Pinter, Harold
Luigi M. Cesaretti Salvi
Drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Hackney (Londra) il 10 ottobre 1930. Figlio di un sarto di origine ebrea sefardita, [...] tra il diritto all'ambiguità dell'arte e il dovere della verità nell'azione pubblica, P. ha svolto una dura requisitoria contro la politica estera degli Stati Uniti e il ricorso alla guerra.
Dopo le prime commedie che si caratterizzano per alcune ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] durante il 'dodicennio nero').
In generale l'idea dell'arte nel Terzo Reich rimase legata a un naturalismo tra nel 1959 nell'immortale Some like it hot), andò affinando una commedia caratterizzata da elementi di musical e da spunti critici, in opere ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] da Dov'è la libertà…? (1954) di Rossellini a I soliti ignoti (1958) di Monicelli. Aristocratico e plebeo, erede dell'Atellana e dellaCommediadell'arte, Pulcinella moderno e antico, Totò rifulge ancor più nella sua grandezza in canovacci più o meno ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] tecnologia e il realismo, e Méliès, ovvero l'unione dell'arte con la creatività artigianale, in breve la finzione. Le una miscela di ironia e dramma, con un particolare tono da commedia che in alcuni casi, come in Le Schpountz (1937; Lo Schpountz ...
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Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] Uniti, fu presentata con uno statuto atto a "incoraggiare lo sviluppo dell'arte cinematografica in tutte le sue forme" e a "creare e trionfare presso il pubblico e la critica la formula della 'commedia all'italiana', la cui analisi del costume veniva ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] con l'omonimo genere teatrale. Già per Aristotele infatti la commedia si iscriveva nella sua concezione mimetica dell'arte in quanto rappresentazione degli aspetti 'bassi', inferiori della realtà, ma attraverso una terminologia serena e innocua. Se a ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] fuori del cinema); in altri (per es. la commedia) sembra invece che le mediazioni che portano dall'intuizione alla forma specifica siano più numerose e sicuramente rilevanti.
L'artedell'attore e la produttività di una considerazione specificatrice ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] questo regista D. S. acquisì i fondamenti dell'arte e della tecnica cinematografica che seppe fare suoi raffinandoli con rientrano in schemi più convenzionali, quelli dellacommedia sentimentale o della satira sociale (Il boom, 1963; Matrimonio ...
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GIANNINI, Ettore
Claudia Campanelli
Nacque a Napoli il 15 ott. 1912 da Emilio e Luisa Nicolardi. Figlio di un avvocato, compì studi regolari, conseguendo la laurea in giurisprudenza. Abbandonata l'idea [...] di F.M. Poggioli, riduzione per il grande schermo dellacommedia di N. Oxilia e S. Camasio.
Continuando ad . 44, p. 236.
E. Rocca, Panorama dell'arte radiofonica, Milano 1931, pp. 247 ss.; S. Bolchi, E. G. o dell'umanità, in Sipario, 1951, nn. 64-65, ...
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PASINETTI, Francesco
Giovanna Rendi
PASINETTI, Francesco. – Nacque il 1° giugno 1911 a Venezia, primogenito di Carlo, medico, e di Maria Ciardi, figlia a sua volta del pittore vedutista Guglielmo.
La [...] e teatrale, della fotografia e della storia dell’arte.
Nel 1936 esordì al Teatro La Fenice di Venezia, dove mise in scena L’Orfeide dell’amico Gian Francesco Malipiero; tra il 1937 e il 1941 scrisse alcune commedie, cinque delle quali rappresentate ...
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commedia
commèdia (raro comèdia, ant. commedìa o comedìa) s. f. [dal lat. comoedia, e questo dal gr. κωμῳδία, che prob. significava in origine «canto (ᾠδή) del festino (κῶμος)»]. – 1. In senso ampio e generico, opera letteraria, in versi o...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...