(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] che in altri animali diversi dalla pecora è difficile da ottenere. Qui sarebbe bastato far crescere le cellule donatrici in un mezzo di coltura sempre più povero: ne è derivato un arresto nella fase detta G-zero, caratterizzata da metabolismo ridotto ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] trattasse di virus di tipo rIIB; tuttavia, quando le cellule ospiti venivano infettate contemporaneamente da entrambi i tipi di virus . Si può effettuare la trasformazione di cellule di Mammiferi in coltura e, in effetti, sono stati riportati ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] tecniche di microscopia confocale e videoimaging, insieme alla possibilità di isolare, modificare e reintrodurre i geni in cellule in coltura, diede grande impeto alla comprensione di domande fondamentali quali, per es., quelle relative a come le ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] provenienza estranea) hanno destato notevoli preoccupazioni. Queste manipolazioni, per ora, riescono a livello dei batteri o di cellule in coltura, e possono avere grande interesse teorico e pratico; ma non è prevedibile, per il momento, che possano ...
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INGEGNERIA GENETICA
Vittorio Sgaramella
L'i.g. può essere definita una scienza (G. Radnitzky, 1982) diretta allo studio e alle applicazioni di modificazioni controllate apportabili al patrimonio genetico [...] ospite di esprimerlo ad alti livelli, e di liberarne il prodotto nel mezzo di coltura. Esistono ricche collezioni di vettori praticamente per ogni tipo di cellula, batterica, animale e vegetale. In questo modo lo stesso gene può essere indotto a ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] ; 2) quali siano le vere cause della modificazione di una proteina cellulare normale in una dotata di attività infettante; 3) se esistano o titolo di esempio, variazioni del mezzo di coltura di Escherichia coli producono marcate modificazioni dell' ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] interno di laboratori specializzati e le particelle virali ricombinanti vengono in genere raccolte nel loro mezzo di coltura (sopranatante). L'esposizione della cellula bersaglio della t. g. a un vettore può avvenire in due modi diversi, in vivo o ex ...
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Organismi geneticamente modificati
Anna Meldolesi
L'espressione organismi geneticamente modificati (OGM) viene utilizzata, in riferimento all'agricoltura, per indicare le piante il cui patrimonio genetico [...] nel DNA dei cloroplasti anziché in quello del nucleo cellulare, perché generalmente il polline non contiene questi organelli. Tra le altre ipotesi c'è quella di rendere le colture geneticamente incompatibili con le piante selvatiche affini, o di ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] .
Siti fragili. − Sono definiti come regioni specifiche lungo i c. che, dopo un trattamento specifico delle cellule in coltura, si evidenziano come tratti non colorati e despiralizzati. Di estensione variabile, sono di solito presenti in entrambi i ...
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. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] è possibile, nei primi tre mesi, controllare la costituzione cromosomica del feto, eseguendo l'analisi del cariotipo su colture di cellule del liquido amniotico, prelevato per amniocentesi.
Bibl.: C. D. Darlington, Cytology, Londra 1964; E. J. DuPraw ...
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coltura
s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare»]. – 1. a. Coltivazione, intesa genericam. come complesso dei lavori campestri: la c. della terra, dei campi; o, più spesso, in modo determinato: la c. del riso, delle piante da frutto;...
ibridazione
ibridazióne s. f. [dal fr. hybridation, der. di hybrider «ibridare»]. – 1. In biologia: a. Procedimento con cui si forma una molecola di acido nucleico a doppio filamento da molecole a singolo filamento di diversa origine; questa...