Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] , entrando in contatto a Lione con le compagnie italiane che recitavano la commediadell'arte. In quel periodo M. scrisse molte farse, quasi per intero perdute, e due commedie, su modelli italiani, L'étourdi (derivato dall'Inavvertito di M. Barbieri ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] una reazione che porta la r. al recupero di forme e convenzioni lontane nel tempo e nello spazio (commediadell’arte, teatro elisabettiano, teatri orientali, primitivi) e alla rottura del quadro scenico ‘all’italiana’.
Estetica. Alla base di ogni ...
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Drammaturgo russo (Mosca 1823 - Ščelykovo, governatorato di Kostroma, 1886). Tra i fondatori di un teatro nazionale, senza alcuna intenzione caricaturale, ma con un profondo impegno realistico, O. ha ritratto [...] o due commedie o drammi. Nel 1874 fondò la società degli scrittori drammatici, che ebbe per scopo non soltanto la difesa degli scrittori di fronte agli impresari teatrali, ma anche l'elevazione morale e spirituale degli autori e lo sviluppo dell'arte ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] Ruskin (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei genere di dialogo e di spirito di pura marca parigina con le commedie Lady Windermere's fan (1892), A woman of no importance ( ...
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Commediografo (Siena 1673 - ivi 1767). Visse lungamente a Roma, dove fu tra gli Arcadi, e a Firenze, dove fu precettore in casa Strozzi. Scrisse numerose commedie attingendo a Molière e alla commediadell'Arte. [...] un'abilità che fa pensare a Goldoni (La serva padrona, Le serve al forno, Suocera e nuora). Altre commedie: I vecchi rivali, Il geloso in gabbia, L'amante per disprezzo, ecc. La prima edizione della sua opera, in 5 voll., apparve a Siena nel 1758. ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] era consuetudine da Dante in poi, e divenne norma dell'arte del Rinascimento; compilare romanzi sopra romanzi era tradizionale da 1545, il Negromante nel 1573, e le altre commediedell'A. esercitarono influenza considerevole sul teatro francese. Il ...
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Regista italiano (n. Reggio nell'Emilia 1956). Tra i fondatori, nel 1983, del Teatro delle Albe di Ravenna, è fautore di un teatro caratterizzato da una intensa fisicità e da una narratività elementare, [...] ispirato alla commediadell'arte e all'esperienza di D. Fo. Mira a offrire una lettura della realtà contemporanea sovrapponendo i registri del comico e del tragico: un teatro meticcio e interetnico, arricchito dalla contaminazione con il teatro ...
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Famiglia di comici italiani, di cui forse fu capostipite l'umanista Antonio (v.). Il primo attore noto della famiglia è un altro Antonio (n. Venezia - m. 1696 circa), celebre Pantalone. Il figlio, Luigi [...] contro l'ostilità del pubblico che ai comici chiedeva solo farse volgari, pur senza rinnegare la lezione dellacommediadell'arte, si propose di riformare il teatro italiano e rinnovarne il repertorio: scrisse scenarî di ispirazione molieriana ...
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Scrittore romeno (n. Bobostiza, Albania, 1889 - m. 1972). Giunto a 18 anni in Romania, vi si ambientò prestissimo, e fin dal 1911-12, con le due féeries drammatiche in versi Inṣir'te mărgărite ("Infilati, [...] del teatro. In poco meno di cinquanta drammi, tragedie, commedie, farse, di cui i titoli più noti sono Akim ( 1929), ha toccato con abilità di mestiere tutti i generi dell'arte drammatica. Per qualche anno direttore del Teatro nazionale di Bucarest ...
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Famiglia di attori del Teatro napoletano. Il capostipite Raffaele (Napoli 1815 - ivi 1875), esordì come generico e poi come "guappo" al teatro Sebeto e (1853) al San Carlino. Suo figlio Gennaro (Napoli [...] la sua recitazione fresca e spontanea tendeva all'improvvisazione estemporanea propria dei comici dell'arte; fu autore di commedie in dialetto, per lo più riduzioni di commedie italiane e francesi, Nu Santariello (da Un pugno incognito di V. Bersezio ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...