ZANOTTI-CAVAZZONI, Giovanni-Andrea
Alberto Manzi
Comico dellacommediadell'arte sotto il nome di Ottavio: nato alle Caselle (Bologna) nel 1622, morto nel 1695. Nel 1647 era nella compagnia al servizio [...] però ovunque festosamente dal pubblico. Nel 1660 fu chiamato a Parigi, ed esordì nella Commedia italiana come secondo amoroso. Si distinse presto per la finezza dell'arte, per gl'improvvisi felici e pronti e i motti spesso mordaci. Ebbe a compagna ...
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VITALBA, Antonio, detto Ottavio
Alberto Manzi
Comico dellaCommediadell'arte, nato nella seconda metà del sec. XVII, morto a Bologna nel 1758. Primo innamorato con G. Imer, fu incontrato a Padova da [...] dice, nelle Memorie, "il comico più brillante e più vivo che fosse sulle scene". Fu grande interprete dellecommedie goldoniane, distinguendosi specialmente in Il vagabondo, L'amante fra le due obbligazioni, Convitato di Pietra (Don Giovanni Tenorio ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] sua letteratura, è una folla di c., che sono dette erudite.
Alla metà del 14° sec. circa con la c. dell’arte, recitata da attori professionisti, nasce il teatro moderno come organizzazione tecnica e fenomeno sociale. Fu detta anche buffonesca o ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] abusati, ingenerarono presto però, nella seconda metà del secolo, un rinnovato desiderio di varietà e di vivacità, che la Commediadell’arte appagò: trionfava l’attore e la r. cambiava aspetto; i comici, sotto la direzione di un corego, concertavano ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] l’uso si propagò in tutta Europa, specie in Francia e in Inghilterra, aiutato dal favore dellacommediadell’arte. L’Ottocento vide scomparire l’uso della m. nella moda e lo conservò soltanto nei balli mascherati.
M. di ferro Espressione con cui ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Vladikavkaz 1883 - Mosca 1922). Collaboratore (1910) del teatro di V. F. Kommissarževskaja, allestì, con altri, L'oiseau bleu al teatro Réjane di Parigi, indi [...] Teatro d'arte, una propria sede a Mosca e nel 1926 prese il nome del Teatro Statale intitolato a Vachtangov. Partecipò al movimento del teatro ebraico "Habima", recandovi la sua dichiarata simpatia per la tecnica dellacommediadell'arte italiana. ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 - Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko [...] , ecc.: spettacoli in cui poteva mettere a frutto il suo lungo lavoro di ricerca sulle forme teatrali (la Commediadell'arte, il teatro orientale, il teatro spagnolo del Seicento), sperimentare sulla scena i principî del montaggio cinematografico e ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...