POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] e in qualunque occasione. Prevalgono fra questi i canti d'amore, di rado sentimentali, più spesso sboccati; ballate (per questo consenso veniva accordato dai comízî della nobiltà, che si radunavano in provincia, comizî chiamati dietine. La dieta non ...
Leggi Tutto
Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] la Lliga regionalista. Essa lottò con successo nei comizî, s'impadronì delle associazioni culturali ed economiche. Tutti tempo è il valenziano Auziàs March (1397?-1459), che nei Cants d'amor e Cants de mort, dedicati a Teresa Bou, e nei canti morali ...
Leggi Tutto
I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] II, o come «plebiscito d’amore», sotto il cui titolo la «Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia» raccoglie l’insieme penisola meetings per la democratizzazione del suffragio culminati nel «comizio dei comizi» riunito a Roma dal 10 al 12 febbraio 1881 ...
Leggi Tutto
RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
*
Egon [...] N., il Mare Baltico a NO., il Mare di Bering, il Mar d'Ochotsk e il Mare del Giappone a E., il Mar Caspio e il è fatto pure assai spesso cenno all'amore e vi si sbeffeggiano talvolta giovani e periodo dei ducati o dei comizî (veče, dalle origini sino ...
Leggi Tutto
L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] avesse nella vita greca l'amore per gli adolescenti.
Altra caratteristica erano i consueti: senato, comizî e magistrati, nei quali poterono ab.: Taranto, da quando è divenuta sede d'importanti industrie e del Dipartimento marittimo ha portato ...
Leggi Tutto
Stato
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
sommario: 1. Per una definizione storico-tipologica: a) Stato e altre forme di dominio; b) tipologia e storia; c) lo Stato e la sua storia. 2. Una parola, [...] esprimeva attraverso assemblee popolari o comizi (l'elemento democratico), per l'eticità immediata, basata sull'amore, o il momento dell'altruismo le classi del popolo per educarlo (così da d'Alembert a Diderot e a Kant). Gli intellettuali si ...
Leggi Tutto
Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] che paura di libertà o amore al disordine e connivenza al animo nella prima occasione di pubblici comizi o dimostrazioni di uscire colle -1982, Milano 1982, ma per il ruolo del Selvatico cf. anche D. Ceschin, La 'voce' di Venezia, pp. 109-119.
259. ...
Leggi Tutto
L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] risiede nel patriottismo e nell’amor del prossimo», come scriveva donne da lei estorto al Comizio dei comizi, una sorta di «stati generali 41-90.
S. Soldani, Il Risorgimento delle donne, in Storia d’Italia. Annali, 22, Il Risorgimento, a cura di A.M. ...
Leggi Tutto
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...