accumulo di pigmenti nei macrofagi della parete intestinale; è affezione benigna, reversibile con la ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia [...] chimo. Situato nella parte superiore della cavità addominale, al di sotto del fegato e del diaframma, e al di sopra del colon trasverso e del suo mesocolon, ha forma oblunga e incurvata (grossolanamente a uncino).
All’esame esterno si notano (fig. 1 ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] epatica, per la cura delle metastasi da carcinoma del colon retto o per la terapia dell'epatocarcinoma su cirrosi, renali, di protesi metalliche autoespandibili in esofago o nel colon al fine di consentire l'immediata risoluzione di un'ostruzione ...
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stipsi
Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra loro: rallentato avanzamento [...] organica
Alcune condizioni patologiche anche gravi possono celarsi dietro alla s., ad es. un carcinoma del colon-retto, una stenosi da malattia cronica infiammatoria intestinale, ecc. (➔ ostruzione). Anche alcune condizioni neurologiche (lesioni ...
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sulfasalazina
Farmaco usato nella terapia delle malattie croniche infiammatorie dell’intestino; è costituito da una molecola di un acido 5-amminosalicilico, detta anche mesalazina, coniugata con un sulfamidico, [...] batterici, la sulfapiridina viene assorbita e metabolizzata dal fegato e la mesalazina esplica a livello del colon una potente attività antinfiammatoria, tramite l’inibizione dell’enzima ciclossigenasi e la riduzione della chemiotassi a livello ...
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SUBFRENICO, ASCESSO
Leonardo Alestra
. È una raccolta di pus al disotto della cupola diaframmatica: a destra fra il diaframma e il fegato, a sinistra tra il diaframma e lo stomaco o il colon o la milza. [...] Il punto di origine di tali ascessi è rappresentato da affezioni degli organi vicini: affezioni purulenti del fegato o delle vie biliari, dei reni, del pancreas, dell'appendice, della milza; ulcera gastrica ...
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colon1
còlon1 s. m. [propr., sost. neutro lat., dal gr. κῶλον «membro»] (pl. còla). – 1. a. Nella metrica classica, serie ritmica caratterizzata dall’avere una maggiore estensione rispetto al metro, che è l’unità minima, e dal fatto che può...
colon2
còlon2 (ant. còlo) s. m. [dal lat. colon, gr. κόλον e impropriamente o erroneamente nei mss. κῶλον]. – In anatomia, parte principale e porzione media dell’intestino crasso, fra l’intestino cieco e l’intestino retto, costituito di varie...