Uomo politico del Ruanda (Gaziza, Gisenyi, 1937 - Kigali 1994). Alto ufficiale delle forze armate, dal 1965 capo della polizia, H. guidò nel 1973 il colpodistato con il quale fu destituito G. Kayibanda, [...] capo dello stato dall'Indipendenza. Divenuto presidente della Repubblica e ministro della Difesa, H. sospese la développement (MRND) H. pose le premesse per la costituzione di un regime monopartitico. Promulgò quindi la nuova Costituzione (dic. ...
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Uomo politico egiziano (Talā, el-Menūfiyya, 1918 - Il Cairo 1981). Legato a Nasser fin dagli anni dell'Accademia militare (1936-38), fu imprigionato a due riprese per la sua attività antibritannica (1942-44 [...] del gruppo dei Liberi Ufficiali, promotore del colpodistato che nel luglio 1952 detronizzò re Fārūk. 1973 ordinò l'attacco contro le forze israeliane sul fronte del Canale di Suez; dopo l'armistizio, si impegnò nei negoziati che sfociarono ...
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Uomo politico siriano (Damasco 1895 - Il Cairo 1961). Già nel 1913 fu uno degli organizzatori a Parigi del Congresso arabo, che stabilì la linea politica degli Arabi nella guerra del 1914-18. Si dedicò [...] francesi. Dimissionario nell'autunno 1945, si adoperò a stringere i legami di collaborazione fra gli stati arabi. Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri di Siria dal 1946 al 1948, lasciò il paese dopo il colpodistato del marzo 1949. ...
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Generale e uomo politico portoghese (Arinhaga 1790 - Londra 1876). Capitano generale della provincia del Rio Grande do Sul (1821), tornò in Portogallo nel 1823, dopo l'indipendenza del Brasile. Governatore [...] 'esilio (1837-46). Tornato in patria, fu presidente del Consiglio (1847-49) e tornò a capo del governo (1851-56) a seguito di un colpodistato appoggiato dagli Inglesi. Ambasciatore presso la Santa Sede (1856) e poi a Parigi, nel 1870 guidò un nuovo ...
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Imperatore della Persia (Sevād Kūh, Māzandarān, 1878 - Johannesburg 1944). Percorsi rapidamente i gradi della carriera militare, da semplice soldato a generale di un reggimento di cosacchi con il nome [...] Riḍā Khān, nel 1921 appoggiò il colpodistato nazionalista di Ḍigiā' ad-Dīn, entrando a far parte del nuovo gabinetto come ministro della Guerra. Convinto che le forti ingerenze straniere sul paese fossero dovute alla sua inferiorità militare, R. si ...
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Uomo politico cileno (Santiago 1911 - ivi 1982). Esponente della corrente social-cristiana del partito conservatore, nel 1935 fondò il movimento giovanile della Falange nacional, che nel 1938, contro le [...] in particolare agrario e scolastico); condusse inoltre lo stato a una forte partecipazione nell'industria mineraria (rame). la linea politica della coalizione governativa di Unidad popular. Dopo il colpodistato del sett. 1973, si pronunciò contro ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] a sottomettere. Ministro della Guerra, favorì il colpodistatodi Luigi Napoleone del 2 dicembre. Ne fu ricompensato (1852) col titolo di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere. Scoppiata la guerra di Crimea (1854-56) ebbe il comando ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo politico francese François-Jules-Simon Suisse (Lorient, Morbihan, 1814 - Parigi 1896). Prof. di filosofia all'École normale (1839), poi alla Sorbona, entrò nella vita [...] moderato subito dopo la rivoluzione del 1848; fu deputato alla Costituente e membro del Consiglio distato (1849). Sospeso dall'insegnamento alla Sorbona dopo il colpodistato del 2 dic. 1851, S. fu poi nuovamente (1863-70) deputato. Contrario alla ...
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Ammiraglio e uomo politico francese (Tolone 1752 - Parigi 1839). Partecipò (dal 1778) alla guerra d'America; rientrato in Francia (1782), fu inviato a Costantinopoli dove lavorò alla riorganizzazione della [...] causa dell'esito negativo della spedizione in Irlanda. Dopo il colpodistato del 18 brumaio, che favorì, ebbe il comando della flotta di Brest e nel 1801 fu nominato consigliere distato. Perse tutte le cariche per aver disapprovato la costituzione ...
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Giornalista e uomo politico (Parigi 1806 - ivi 1881), più volte deputato (tra il 1834 e il 1877). Dopo aver fondato e diretto varî periodici, lanciò (1836) La Presse che ebbe rapida diffusione anche per [...] la vivacità delle polemiche politiche. Espulso dalla Francia in seguito al colpodistato del 2 dicembre 1851, vi ritornò pochi mesi dopo. Venduta La Presse (1856), diresse (dal 1866) La Liberté; nel 1873 acquistò Le petit journal e l'anno dopo ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, coup d’état, coup de foudre, coup...