BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] ; Sulla patria del poeta comico Terenzio,ibid. 1857; Intorno al volgarizzamento dell'artedella guerra di Vegezio fatto da B. Giamboni,ìbid. 1857; La Matelda della Divina Commedia,ibid. 1858; Intorno ad una medaglia greca da E. Q. Visconti attribuíta ...
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AMENTA, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nacque a Napoli il 18 ott. 1659 da Francesco e da Maddalena Troiano, ambedue di famiglia gentilizia. Intraprese gli studi di diritto, seguendo le orme paterne, in un [...] e di una espressività, che non trovano riscontro in nessun'altra parte della produzione dell'Amenta.
Nel 1718 aveva cominciato un'altra opera, L'Arte di ben fare le commedie toscane,nella quale egli esponeva probabilmente i propri criteri intorno al ...
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JANDOLO, Augusto
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 25 maggio 1873 da Antonio e da Ginevra Buzzi, in una stimata famiglia di antiquari.
Lo J., pur manifestando precoci inclinazioni artistiche, [...] dialettale, che prima godeva di una massiccia partecipazione popolare e i cui spettacoli, legati agli schemi dellacommediadell'arte, erano infarciti di lazzi, improvvisazioni e volgarità non più proponibili al nuovo pubblico di estrazione borghese ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] , entrando in contatto a Lione con le compagnie italiane che recitavano la commediadell'arte. In quel periodo M. scrisse molte farse, quasi per intero perdute, e due commedie, su modelli italiani, L'étourdi (derivato dall'Inavvertito di M. Barbieri ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] Ruskin (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei genere di dialogo e di spirito di pura marca parigina con le commedie Lady Windermere's fan (1892), A woman of no importance ( ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] era consuetudine da Dante in poi, e divenne norma dell'arte del Rinascimento; compilare romanzi sopra romanzi era tradizionale da 1545, il Negromante nel 1573, e le altre commediedell'A. esercitarono influenza considerevole sul teatro francese. Il ...
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Scrittore romeno (n. Bobostiza, Albania, 1889 - m. 1972). Giunto a 18 anni in Romania, vi si ambientò prestissimo, e fin dal 1911-12, con le due féeries drammatiche in versi Inṣir'te mărgărite ("Infilati, [...] del teatro. In poco meno di cinquanta drammi, tragedie, commedie, farse, di cui i titoli più noti sono Akim ( 1929), ha toccato con abilità di mestiere tutti i generi dell'arte drammatica. Per qualche anno direttore del Teatro nazionale di Bucarest ...
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Poeta (Moulins-sur-Allier 1823 - Parigi 1891). Come Th. Gautier, di cui si considerava discepolo, seguì la poetica dell'"arte per l'arte", compiacendosi di raffinatezze stilistiche, e riportando in onore [...] . Notevole fu quindi la sua influenza sul formarsi della poetica parnassiana, e di quella simbolista. Pubblicò numerose ). Scrisse anche un Petit traité de poésie française (1872), alcune commedie, di cui si citano Gringoire (1866) e Florise (1870), e ...
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Storico, erudito, letterato (Roma 1824 - ivi 1880); magistrato e poi (1874) prof. di storia moderna all'univ. di Roma, socio corrispondente dei Lincei (1876), lasciò versi, racconti storici, commedie; [...] Viterbo, 1872); si occupò di storia antica, medievale e moderna, di storia dell'arte, di letteratura italiana, di erudizione; fra le sue opere si ricordano: I Cassiodori nel V e nel VI secolo (1876); Innocenzo X (1878); La commedia italiana (1880). ...
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PETRONIO, Giuseppe
Nicolò Mineo
Critico letterario, nato a Marano (Napoli) il 1° settembre 1909. Dopo aver studiato a Reggio Calabria, Napoli e Roma, avendo come maestri F. Torraca e G. Gabetti, fu [...] unità la dimensione sociologica e la realtà formale dell'opera d'arte. Nel 1955 P. ottenne la cattedra di Letteratura delleCommedie di Goldoni (1958), dei Poeti minori dell'Ottocento (1959), delle Opere di Carlo Gozzi (1962); con le storie della ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...