Imperatore romano (Alba Pompeia 126 - Roma 193); nato da umile famiglia, fu console (suffetto 175, ordinario 192), proconsole dell'Africa, dove batté i Mauri (190), e prefetto di Roma. Ucciso Commodo (192), [...] infatti grande deferenza verso il senato. Ciò urtò tuttavia i pretoriani che, sentendosi decaduti dalla posizione di privilegio a cui Commodo li aveva elevati, lo assassinarono dopo tre mesi di governo. n Un figlio omonimo, nato nel 180, fu insignito ...
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Figlia (148 d. C. circa - 182 circa) di Marco Aurelio; sposò (164) Lucio Vero, e poi, dopo la morte di questo, Tiberio Claudio Pompeiano. Coinvolta in una congiura contro l'imperatore Commodo, suo fratello, [...] fu esiliata a Capri e uccisa ...
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Antica popolazione germanica, della stirpe dei Suebi, stanziata nell’odierna Moravia. Combatterono insieme ai Marcomanni contro Marco Aurelio, che li sconfisse in due campagne (167-168 e 171-174 d.C.), [...] e contro il figlio Commodo (180). Nei sec. 3° e 4° invasero più volte il territorio dell’Impero (282, 358, 375). ...
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Generale romano (sec. 2º d. C.), originario di Antiochia. Fu legato (167) della Pannonia inferiore, si segnalò nella guerra condotta da Marco Aurelio contro i Marcomanni; sposò Lucilla figlia di Marco [...] Aurelio e assurse a una posizione preminente. Sotto Commodo si ritirò dal governo e tornò a parteciparvi attivamente sotto Pertinace. ...
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Generale romano (n. 135 o 140 - m. 194); appartenente a famiglia di ordine equestre, entrò a far parte del senato (180 circa), poi (183) fu legato delle Tre Dacie, combattendo con successo contro i barbari, [...] quindi (188) fu inviato da Commodo in Gallia per combattere contro i disertori guidati da Materno, e (191) gli fu affidato il governo della Siria. Alla morte di Pertinace (193), si fece proclamare imperatore ad Antiochia e ottenne il riconoscimento ...
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Storico greco di Siria (forse di Antiochia), probabilmente vissuto fra il 170 e il 255 d. C.; non pare identificabile con Tiberio Claudio Erodiano, legato della provincia di Sicilia. Scrisse una Storia [...] dell'Impero dalla morte di Marco in 8 libri (dall'impero di Commodo, 180, a Balbino, 238 d. C.), fredda imitazione dei modelli antichi; non sembra attingere solo a fonti orali, come E. dichiara, ma forse a Dione e a una fonte latina. ...
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Uomo politico romano (sec. 2º d. C.); visse con il fratello Sesto Quintilio Valerio Massimo e ricoprì con lui varie cariche; ambedue governarono l'Acaia (148-150), rivestirono il consolato (151) e combatterono [...] in Pannonia (177-178) contro i Germani; furono fatti uccidere (182 circa) da Commodo. Possedevano una splendida villa sulla via Appia (villa dei Quintilî) che fu confiscata dall'imperatore. ...
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Presso gli antichi Romani, dazio d’importazione dovuto sia dalle regioni esterne dell’Impero sia dalle province limitrofe per le merci introdotte via terra o marittima o fluviale. Durante la Repubblica, [...] alla sua esazione si provvedeva con il sistema dell’appalto a società di publicani; durante l’Impero se ne incaricarono dapprima appaltatori singoli (conductores), poi (da Commodo in poi) i procuratores imperiali. ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] provincia, nel 193 a Carnuntum, sede del governo e del comando militare, lo proclamarono imperatore. L'Impero, con l'uccisione di Commodo (31 dic. 192), era caduto in una delle più gravi crisi, tra il tentativo di restaurazione, da parte del senato ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] dove gli morì la moglie Faustina; tornato a Roma, celebrò il trionfo sui Germani (176), e unì nell'impero il figlio Commodo (177). Ma nello stesso anno i Marcomanni insorsero nuovamente: la guerra fu difficile, soprattutto per la peste, di cui rimase ...
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commodato
s. m. – Variante fonetica, tuttora in uso, di comodato. ◆ Analogam., commodare, commodante, commodatàrio, per comodare2 (nel sign. giuridico), ecc.
commode
〈komòd〉 s. f., fr. [sostantivazione dell’agg. commode «comodo», che è dal lat. commŏdus]. – Mobile a cassetti, detto in ital. canterano o cassettone, e spesso, con adattamento della voce fr., comò.