PALLANTIERI, Bernardino
Elena Papagna
PALLANTIERI, Bernardino (in religione Girolamo). – Nacque il 20 maggio 1533 a Castel Bolognese da Francesco e da Lucrezia Volpi.
Avviò probabilmente gli studi nel [...] coinvolta nei progetti della S. Sede in quella provincia pugliese, trasformata nel primo Seicento in una sorta di «vasta colonia» (Rosa, 1969, p. 555) aperta a chi proveniva dallo Stato della Chiesa. Il reclutamento dei vescovi, di conseguenza, si ...
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CARTELLA GELARDI, Giuseppe
Stefano Giornetti
Nato a Messina il 31 ag. 1885 da Giovanni, figlio di pittori e pittore lui stesso, e da Angela Gelardi di Massa Santa Lucia, dopo aver frequentato la locale [...] Bari, dove il 10 maggio aveva tenuto una conferenza, ad iniziativa del circolo artistico del poeta Nazariantz, per celebrare, nella colonia armena di Nor Arax, "Bari e il Nor Arax nella vita e nell'arte". Nello stesso anno diede alle stampe Vincenzo ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] ultima opera, I giganti della montagna (1ª rappr., post., 1937), il più ispirato tra i "miti" moderni (La nuova colonia, 1928; Lazzaro, 1929), che P. concepì in parte avvicinandosi alla poetica di Bontempelli. Con il suo teatro, mentre utilizzava gli ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] , nella Germania settentrionale, in Scandinavia, mentre nel bacino orientale del Mediterraneo l’arte g. si propagò per mezzo delle colonie franche fondate dai crociati, nel 12°-13° sec. (abside del S. Sepolcro a Gerusalemme; cattedrale di Tortosa in ...
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VINCENZO di Beauvais (Bellovacensis)
Fausto Ghisalberti
Scrittore domenicano, nato forse a Beauvais verso il 1190, e morto forse a Parigi nel 1264. In questa città aveva preso l'abito domenicano prima [...] e a cura di A. Rusch (senza il Mor.) dal 1472-3 al 1476; dell'Hist., Augusta 1474; Natur., Strasburgo 1481; Mor., Colonia 1477.
Bibl.: I. Echard, Script. ordin. praedicator., I (1719), pp. 212-40; Daunou, in Hist. Litt. d. l. France, XVIII (1835), pp ...
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VARCHI, Benedetto
Roberto Palmarocchi
Storico e umanista. Nato a Firenze il 19 marzo 1503, morto nella stessa città il 18 dicembre 1565. Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era [...] è nella maggior parte inedito. La Storia fiorentina non fu pubblicata che nel 1721 a Firenze (con la data di Colonia). La migliore edizione moderna è quella di G. Milanesi, Firenze 1857.
Bibl.: L. Falcucci, Alcune osservazioni sulle storie del Nardi ...
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GIGANTE, Marcello
Francesca Longo Auricchio
Ottavo di nove figli, nacque a Buccino (Salerno), l’antica Volcei, il 20 gennaio 1923 da Domenico e Concetta d’Acunto. Il padre era commerciante, la madre [...] Johannes Straub, con Walther Kranz, che aveva curato l’aggiornamento dei Vorsokratiker di Hermann Diels. Visitò anche Colonia, dove incontrò Lothar Wickert, il biografo di Theodor Mommsen, e Reinhold Merkelbach e fu anche in Olanda, ospite ...
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GRILLO-CATTANEO (Grillo-Cattaneo-Leonardi), Niccolò Leonardo
Calogero Farinella
Nacque a Genova dal marchese Leonardo e da Caterina (o Maria Caterina) Grimaldi, il 26 ag. 1755. Era il secondo di cinque [...] 1792) di Gaspare Oderico, capolavoro della storiografia erudita dell'ultimo Settecento genovese. Egli fece anche parte della colonia arcadica genovese, scrivendo versi apparsi in raccolte che celebravano l'incoronazione dei dogi genovesi, tra cui ...
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DEL ROSSO, Paolo
Simona Foà
Figlio di Pierozzo, nacque a Firenze nel luglio 1505. La famiglia, detta dei "vajai", di origine' fiorentina, apparteneva alla media borghesia artigiana della città ed era [...] Fiorentini, anche in questo caso per la - maggior parte esuli dai tempi di Alessandro de' Medici, aveva formato una colonia piuttosto importante, sia politicamente sia culturalmente. Fra le figure principali di questo gruppo vi erano i due figli di ...
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LATINI, Latino
Massimo Ceresa
Nacque a Viterbo nel 1513, da Bernardino e da Francesca Closia, entrambi di famiglie nobili decadute. La famiglia paterna era originaria del Napoletano. Sin da giovane [...] furono incluse nell'edizione degli Opera dello stesso pubblicata con ampio corredo erudito a Parigi nel 1608 e nel 1616, e a Colonia nel 1617.
Il L. riuscì ancora a comporre un'opera sull'ufficio di penitenziere, prima di morire il 21 genn. 1593. Fu ...
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colonia1
colònia1 s. f. [dal lat. colonia, der. di colonus «colono»]. – 1. Presso gli antichi, gruppo di cittadini di uno stato che per decreto pubblico o di propria spontanea volontà si stabilivano in un paese lontano, per abitarlo, coltivarlo,...
colonia2
colònia2 s. f. – Denominazione ellittica, assai frequente nell’uso, dell’acqua di Colonia (traduz. del ted. Kölnischwasser e del fr. eau de Cologne), profumo molto noto, costituito in genere da una soluzione alcolica di olî essenziali...