L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] generico punto P. Se τ si annulla l’atto di m. da elicoidale si riduce a rotatorio (v = ω × AP) e si ha addirittura un m. rotatorio se , aa=ar+aτ+ac, ove ac=2 ωτ×vr è l’accelerazione di Coriolis o complementare (ωτ è la velocità angolare nel m ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] cioè la moneta. Se 1 kg di grano invece che a2 sassi fosse uguale a 5 sassi, il sistema dei p. relativi rimarrebbe sempre efficace nei diversi settori.
Linguistica
In grammatica, complemento di p., il complemento che esprime il p. di acquisto o di ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] partire i bambini [i bambini sono stati fatti partire].
In base a (2), l’atto dell’Iniziatore ha l’effetto di attivare quello del un verbo di comandare, la seconda un verbo con complementatore. Una tipica struttura latina per la causativa è quindi ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] ’aggettivo, come in
(2) a. (ma si veda anche 3 a.), e il verbo, come in (2) b. (si veda 1 a.):
(2) a. C’è una famiglia qualora il nome collettivo abbia un complemento preposizionale che specifichi a quali individui si riferisce, mentre non ...
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La ridondanza pronominale (del tipo a me mi pare) è caratteristica della produzione linguistica orale informale (➔ colloquiale, lingua) e risponde a un’esigenza pragmatica di intensificazione dell’informazione, [...] alcuni casi, ad es. quando il pronome riprende un complemento ➔ partitivo:
(2) ne dice di stupidaggini → di stupidaggini, ne dice
mentre l’omissione appare possibile o comunque non scorretta se ne si riferisce a un argomento retto dal verbo:
(3) di ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] sono formulate le regole fonologiche: (1) a i u Ṇ (2) ṛ ḷ K (3) e o Ṅ a un'innata vivacità di ingegno o tramite l'esercizio della penitenza.
È evidente che Yāska conosce la grammatica (vyākaraṇa), della quale afferma che il nirukta è il complemento ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] fu poi fortificato (limes) collegando Reno e Danubio.
A partire dal 2° sec., infatti, la pressione delle popolazioni germaniche si fece con il suo forte protezionismo rappresentava un complemento della costruzione di un’attiva politica statale ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] sia per il tasso di mortalità, sia per l’eccedenza naturale (2,2% nel quinquennio 2000-05). Benché la natalità media resti prossima al allevati tanto a N quanto a S del Sahara, in aree siccitose, quale unica fonte di reddito o acomplemento di altre ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] Buenos Aires e di Córdoba; poi il mais (2 milioni di ha e 19 milioni di t), uno A.M. Camponeschi. Nel campo della scultura, retabli (Buenos Aires, chiese di S. Ignacio e de La Merced) e pulpiti (cattedrale di Jujuy, 1680-1720) furono ricco complemento ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...