Collaboratore e compagno di prigionia di s. Paolo (Colossesi, 4, 10; Filemone, 20), che accompagnò nel terzo viaggio missionario a Efeso, in Macedonia e Grecia e a Gerusalemme, quindi, prigioniero, a Roma [...] (Atti 19, 29; 20, 4; 27, 2), ove sarebbe stato decapitato con s. Paolo. La tradizione occidentale lo fa vescovo di Tessalonica, mentre quella bizantina lo designa vescovo di Apamea in Frigia. Festa, 4 ...
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Partecipazione alla divinità di Gesù Cristo, da parte dell’uomo redento e santificato, secondo un’affermazione di s. Paolo: «in Cristo dimora corporalmente la pienezza della divinità, e voi avete in lui [...] parte alla sua pienezza» (Colossesi, 2, 9-10); è la suprema aspirazione dei santi padri dell’Oriente, per i quali Dio si fece uomo, perché l’uomo potesse diventare Dio. ...
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Nella religione cristiana, con il nome di f., seguito da specificazioni diverse, vengono denominati gli appartenenti ad alcuni istituti maschili di vita consacrata, così come con il nome di figlia, seguito [...] » (Giovanni 3, 16), «proprio» (Romani 8, 32); inoltre «vero» (Giovanni 5, 20) e «primogenito di tutta la creazione» (Colossesi 1, 15).
F. dell’uomo Locuzione semitica (ebr. ben ādām), equivalente a «essere umano, uomo», che assume un significato ...
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provvidènza divina L'idea della p.d. è alla base di tutta la concezione cristiana della storia: il disegno divino si manifesta in tutta la Scrittura - dalla creazione all'incarnazione - e si svolge nella [...] svela il disegno della p.d., trova la sua piena celebrazione nel messaggio di s. Paolo (Efesini 1, 9-10; Colossesi 1, 26-27), e si elabora in concetti filosofici nella dottrina alessandrina del logos per divenire fondamento della grandiosa concezione ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] cioè dell'avvento solenne e rassicurante del Signore (cfr. I Tess. 4, 13-17). Le posteriori lettere ai Colossesi e agli Efesini presentano altre nuove acquisizioni teologiche, consistenti essenzialmente nei concetti di "mistero" (inteso non in senso ...
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angeli
Emanuela Prinzivalli
In posizione intermedia fra Dio e gli uomini
Il loro nome deriva dal greco ángelos, che vuol dire "messaggero". Per le tre religioni monoteiste ‒ ebraismo, cattolicesimo [...]
Alcuni fra i primi cristiani pensavano che Gesù fosse un angelo. Reagendo a tale credenza, san Paolo, nella Lettera ai Colossesi, precisa che Cristo ha una natura divina e quindi preesiste a tutta la creazione, angeli inclusi; nella Lettera agli ...
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Eleuterio, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Egesippo, che afferma di essere giunto a Roma sotto l'episcopato di Aniceto restandovi sino a quello di E. (Eleuther, Eleutherius), questi era stato [...] da E. ("et iterum firmavit": la prima redazione ha "constituit") riecheggia varie espressioni paoline sullo stesso argomento, come Romani 14, Colossesi 2, 16-17, e in particolare 1 Timoteo 4, 3, che sembra il testo al quale il compilatore si è ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] il commento alle lettere ai Romani (1422), ai Galati (1425), agli Efesini e ai Filippesi (1426); a Bologna quello alle lettere ai Colossesi (1427: Roma, Bibl. Angelica, cod. 641), e ai Corinti (1429: Napoli, Bibl. naz., cod. VII A 1).
Forse a breve ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] primo chiarisce la cerimonia della evocatio, cui allude talvolta la Scrittura; il secondo commenta alcuni passi oscuri dell'Epistola ai Colossesi, II, 4, 8, 16, 18) sono segno di un interesse per la storia delle religioni antiche e dei misteri pagani ...
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prigionia
prigionìa s. f. [der. di prigione1]. – 1. a. La condizione di chi è prigioniero, spec. con riferimento alla detenzione, da parte degli avversarî, dei soldati catturati durante operazioni belliche: è tornato dopo quattro anni di p.;...