Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, [...] uomo come qualche cosa di proprio, anche se in pratica come atto sia da ascriversi solo ad Adamo; tale p. è rimesso, come colpa e come pena, con il battesimo, ma resta, quale sua conseguenza, la concupiscenza, che in sé non è peccato ma propensione a ...
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ferro
Luciano Graziuso
Adoperato quasi sempre in senso proprio, il vocabolo ricorre alcune volte, in sede di paragone, nel Convivio, là dove D. difende il volgare dalle accuse di coloro che, per mascherare [...] a la materia de l'arte... sì come lo mal fabbro biasima lo ferro appresentato a lui... credendo dare la colpa del mal coltello... al ferro... E chi vuole vedere come questo ferro [cioè il volgare] è da biasimare, guardi che opere ne fanno li buoni ...
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Scrittore inglese (n. Londra 1949). Dopo gli studi si è dedicato all'insegnamento dell'inglese. Ha esordito con il romanzo The sweet shop owner (1980), cui sono seguiti Shuttlecock (1981), romanzo psicologico [...] sul senso di colpa, e il libro di racconti Learning to swim and other stories (1982). Il riconoscimento ufficiale è arrivato con Waterland (1983; trad. it. 1986), romanzo di stampo faulkneriano per la densità della scrittura, capace di rendere un ...
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perdono
Alessandro Niccoli
Nonostante la limitatezza delle occorrenze, è attestato per un campo semantico più ampio di quello del verbo ‛ perdonare ' (v.).
Nella sua accezione più frequente, indica [...] CIV 88-90 D. fa un cenno fuggevole a una sua colpa contro i Fiorentini, della quale si dichiara pentito; lo stesso motivo canzone, quando D. esprime la speranza di vedersi rimessa la colpa, purché i suoi concittadini ricordino che (v. 106) camera di ...
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fallire (fallare; condiz. falleria, fallarei)
Il verbo presenta una gamma di significati che sostanzialmente coincide con quella di ‛ fallare ', di cui è del resto un allotropo.
Ricorre nel senso di " [...] crede; equivale a " non corrispondere a ciò che è designato dal compimento " (Crusca), quindi " mancare il segno ", nell'espressione ‛ fallare il colpo ' di Cv IV V 13, con allusione al tentativo di Muzio Scevola andato a vuoto (è l'unico caso in cui ...
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tormento
Guido Favati
Significa " pena ", " dolore ", " travaglio " fisico o spirituale, specifico o generico; ricorre abbastanza spesso in locuzioni.
Nell'Inferno indica la pena fisica, la " tortura [...] " cui qualcuno è condannato in conseguenza di una colpa. Essa può consistere nell'essere trascinati dalla bufera (v 37), o sottoposti alla pioggia di fuoco (XIV 26), o nell'essere frustati dai diavoli (vidi nova pieta, / novo tormento e novi ...
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Nel linguaggio comune s'indica col termine delinquente colui che ha commesso un delitto o più delitti, attribuendosi al termine stesso un significato che implica riprovazione morale per la gravità della [...] colpa commessa. Nel linguaggio tecnico-giuridico e in quello delle scienze criminali il termine delinquente mantiene un analogo significato generico; ma tuttavia è da avvertire che in ordine a una determinazione precisa del concetto di delinquente i ...
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Diritto
Situazione derivante da un determinato rapporto o da una determinata norma per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo giuridico.
R. [...] in vigilando o a una culpa in eligendo, ma che la dottrina più recente riconduce con maggiore esattezza a una r. senza colpa. Si ha, in altri termini, una situazione del tutto identica a quella dei casi in cui, anche secondo la dottrina tradizionale ...
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Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Autore tra i maggiori del Novecento, le sue opere - quasi sconvolgenti allucinazioni - descrivono esperienze di un'inquietante [...] sul Brief an den Vater, che è del 1919, vede in K. la vittima e insieme il testimone di un complesso di colpa e di un complesso paterno. La critica esistenzialistica vi legge l'avventura dell'uomo che, senza difese, si affaccia sugli abissi del ...
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Scrittore svedese (Älvkarleby, Uppsala, 1923 - Enebyberg, Stoccolma, 1954). La sua produzione, nata nel giro di cinque anni e legata agli esempî di Strindberg, di Kafka e di Faulkner, è tutta incentrata [...] sul problema dell'angoscia e della colpa, del male e dell'espiazione redentrice; agli inizî in forme allegoriche, come nei romanzi Ormen ("Il serpe", 1945), De dömdas ö ("L'isola dei condannati", 1946), e nei drammi Den dödsdömde ("Il condannato a ...
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colpa
cólpa s. f. [lat. cŭlpa]. – 1. a. In genere, ogni azione o omissione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale, o che per qualsiasi motivo è riprovevole o dannosa; anche, la responsabilità che ne deriva...
colpare
v. tr. e intr. [dal lat. culpare (solo nel sign. trans.), der. di culpa «colpa»] (io cólpo, ecc.), ant. – 1. tr. Incolpare: colpa de la quale non deggio essere colpato (Dante); Ma più ne colpo i micidiali specchi (Petrarca). 2. intr....