GIUSTINIANI (Giustiniani Ciprocci), Demetrio
Calogero Farinella
Nacque a Genova da Tommaso, del ramo Giustiniani Ciprocci, che vantava molti interessi commerciali nella colonia genovese di Chio, e da [...] Giorgetta Giustiniani verso il 1450 (forse nel 1451, se nel 1496 poteva accedere a cariche che richiedevano almeno quarantacinque anni di età).
Al pari di tutte le famiglie dell'"albergo" dei Giustiniani, ...
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Figlio (m. Lilla 1067) di Baldovino IV; combatté (1036-1056) contro l'imperatore Enrico III, riuscendo infine ad ottenere, con la pace di Colonia, l'investitura della Fiandra imperiale, e quella dell'Hainaut [...] per il figlio ...
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Ecclesiastico tedesco (Ahaus 1369 - Münster 1439), vicario del duomo di Münster, propagatore (1401) e organizzatore a Münster e in altri centri (Osterberg, Osnabrück, Colonia, Wesel) del movimento dei [...] "Fratelli della vita comune", dei quali, insieme con Gerson, difese nel concilio di Costanza il regime di vita non monacale ...
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Teologo irlandese (Thomond 1586 - Roma 1641). Francescano (1607), prof. di teologia e filosofia al collegio irlandese di S. Antonio a Lovanio, poi a Colonia, nel collegio di S. Francesco, nel 1619 fu chiamato [...] a Roma per redigere con L. Wadding gli Annales Ordinis Minorum. Fra le sue opere teologiche, importanti i Commentarii in l. IV Sententiarum (1639), in difesa dello scotismo ...
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Pittrice (Dresda 1876 - Worpswede 1907). Spirito irrequieto e indipendente, frequentò la scuola di pittura del Verein Berliner Künst lerinnen (1896-98) e la colonia di artisti di Worpswede; in successivi [...] soggiorni a Parigi (1900, 1903, 1905, 1906) studiò all'Académie Colarossi e all'Académie Julian. La conoscenza delle opere di Gauguin e di Cézanne e l'impressione su di lei suscitata dai ritratti del Fayyum ...
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Pittore (Seligenstadt, Assia, 1435 circa - Bruges 1494). Non sappiamo dove egli sia stato prima di stabilirsi a Bruges (1465); ma probabilmente fu a Colonia, dove poté conoscere S. Lochner, e a Bruxelles, [...] dove poté vedere all'opera R. van der Weyden. Nelle prime opere si notano reminiscenze dei suoi predecessori, specie di R. van der Weyden, ma M. si dimostra già nel pieno possesso dei proprî mezzi espressivi. ...
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Fisico tedesco (n. Ohrdruf 1896 - m. 1967), prof. di fisica teorica nell'univ. di Monaco (1931), poi in quelle di Lipsia (1934) e di Colonia (1935). Si è occupato prevalentemente di ottica dei raggi X [...] e degli elettroni, sia dal punto di vista teorico, sia dal punto di vista sperimentale ...
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Canonico regolare agostiniano (Tongeren 1470 circa - Leida 1540); prof. alla facoltà delle arti (1491) e quindi in quella di teologia (1509) dell'univ. di Colonia maestro di J. Eck. È noto soprattutto [...] per il suo intervento, nella polemica sui libri ebraici, contro il Reuchlin (Articuli sive propositiones de iudaico favore, 1512), per cui fu attaccato da U. von Hutten ...
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Musicista britannico (Winchcomb, Gloucester, 1936 - Londra 1981). Dopo aver studiato alla Roy al Academy of Music (Londra), lavorò come assistente di K. Stockhausen a Colonia e si perfezionò a Roma con [...] G. Petrassi. Influenzato inizialmente da Stockhausen e J. Cage, come nella composizione Treatise (1963-67), passò poi a un linguaggio musicale di impronta tradizionale. Ha composto, per orchestra, Autumn ...
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colonia1
colònia1 s. f. [dal lat. colonia, der. di colonus «colono»]. – 1. Presso gli antichi, gruppo di cittadini di uno stato che per decreto pubblico o di propria spontanea volontà si stabilivano in un paese lontano, per abitarlo, coltivarlo,...
colonia2
colònia2 s. f. – Denominazione ellittica, assai frequente nell’uso, dell’acqua di Colonia (traduz. del ted. Kölnischwasser e del fr. eau de Cologne), profumo molto noto, costituito in genere da una soluzione alcolica di olî essenziali...