Il suo nome primitivo era Mirlea, colonia fondata sul golfo di Cio nella Propontide dagli Ionî di Colofone condotti da Mirlo. Fu conquistata e distrutta da Filippo V di Macedonia (202-i a. C.) e data a [...] in Apamea (45 a. C.), che fu riconosciuta colonia romana e portò il nome di Colonia Iulia Concordia Apamea, a cui aggiunse, dal tempo a. C.), e nell'età imperiale monete coloniali con iscrizione latina. Apamea fu sede episcopale, ma non si sa quando ...
Leggi Tutto
. Famiglia svizzera di origine francese, celebre nei fasti del protestantesimo e di cui il ramo stabilito nel Vaud fu illustrato dal grande letterato e uomo politico Benjamin (v.).
Agostino C., lasciata [...] università di Losanna, vi chiamò il C. come professore di eloquenza latina e, dal 1704, di teologia, cattedra che tenne fino all de la Providence (Leida 1679), Abregé de politique (Colonia 1686). Il suo figlio primogenito, Marc Rodolphe, fu ...
Leggi Tutto
città del Lazio, in origine volsca. Nel 330 secondo Livio passò sotto l'influenza dei Romani che ne fecero una fortezza contro i Sanniti. Nel 124 a. C., forse in relazione con la distruzione di Fregellae, [...] vi fu stabilita una colonia romana, che è forse quella chiamata da Plinio e dalle iscrizioni Fabrateria nova, mentre Ceprano, ma il sito è un po' troppo distante dalla via Latina, mentre Strabone e gl'Itinerarî affermano che era proprio lungo la ...
Leggi Tutto
GABII
Giuseppe LUGLI
. Città latina, antica colonia degli Albani, situata dagli scrittori classici a mezza strada fra Roma e Preneste, cioè a circa 12 miglia fuori della Porta Maggiore. La sua ubicazione [...] va collocata sul bordo orientale del lago del Castiglione, dove restano avanzi di mura in opera quadrata, di una via scavata nella roccia e di varie fondazioni. di edifici. L'acropoli era sull'altura, ...
Leggi Tutto
L. Licinius L. f. C. n. Crassus, nato nel 140 a. C., seguì prima la parte democratica e nel 118, contro il parere del senato, fece approvare la deduzione della colonia di Narbona; ma il suo tribunato del [...] e P. Groebe, Gesch. Roms, IV, Lipsia 1910, p. 72 seg.; Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIII, col. 252; A. Cima, l'eloquenza latina prima di Cicerone, Roma 1903, p. 158 seg.; F. Leo, Gesch. d. röm. Liter., Berlino 1913, p. 310 seg.; M. Schanz-C. Hosius ...
Leggi Tutto
Letterato e uomo politico, nato a Pavullo nel Frignano (Modena) nel 1869, morto a Fontevivo (Parma) il 30 luglio 1932. Entrato assai giovane nel giornalismo, collaborò al Fanfulla, al Capitan Fracassa, [...] era stato anche segretario particolare del governatore della colonia Eritrea, gen. Gandolfi, dal 1890 al 1892 Linee cronologiche e programmatiche del partito giovanile italiano (Milano 1903); Gente latina (ivi 1913).
Bibl.: B. Peroni, in Il Popolo d' ...
Leggi Tutto
Venne costruita nel bacino superiore dell'Araxes a NO. di Artaxata al tempo della guerra di Marco Aurelio contro Vologeso III re dei Parti. Dopo che Stazio Prisco in questa guerra (162-164) ebbe distrutta [...] nuova capitale" del paese Καινὴ πόλιη. Da un'iscrizione latina del tempo di Commodo risulta che Cenepoli nel 185 aveva romano. Mosè di Corene dice che la città sarebbe sorta da una colonia di Giudei, sul posto di un importante mercato, dedotta dal re ...
Leggi Tutto
FREGELLE (lat. Fregellae)
Giuseppe Lugli
Città al confine fra il territorio dei Volsci e quello degli Aurunci, alla sinistra del Liri di cui formava un'importante testa di ponte. Appartenne dapprima [...] ai Volsci, quindi ai Sanniti, ai quali la tolsero i Romani verso la metà del sec. IV; nel 328 vi fu condotta una colonia di diritto latino, ciò che fu causa due anni dopo di guerre fra Romani e Sanniti. Occupata prima dai Sanniti (320) fu nel 313 ...
Leggi Tutto
Noto scrittore arabo d'astrologia del sec. X, il cui nome esatto è ‛Abd al-‛Azīz ibn ‛Othmān al-Qabīṣī. Visse prima a Mossul, poi ad Aleppo, ove, per Saif ad-Dawlah principe di questa città (944-967), [...] a Parigi 1557. Un notevole commento fu composto anche da Valentino Nabod (Enarratio elementorum astrologiae, Colonia 1560), che migliorò il barbaro latino medievale e fece ampî raffronti con il Quadripartito o Tetrabiblo di Tolomeo, cosicché il suo ...
Leggi Tutto
Filologo tedesco, nato il 24 settembre 1848 in Bayenthal presso Colonia, morto il 26 settembre 1888 a Groninga. Studiò a Bonn. Abilitato all'insegnamento universitario a Jena nel 1873, fu nominato, nel [...] guardingo nella valutazione della tradizione, quanto intemperante nella critica congetturale. Le sue edizioni principali sono: XII panegyrici latini (Lipsia 1874); Valerius Flaccus (ibid. 1875); Catulli Carmina, in due volumi contenenti il testo e un ...
Leggi Tutto
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...
colon1
còlon1 s. m. [propr., sost. neutro lat., dal gr. κῶλον «membro»] (pl. còla). – 1. a. Nella metrica classica, serie ritmica caratterizzata dall’avere una maggiore estensione rispetto al metro, che è l’unità minima, e dal fatto che può...