motilità telencefalica
Motilità dipendente dalle funzioni cerebrali superiori, con sede nella corteccia, differente da quella disarmonica e riflessa che si verifica nel coma. La medicina riabilititava [...] alle alterazioni posturali secondarie ai disturbi permanenti o parossistici del tono muscolare, tanto più minacciose quanto più il coma si prolunga. L’ultimo obiettivo da raggiungere in questa fase precoce della riabilitazione è quello di favorire il ...
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Diabete
Paolo Sbraccia
Dal greco diabaíno ('passo attraverso'), il termine 'diabete' indica due entità cliniche assai distinte, ma accumunate dal passaggio attraverso i reni di un eccesso di urina (poliuria): [...] coscienza (con riduzione del senso della sete e mancata reintroduzione dell'acqua persa con le urine) fino al coma.
Sindrome iperosmolare non chetotica. - Il quadro fisiopatologico e clinico è in parte sovrapponibile a quello della chetoacidosi, con ...
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Pratica usata nei vari rami della chirurgia per sopprimere temporaneamente e reversibilmente la sensibilità dolorifica e rendere possibili gli interventi operatori, detta anche anestesia generale (➔ anestesia). [...] è l’intossicazione da narcotici, di cui sono sintomo la rigidità delle pupille in miosi e, nelle forme gravi, il coma.
Si avvale dell’uso di narcotici, allo scopo di facilitare la liberazione di contenuti psichici bloccati, anche una tecnica di ...
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Quantità di farmaco o, più correntemente, di droghe usate da tossicomani al di sopra della soglia di tolleranza del soggetto, cui conseguono manifestazioni patologiche acute. La dose di sostanza in grado [...] le manifestazioni da o. di eroina sono: depressione respiratoria, riduzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, coma. L’impiego di farmaci antagonisti (nel caso dell’eroina, naxolone o naltrexone) è in grado di risolvere ...
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Rianimazione
Enrico Ciocatto
di Enrico Ciocatto
Rianimazione
sommario: 1. Introduzione: a) generalità e cenni storici; b) definizione; c) fini della rianimazione: ‛morte clinica' e ‛morte biologica'. [...] altro esempio è rappresentato dal trattamento rianimatorio, che per la legge italiana deve durare 12 ore, praticato a un soggetto in coma dépassé a cui debbono essere prelevati i reni a scopo di trapianto. Per consentire il ritorno a una vita normale ...
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dialisi
Separazione di soluti in base alla loro diversa velocità di diffusione attraverso membrane a permeabilità selettiva. Se si hanno due soluti sciolti in un determinato solvente, separati a mezzo [...] quando si raggiunge un tale grado di intossicazione che, in assenza di opportuno trattamento, porterebbe fatalmente a uno stato di coma uremico. La maggior parte dei pazienti affetti da IRC si sottopone a emodialisi presso ospedali o case di cura, ma ...
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IPNOTICI (XIX, p. 481)
Leonardo DONATELLI
Dopo l'avvento dei barbiturici e l'introduzione in terapia del Veronal e degli altri derivati, gli studî si sono indirizzati a ricercare quali di questi composti [...] la picrotossina, il cardiazolo, la coramina, la stricnina, a dosi refratte e proporzionate alla gravità dell'avvelenamento. La lavanda gastrica può essere fatta fino a che non è comparso il coma, cioè quando l'individuo è ancora sveglio e cosciente. ...
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Derivato della pirimidina, detto anche anche malonilurea, contenente 3 atomi di ossigeno, con
Polvere cristallina, bianca, di sapore amaro; si comporta come un acido monobasico e si ottiene per condensazione [...] suicidio; varia la resistenza individuale alle dosi tossiche.
L’intossicazione acuta dà un profondo sopore che si trasforma in coma, attenuazione o scomparsa dei riflessi, ipotermia nella fase iniziale e ipertermia dopo le prime 24 ore, tendenza alla ...
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Alcaloide avente formula C17H19NO3•H2O. È il principale alcaloide dell’oppio (che ne contiene fino al 10-12%) e di altre piante delle Papaveracee; si può considerare un derivato del fenantrene, di struttura [...] sono riferiti a dosi di 1 cg in soggetti non abituati; dosi superiori deprimono gravemente la coscienza, sino al coma e possono indurre paralisi del respiro. L’assunzione ripetuta dell’alcaloide induce una caratteristica assuefazione, per cui a dosi ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
di Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione: a) le origini della psicofarmacologia; b) definizione di psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. 3. [...] ingerite sono ancora più alte, però, gli effetti del vino possono provocare un sonno profondo che può divenire coma. Numerosi sono i disturbi neurovegetativi, quali nausea, vomito, tachicardia: sono causati soprattutto dall'aldeide acetica che si ...
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coma1
còma1 s. f. [dal lat. coma]. – 1. letter. ant. Chioma, anche nei sign. estens. e fig.: Così leon, ch’anzi l’orribil coma Con muggito scotea superbo e fero (T. Tasso). 2. In ottica, aberrazione di un sistema ottico a causa della quale...