DI [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice di può presentarsi in diverse forme.
• Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate [...] di ➔paragone)
Ti serva di esempio per la prossima volta (= complemento di ➔fine o scopo)
Esco di casa (= complemento di ➔moto da luogo)
Scappò di là (= complemento di ➔moto a luogo)
Di qui non si passa (= complemento di ➔moto per luogo)
Luca è di là ...
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FIGLIO DI O FIGLIO A?
La forma corretta è figlio di, con il complemento di ➔specificazione (come in madre di, padre di, nipote di ecc.)
Luigi è figlio di Michele
La forma figlio a è di uso antico
o padre [...] antico / a cui ciascuna sposa è figlia (D. Alighieri, Paradiso)
o tipica, oggi, dell’italiano parlato centro-meridionale
’Na vita pe stu figlio ca è pure figlio a me (G. D’Alessio, Diciotto anni)
In ogni ...
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SECONDO O A SECONDA DI?
Entrambe le forme sono corrette per introdurre un complemento di ➔limitazione, ma sono soggette a restrizioni di significato.
• Con il valore di ‘in base a, in rapporto a’, si [...] può usare sia secondo sia a seconda di
Privilegi attribuiti non secondo il merito (www.ilpost.it)
Paghiamoli a seconda del merito (www.ragionpolitica.it)
• Con il valore di ‘in conformità al modo di ...
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GLI O LORO?
L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile [...] in quasi tutti i livelli di lingua.
Nel parlato colloquiale, quest’uso è molto comune
Ho incontrato i suoi genitori e gli ho chiesto di salutarmelo
Senti Mario e Paola: domandagli se ci raggiungono per ...
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In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); complemento p., aggettivo o sostantivo che si riferisce al soggetto (complemento p. del soggetto, [...] per es., in vivi felice) o al complemento oggetto (complemento p. dell’oggetto, per es., in lo hanno eletto rettore), completando il significato del verbo; funzione p. dell’aggettivo, quando il collegamento tra l’aggettivo e il nome non avviene in ...
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In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel [...] primo caso da sintagma nominale soggetto, mentre nel secondo da sintagma nominale complemento. ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] e quello del verbo della completiva non sono coreferenti. In questo caso il soggetto della completiva viene realizzato come un complemento indiretto del verbo reggente e il verbo è all’infinito introdotto da di:
(66) la domenica concedeva ai figli di ...
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PERSONALI, PRONOMI
I pronomi personali sono pronomi che indicano chi o che cosa è coinvolto in una comunicazione linguistica, tralasciando di ripetere l’elemento grammaticale (soggetto o complemento) [...] persona
ti hanno chiamato pone l’attenzione sul verbo
Se invece il pronome svolge la funzione di un qualsiasi altro complemento indiretto, è obbligatorio l’uso della forma forte
È arrivata una lettera per te
Mi piacerebbe andare in vacanza con ...
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Linguistica
In grammatica, il verbo che esprime un’azione la quale non passa dal soggetto a un complemento oggetto; sono i., per es., dormire, andare, venire, partire ecc. (quando vi sia un complemento [...] diretto, come nella frase dormire sonni tranquilli, si dà a esso il nome di complemento dell’oggetto interno). Il verbo i. può avere solo la forma attiva e assume forma passiva unicamente per esprimere valori impersonali (come nel lat. itur «si va», ...
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In linguistica strutturale, l’agente dell’azione indicata dal verbo (o dal gruppo formato da verbo più complemento oggetto), coincidente in genere con quello che nella grammatica tradizionale è il soggetto [...] ha di norma tre a., in quanto c’è sempre qualcuno (soggetto) che dà qualcosa (oggetto) a qualcuno (complemento di termine).
Nell’analisi strutturale del racconto, ciascuno dei protagonisti che, specialmente nei miti e nelle favole, svolgono funzioni ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...
complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...