Scultore greco (sec. 1º d. C.), forse asiatico; secondo Plinio costruì per Nerone la statua colossale con la sua effigie, alta 119 piedi, trasformata da Vespasiano in un'immagine del dio Sole; Adriano [...] la rimosse dalla Domus aurea collocandola davanti all'anfiteatro Flavio e Commodo la fece trasformare in una figura d'Ercole con la sua fisionomia. Plinio ricorda un'altra statua colossale, opera di Z., il Mercurio per il santuario gallico degli ...
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Nome di due scrittori greci (spesso, e già nella tarda antichità, confusi in una sola persona): 1. Poeta didascalico di Còrico in Cilicia (sec. 2º d. C.), autore di un poema, La pesca (῾Αλιευτικά, Halieutica) [...] in 5 libri, in esametri, dedicato a Marco Aurelio e Commodo, in lingua e versi eleganti, e con stile ricercato. 2. Poeta didascalico di Apamea in Siria (sec. 3º d. C.), autore di un poema La caccia (Κυνηγετικά, Cynegetica) in 4 libri, in esametri, ...
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Uomo politico romano (sec. 2º d. C.); visse con il fratello Sesto Quintilio Valerio Massimo e ricoprì con lui varie cariche; ambedue governarono l'Acaia (148-150), rivestirono il consolato (151) e combatterono [...] in Pannonia (177-178) contro i Germani; furono fatti uccidere (182 circa) da Commodo. Possedevano una splendida villa sulla via Appia (villa dei Quintilî) che fu confiscata dall'imperatore. ...
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Lessicografo greco (fine 2º sec. d. C.); scrisse un lessico attico, in cui dà esempî di scrittori soltanto attici, senza alcuna eccezione; ne abbiamo un estratto ('Εκλογή). Avversario di Polluce, ne criticò [...] aspramente l'opera ed ebbe con lui una lunga polemica. Scrisse anche una Σοϕιστικὴ προπαρασκευή in 37 libri, dedicata a Commodo: anche di questa restano solo estratti. ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] provincia, nel 193 a Carnuntum, sede del governo e del comando militare, lo proclamarono imperatore. L'Impero, con l'uccisione di Commodo (31 dic. 192), era caduto in una delle più gravi crisi, tra il tentativo di restaurazione, da parte del senato ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] dove gli morì la moglie Faustina; tornato a Roma, celebrò il trionfo sui Germani (176), e unì nell'impero il figlio Commodo (177). Ma nello stesso anno i Marcomanni insorsero nuovamente: la guerra fu difficile, soprattutto per la peste, di cui rimase ...
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BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] , e qui era nato quello, zio Giovannangelo che per primo tentò la fortuna partendo nel 1680 per Bologna "pro maiori commodo mercaturae exercendae", come lasciò scritto in un atto notarile.
A Bologna i Belloni ebbero modo di mostrare la loro abilità ...
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GIGLI, Silvestro
Stefano Tabacchi
Nacque a Lucca nel gennaio 1463 da Nicolao. La sua famiglia, da cui già nel Duecento e nel Trecento erano usciti numerosi dottori e notai, apparteneva al patriziato [...] della diocesi di Lucca, che gli vennero rassegnati dallo zio o da altri parenti e che lo resero "cortigiano molto commodo, et insigne" (Lucca, Bibl. statale, ms. 1008, c. 23r).
Limitandoci ai più importanti, basterà ricordare il priorato di S ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Si conoscono di P. ottantasei opere (in 319 libri), oltre le note a opere altrui. Fra le maggiori sono i commenti ad Edictum e ad Sabinum. Grande fu la fama che godette [...] ed equilibrato; né vi fu campo del diritto ch'egli non esplorasse. Gli inizi della sua attività letteraria sono da collocare sotto Commodo. Si conoscono di lui ottantasei opere (in 319 libri), oltre le note a opere altrui. Fra le maggiori sono il ...
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BABA, Francesco
Alfredo Cioni
Attivo in Venezia durante il sec. XVII, il suo nome si trova menzionato per la prima volta in un documento ufficiale del 1621, come firmatario - assieme a molti altri editori [...] Ginami, Bernardo Giunti e Paolo Baglioni, è incaricato dalla corporazione dei "Librari, Stampadori et Ligadori" di cercare un locale "commodo et sufficiente per in quello riddursi a far Capitoli Banca e Zonta". E il luogo fu trovato in un "Magazzino ...
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commodato
s. m. – Variante fonetica, tuttora in uso, di comodato. ◆ Analogam., commodare, commodante, commodatàrio, per comodare2 (nel sign. giuridico), ecc.
commode
〈komòd〉 s. f., fr. [sostantivazione dell’agg. commode «comodo», che è dal lat. commŏdus]. – Mobile a cassetti, detto in ital. canterano o cassettone, e spesso, con adattamento della voce fr., comò.