Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] in posizione post-verbale (non voglio mica);
(d) il complemento oggetto segue il predicato, ma non quando è costituito da un sua natura; se è un avverbio di frase, si trova di solito o all’inizio o alla fine della frase stessa.
In conclusione, l ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] complemento astratto nel senso di «occuparsi di, concentrarsi su». Tra gli scambi di preposizioni dominano le alternanze didi differenti, è quella delle attribuzioni di ➔ genere: la meteo e la fine settimana occorrono accanto ai corrispondenti ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] né mancano locuzioni di origine latina, come in calce («a fine testo, a piè di pagina»). E all di equivalenti considerati più generici: effettuare o realizzare (invece di fare), costituire (in luogo di essere) e il ricorso al tipo verbo + complemento ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] , capostazione, radiocronaca. Nei composti di questo tipo il costituente non-testa fa da complemento al costituente testa:
(2) fino alla fine del XIX secolo. La diffusione di tale struttura compositiva è stata favorita dalla presenza sia di composti ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] la nasale velare /ŋ/, che contrasta con /n/ in finedi parola (/paŋ/ «pane» ~ /pan/ «panno») e il clitico ‘vuoto’ [l], che si prepone obbligatoriamente – in assenza di clitici complemento – alle forme finite inizianti per vocale dei verbi [aˈvɛj] « ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] di vario tipo, cioè gruppi di parole formati, ad es., da articolo + nome (come in 12, piemontese / italiano: Regis 2005: 30), verbo + complemento segnalare il cambiamento di codice, al finedi mostrare che si tratta di una strategia intenzionalmente ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] . Nel caso in cui codifica una relazione grammaticale di soggetto o complemento oggetto, il cui contenuto dipende dal verbo reggente accade in (13): la causa si colloca nel passato, il fine nel futuro. Ma non è sempre così. Le congiunzioni concessive ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] dipendente è posposta, l’avverbio di collegamento così compare alla fine della reggente e si trova subito prima di come (8); se poi verbo (di solito essere), la congiunzione subordinante relativa-modale precede immediatamente il complemento nominale ( ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] che ha come proprio complemento una frase (➔ completive, frasi), dando così luogo a un costituente sintattico di cui rappresenta la all’infinito: ad es., per le finali, per, al finedi, ecc.
Alcune congiunzioni non si limitano a collegare due frasi ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] quella gente meglio stare lontani se si sgarra con loro è la fine» («La Repubblica» 12 febbraio 2010)
b. Niente sapevano del umano); (b) il nome ha la funzione di agente; (c) il nome ha un complemento retto da di; (d) il verbo da accordare precede il ...
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disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna transgender...». I delegati di fabbrica...
per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, del tutto disusate, pegli (per gli), pella...