(gr. ῾Ιππῆς) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata ad Atene nel 424 a.C.
Violenta satira di cui sono oggetto il demagogo Cleone e il popolo ateniese [...] si lascia ingannare da lui. Il coro è formato dai cavalieri ateniesi, la classe dei giovani nobili nemici di Cleone, che nella commedia è personificato da un conciapelli, il Paflagone, servo malefico di un vecchio rimbambito, Demo (il popolo). ...
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(lat. Bacchĭdes) Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), rappresentata nel 189 o 186 a.C., certo posteriore all'Epidicus; manca il principio e perciò non si ha indicazione [...] del modello greco, che era forse una commedia di Menandro. È una delle più vivacemente intrecciate e dialogate.
Il titolo deriva dal nome di due cortigiane sorelle, chiamate entrambe Bacchide perché i loro genitori erano stati iniziati ai riti di ...
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("Anfitrione") Commedia (206 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Unica tra le commedie di Plauto ad avere argomento mitologico.
Giove è innamorato di Alcmena, virtuosa moglie [...] quest’ultimo e del suo padrone creerà una serie di comici equivoci. Dall’unione tra Giove e Alcmena nascerà Ercole.
La commedia ha un rifacimento medievale nel Geta (detto anche Amphitryon; 1160 circa) di Vitale di Blois e da essa deriva l’Amphitryon ...
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(gr. Βάτραχοι) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 405 a.C., poco dopo la morte di Euripide.
Trama: Dioniso, disgustato dalle cattive tragedie [...] Euripide ed Eschilo, in cui il dio pesa sulla bilancia i versi che i due poeti citano alternativamente dalle loro tragedie, Dioniso cambia idea e riporta sulla terra Eschilo.
La commedia prende nome dal coro, composto da rane della palude stigia. ...
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("Il soldato millantatore") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), una delle più antiche da lui composte (205 a.C.), come mostrerebbe la prevalenza, nelle parti recitate, [...] trocaici (617), il metro della satura popolare, rispetto ai senari giambici (412). È una palliata che deriva da una commedia greca, Alazòn (gr. ᾿Αλαζών), di autore ignoto: vi si notano allusioni alla vita di Roma e forse allusioni parodistiche ...
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Intermezzo nell’antica commedia attica dopo la prima parte della commedia, cioè dopo l’agone. Allontanatisi gli attori, a scena vuota, i coreuti si toglievano la maschera e, rotta l’illusione scenica, [...] ; ᾠδή, inno a un Dio; ἐπίρρημα «aggiunta», con le beffe agli spettatori; ἀντῳδή, altro inno; ἀντεπίρρημα, altre beffe; le ultime quattro parti erano in versi lirici. Alcune commedie (per es., gli Uccelli di Aristofane) avevano una seconda parabasi. ...
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("il mercante") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), databile al 212-210 o al al 206 a.C. È una palliata, tratta dall'῎Εμπορος di Filemone, in cui è rappresentato il motivo [...] della rivalità amorosa tra padre e figlio, trattato anche in un’altra commedia di Plauto, la Casina, che si conclude, come in questa, con la delusione e la mortificazione del vecchio impudente.
Un giovane durante un viaggio di affari acquista una ...
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("La commedia degli asini") Commedia del commediografo latino Plauto (250 circa - 184 a.C.), composta forse del 212 o nel 207 a.C., certamente una delle più antiche; è una palliata e il modello è l'Onagòs [...] (᾿Οναγός, "L'asinaio") di un ignoto Demofilo. Con l'Epidicus, è una delle commedie di Plauto che ha minore varietà di metri.
Il vecchio Demeneto, per aiutare il figlio Argirippo a pagare 20 mine per l'amore di una cortigiana, Filenio, riesce a ...
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("La commedia della pentola") Commedia del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Ritenuta comunemente posteriore al 195, viene datata al 194 o al 191 a.C.; deriva il titolo da una pentola [...] (lat. aulŭla, dim. di aula "olla") al centro della storia, giuntaci priva della conclusione.
Euclione, un vecchio avaro, ha trovato una pentola piena d'oro che custodisce gelosamente nel timore che gli ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
commediante
s. m. e f. [der. di commedia]. – 1. Attore di commedia o di drammi; oggi ha solo senso spreg., ed è sostituito da attore (o artista) comico, attore drammatico. 2. fig. Persona che simula, che recita la commedia: essere un c., una...