VETRANI (Vetranovič), Mauro
Arturo Cronia
Poeta, nato a Ragusa di Dalmazia verso il 1482 e morto ivi o a Meleda nel 1576.
Da giovane compose versi lirici, soprattutto di carattere religioso e morale. [...] (Eremita), poemetto d'ispirazione mistica. Interessante anche il poema allegorico Piligrin (Il pellegrino), goffa imitazione della Divina Commedia. Il V. è poeta fecondo e facondo, ma se si esclude qualche nota soggettiva della sua poesia lirica ...
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PODERICO, Lorenzo
Jean-Paul Boyer
PODERICO (Pulderico), Lorenzo. – Nacque intorno al 1300 in una famiglia napoletana di «mediani», il ceto di medi possessori terrieri, mercanti, ufficiali e lavoratori [...] del codice. Esso fu scritto nella seconda metà degli anni Cinquanta a Napoli, e contenne in origine il solo testo della Commedia; le prime glosse apparvero intorno agli anni 1360 per opera di un toscano, ancorché residente a Napoli. L’intervento di ...
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ARIOSTO, Virginio
Mario Quattrucci
Secondo figlio naturale di Ludovico, avuto da una Ursolina domestica nella casa Ariosto, nacque a Ferrara nel 1509. Ancora adolescente seguì il padre in Garfagnana [...] , Ferrara 1713, p. 138, ma la sua fama letteraria è più sicuramente affidata al prologo da lui premesso a I Studenti, commedia lasciata incompiuta da Ludovico, alla quarta scena dell'atto IV e continuata dall'A. con garbo e buon senso della coerenza ...
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Alimentazione
Deterioramento prodotto negli alimenti da interventi che possono essere dolosi (sofisticazioni e frodi), colposi (disattenzione, imperizia nella manipolazione, conservazione ecc.) o causati [...] indicare la pratica degli antichi commediografi latini di inserire nella rielaborazione latina di una commedia originale greca qualche parte tolta da un’altra commedia greca.
Nella critica testuale, assunzione da parte di uno o più codici di lezioni ...
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Poeta (n. Vendôme - m. ivi alla fine del 12º sec.). Rimasto fanciullo orfano del padre, fu educato da uno zio, arcivescovo di Tours, dove studiò le arti liberali sotto la guida di Bernardo Silvestre. Passò [...] o anche frivoli; i Synonima et Equivoca, due poesie grammaticali sopra sinonimie di concetti e omonimie di parole; il Milo, commedia elegiaca in 128 distici, che rappresenta l'idillio tra Milone e Afra, prima turbato e poi rappacificato dal re di ...
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Poeta portoghese (Coimbra prima del 1490 - Tapada, Entre Douro e Minho, 1558). Imitando le forme poetiche italiane, che conobbe profondamente durante il suo soggiorno in Italia (1521-26) e per la consuetudine [...] le sue egloghe, eccellenti le Cartas per nobiltà di linguaggio e acuta ironia. Derivazione della commedia latina e, più direttamente, dell'italiana sono le commedie in prosa Os estrangeiros (rappr. forse 1528; pubbl. post., 1569) e Os Vilhalpandos ...
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Scrittore inglese (Lowestoft 1567 - Londra 1601). Libellista e satirico vivacissimo, attaccò la società del suo tempo in Anatomie of absurditie (1590), Pierce Penilesse his supplication to the Divell (1592) [...] , un realismo che lo avvicina a Defoe. Diede al teatro il masque satirico Summer's last will and testament (1600) e collaborò alla commedia The isle of dogs (1597), la cui feroce satira gli fruttò la prigione. L'ultima e più briosa opera è il libello ...
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Poeta greco (sec. 4º-3º a. C.), forse di Siracusa (siracusano lo dice in un epitafio la poetessa Nosside di Locri), ma vissuto a Taranto; ritenuto creatore della ilarotragedia, che i grammatici latini [...] Abbiamo nove titoli delle 38 ilarotragedie a lui attribuite, fra cui un Anfitrione, che potrebbe essere il modello dell'omonima commedia di Plauto, e poi Eracle, Dulomeleagro (Δοῦλος Μελέαγρος), ecc., e 28 frammenti. Il dialetto usato è il dorico di ...
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Poeta (Almendralejo 1808 - Madrid 1842). Ebbe vita molto agitata, fra esilî, lotte politiche, fughe e amori avventurosi e infelici. Nell'incompleto poema narrativo Pelayo (1824) e nelle Poesías líricas [...] ritenuto la migliore elegia amorosa della letteratura spagnola. E. scrisse anche un dramma, Blanca de Borbón (1870, post.), e, in collaborazione, la commedia in versi Ni el tío ni el sobrino (1834) e il dramma in prosa Amor venga sus agravios (1836). ...
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VEBER, Pierre
Scrittore e commediografo francese, nato a Parigi nel 1869. La sua opera rientra in quel movimento letterario, giornalistico, teatrale che si suole chiamare degli umoristi, famoso e popolare [...] , del Willy, dello Xanrof e di pochi altri che il V. ebbe anche a collaboratori per i suoi racconti e più per le sue commedie.
Con Willy esordì nel 1893 col romanzo Les enfants s'amusent, ed ebbe subito la fortuna propizia: da allora ha prodotto, fra ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...